Giuseppe Rillosi
Giuseppe Rillosi (Bergamo, 1811 – Bergamo, 26 gennaio 1884) è stato un pittore italiano ottocentesco formatosi presso l'Accademia Carrara di Bergamo alla scuola del noto ritrattista cremonese Giuseppe Diotti[1].
Biografia
modificaOriginario di una famiglia della Val Seriana[2], formatosi alla Scuola di Pittura dell’Accademia Carrara, cui partecipò alle esposizioni annuali[3], Giuseppe Rillosi fu tra gli allievi prediletti di Giuseppe Diotti, al punto che l'artista cremonese regalò a lui il cartone della grande tela manifesto raffigurante Antigone condannata a morte da Creonte, oggi conservata presso l’Accademia Tadini[3].
Rillosi fu attivo come restauratore, attività appresa tramite la frequentazione dello studio milanese del pittore Giuseppe Molteni, noto ritrattista dell’aristocrazia milanese ed esperto restauratore e come mercante d’arte tra Bergamo e Milano, dove frequentò lo studio di Giuseppe Molteni e impegnato tra la fine degli anni Trenta e la prima metà degli anni Cinquanta nella pittura di soggetto storico e in quella di tema sacro, ma la sua affermazione e la sua notorietà sono legate soprattutto alla specializzazione nel ritratto, che eseguiva anche da cadavere, nel quale fu sicuramente influenzato dalle opere dell'artista contemporaneo Giovan Battista Moroni[2].
La sua opera più nota viene identificata nel Ritratto del defunto sig. Luzach, commissionato da Angelo Finardi, esponente di una nobile famiglia bergamasca e presentato alla mostra annuale dell’Accademia Carrara nel 1851, che rappresenta un avvocato austriaco che ricoprì dal 1836 al 1843 la carica di Presidente del Tribunale di Bergamo[4].
Il fratello Isaia (1816-1860), fu allo stesso modo ritrattista e allievo di Enrico Scuri, particolarmente attivo nel Bergamasco[5].
Dopo la sua morte, avvenuta a Bergamo nel 1884, l'Accademia Carrara gli dedicò una mostra postuma<name="lombardiabeniculturali/>.
Opere su tela
modifica- Ritratto di Silvio Spaventa (1887), cm 93 x 122,5, Bergamo, Fondazione Bergamo nella Storia - Museo Storico
- Mosè fa scaturire l'acqua dalla roccia, cm 211 x 170, Lovere, Accademia Tadini
- Ritratto di Gaetano Donizetti negli ultimi giorni di sua vita (1848), Milano, Museo teatrale alla Scala
- Scena familiare (1837), cm 92 x 69, Bergamo, Accademia Carrara
- Ritratto di sacerdote (1837), cm 69 x 92, Bergamo, Museo Adriano Bernareggi
- Ritratto di Giovanni Palazzini, medico e professore (1845), cm 90 x 111, Bergamo, Ospedale Papa Giovanni XXIII
- Ritratto di don Carlo Botta (1849), Bergamo, Istituzioni don Carlo Botta
- Ritratto del defunto sig. Luzach (1851), cm 88 x 115, Bergamo, Accademia Carrara
- Ritratto di Giuseppina Luzac Weiss (1851), cm 88 x 115, Bergamo, Accademia Carrara
- Ritratto del pittore Francesco Coghetti (1854), cm 126 x 175, Bergamo, Accademia Carrara
- Ritratto di Antonio Manenti (1867), cm 138 x 222, Bergamo, Ospedale Papa Giovanni XXIII
- Ritratto di Emanuela Margherita Locatelli (1870), cm 94 x 114, Bergamo, Ospedale Papa Giovanni XXIII
Dipinti murali
modificaRestauri
modifica- Madonna con il Bambino, Jacopo Bellini (originale dipinto nel 1450 circa), 1860-1866, Lovere, Accademia Tadini[7].
Note
modifica- ^ GIUSEPPE DIOTTI Un protagonista dell’Ottocento in Lombardia (PDF), su museodiotti.it//. URL consultato il 20 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019).
- ^ a b Ritratto di Giovanni Palazzini, medico e professore, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20 dicembre 2019.
- ^ a b Antigone interpretata: l'ultimo capolavoro della cultura neoclassica [collegamento interrotto], su accademiatadini.it. URL consultato il 20 dicembre 2019.
- ^ Lo specchio della Città (PDF), su fondazionecreberg.it. URL consultato il 20 dicembre 2019.
- ^ San Girolamo, Rillosi Isaia, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20 dicembre 2019.
- ^ Il presbiterio, su parrocchiazogno.it. URL consultato il 20 dicembre 2019.
- ^ Jacopo Bellini, Madonna con il Bambino (PDF), su restituzioni.com//. URL consultato il 20 dicembre 2019.
Bibliografia
modifica- Rodeschini, Maria Cristina, I pittori bergamaschi dell’Ottocento.I pittori. Volume primo. Il Primo Romanticismo.L’Accademia, Bolis, Bergamo, 1992.
- Annali universali di statistica, economia pubblica, storia, viaggi e commercio, Volume 67, Società degli editori degli annali universali delle Scienze e dell'Industria, Milano, 1842.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Rillosi