Grotta Paglicci è una grotta situata in località Paglicci (Rignano Garganico).

Grotta Paglicci
Opera parietale in ocra rossa, raffigurante un cavallo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Puglia
Province  Foggia
Comuni Rignano Garganico
Altitudine100 m s.l.m.
OriginePaleolitico
Uso abitativoCro-Magnon (Paleolitico superiore)
Data scoperta1957
Esplorazione1961
Altri nomi'Grotta di Jalarde, Grotta del brigante Gabriele Galardi.
Coordinate41°41′N 15°35′E / 41.683333°N 15.583333°E41.683333; 15.583333
Mappa di localizzazione: Italia
Grotta Paglicci
Grotta Paglicci

Descrizione Modifica

Giacimento risalente al Paleolitico (inferiore, medio e superiore) e ricca di graffiti, rudimentali pitture parietali e impronte di mani, in essa sono stati scoperti più di 45.000 reperti, quasi tutti conservati presso gli archivi della Soprintendenza archeologica di Taranto e nella mostra-museo di Rignano Garganico. Molto simile alla Grotta Romanelli in pitture e graffiti, è uno dei siti di interesse archeologico di maggior rilievo in Italia.

Nella grotta sono state rinvenute anche tre sepolture e numerosi resti umani singoli, risalenti al periodo Gravettiano ed Epigravettiano. Si è ormai concordi nel ritenere i resti di Paglicci appartenenti all'uomo di Cro-Magnon.[1] Ad inizio settembre 2020 è stato comunicato il rinvenimento nella grotta del più antico cane vissuto in Italia risalente ad un periodo compreso tra i 14.000 e i 20.000 anni fa[2].

Danni alla grotta Modifica

Il 10 luglio 2006 si è scoperto che la grotta ha subìto gravi danni a causa di atti vandalici compiuti da ignoti. Nel luglio del 2008 si è invece scoperto casualmente il distaccamento di una parte della parete esterna, che sta mettendo a rischio l'intera grotta.

L'Università degli studi di Siena ha chiesto formalmente una maggiore tutela, poiché è stata danneggiata la parte più importante della grotta. Inoltre, è stato danneggiato ed estirpato il ponteggio di ferro che permetteva agli archeologi di tutt'Italia e del mondo di camminare sopra senza rovinare il suolo della grotta e suoi preziosi contenuti e che permetteva di arrivare all'atrio della grotta.

Note Modifica

  1. ^ Arturo Palma di Cesnola, Paglicci ed il Paleolitico del Gargano, Foggia, Claudio Grenzi Editore, 2003, pp. 129-147.
  2. ^ Trovati in Puglia i resti del più antico cane italiano, su lastampa.it. URL consultato il 2 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2020).

Bibliografia Modifica

  • Martini, Fabio and Lucia Sarti (1972), “Deux applications du coefficient de variabilité relative à l’étude d’une industrie lithique,” Cahiers de typologie analytique, 1, pp. 28-32, issn: 1147-114X, doi:10.5281/zenodo.2583725.
  • Paglicci - Rignano Garganico - Arturo Palma di Cesnola - 99 pagine

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