Henri d'Aramitz
Henri d'Aramitz (Béarn, 1619 – Béarn, 1655 o 1674) è stato un abate, militare e agente segreto francese della regione della Guascogna, moschettiere nero della Maison du Roi nella Francia del XVII secolo. Nipote del conte di Troisville, capitano dei moschettieri della guardia[1], è stato l'ispirazione per Aramis, il personaggio di Alexandre Dumas nel romanzo I tre moschettieri.
Henri d'Aramitz | |
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Nascita | Béarn, 1619 |
Morte | Béarn, 1655 o 1674 |
Etnia | francese |
Religione | cattolica |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() |
Arma | Fanteria |
Corpo | ![]() |
Specialità | Moschettiere |
Comandanti | Charles de Batz de Castelmore d'Artagnan |
Altre cariche | Abate |
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Henri d'Aramitz abate ordinario della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Abate di Béarn (1648-1655/1674) |
Nato | Béarn, 1619 |
Nominato abate ordinario | 1648 |
Deceduto | Béarn, 1655 o 1674 |
Biografia
modificaNacque da nobili origini, da Charles d'Aramitz e Catherine d'Espalungue de Rague a Béarn, in Francia[1][2][3][4]. Suo padre visse a Parigi come sottufficiale dei moschettieri della guardia, ma alla morte del nonno, l'abate Pierre d'Aramitz, tornò a Béarn e prese possesso dell'abbazia di suo padre[4]. Suo nonno era infatti un capitano ugonotto, anche se non ci sono prove che fosse lui stesso un protestante, poiché sposò una cattolica devota.
Suo zio, il conte di Troisvilles, lo chiamò a Parigi insieme ai suoi cugini Armand d'Athos e Isaac de Porthau, data la loro reputazione di spadaccini[5]. In questa occasione, ebbe la possibilità di incontrare il conte d'Artagnan. Le Mémoires de M. d'Artagnan, scritte da Gatien de Courtilz de Sandras, serviranno in seguito per il romanzo I tre moschettieri di Alexandre Dumas. Nel maggio 1640, si unì ai moschettieri della guardia[1][5].
Sposò Jeanne de Béarn-Bonnasse il 16 febbraio 1650, ebbe due figli, Clément e Amant, e una figlia[1][4][5]. Dopo la morte del padre nel 1648, si dimise dalla guardia e subentrò come abate di Béarn[4][6]. Le fonti non sono d'accordo sulla sua data di morte, registrata come 1655 o 1674[2][4].
Note
modifica- ^ a b c d D'Artagnan: The Feats and Fortunes of a Gascon Adventurer, su freewebs.com. URL consultato il 18 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2007).
- ^ a b Maund Kari e Phil Nanson, The Four Musketeers: The True Story of D'Artagnan, Porthos, Aramis and Athos, Tempus, 2005.
- ^ F. A. Burkle-Young, Porthos, su sardimpex.com. URL consultato il 18 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2012).
- ^ a b c d e Masson David, Macmillan's Magazine, Macmillan & Co, 1899.
- ^ a b c Alexandre Dumas, Introduction, in The Three Musketeers, trans. Lord Sudley, Penguin Classics, 2003, ISBN 9780140440256.
- ^ Roman et Histoire, su bmlisieux.com. URL consultato il 18 novembre 2008.