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Gli ippopotami sono gli unici componenti della famiglia degli Ippopotamidi che, con i Suidi e i Taiassuidi, formano il sottordine Suiformi, ordine degli Artiodattili.

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Ippopotami
Hippopotamus amphibius
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Sottordine Suiformes
Famiglia Hippopotamidae
Gray, 1821
Generi

Hippopotamus

Hexaprotodon

La diffusione geologica della famiglia va dal medio Pliocene al Pleistocene in Asia, nel Pleistocene in Europa, e dal medio Pliocene a oggi in Africa.
Il nome hippopotamus, che in greco equivale a «cavallo di fiume», per via delle somiglianze che intercorrono fra le due specie (riferendosi all'ippopotamo quando affiora sull'acqua): l'occhio, le orecchie, le larghe narici e la fronte ampia. Le popolazioni africane lo chiamano invece «Gamhus el Behr» ossia «bufalo di fiume».

Evoluzione modifica

Gli studi più recenti sulle origini degli ippopotamidi suggeriscono che ippopotami e cetacei condividano un antenato comune semi-acquatico che si sarebbe differenziato dagli altri Artiodattili circa 60 milioni di anni fa[1][2], per poi dar vita, circa 54 milioni di anni fa, a due branche distinte, da una delle quali si evolsero i cetacei, probabilmente a partire dalla proto-balena Pakicetus e da altri Archaeoceti[3][4].
Su tali basi gli ippopotami avrebbero maggiori affinità con le balene di quante non ne abbiano con gli altri artiodattili.

Tassonomia modifica

 
La bocca di un Ippopotamo

Ordine Artiodattili

 
Ippopotamo pigmeo nello zoo di Bristol, in Inghilterra

Per quanto riguarda le differenze fra le due specie (quelle più grandi e quelle pigmee) esse sono relative all'ambiente in cui preferiscono vivere (i più grandi si immergono nell'acqua mentre i pigmei preferiscono le foreste) e al carattere (i primi sono più socievoli dei secondi), mentre per quanto riguarda la composizione fisica cambiano soltanto le dimensioni.

Note modifica

  1. ^ Scientists find missing link between the dolphin, whale and its closest relative, the hippo, su Science News Daily, 25 gennaio 2005. URL consultato il 19 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2007).
  2. ^ Gatesy J., More DNA support for a Cetacea/Hippopotamidae clade: the blood-clotting protein gene gamma-fibrinogen, in Molecular Biology and Evolution, vol. 14, pp. 537-543.
  3. ^ Ursing B.M., U. Arnason, Analyses of mitochondrial genomes strongly support a hippopotamus-whale clade, in Proceedings of the Royal Society, vol. 265, n. 1412, 1998, p. 2251.
  4. ^ J.R. Boisserie, Lihoreau F. and Brunet M., The position of Hippopotamidae within Cetartiodactyla, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 102, n. 5, febbraio 2005, pp. 1537-1541. URL consultato il 2 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2018).

Bibliografia modifica

(EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.

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