Hygrophorus russula

specie di fungo della famiglia Hygrophoraceae

Hygrophorus russula (Schaeff.:Fr.) Quélet

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Hygrophorus russula
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoFungi
PhylumBasidiomycota
ClasseBasidiomycetes
OrdineAgaricales
FamigliaHygrophoraceae
GenereHygrophorus
SpecieH. russula
Nomenclatura binomiale
Hygrophorus russula
(Schaeff.:Fr.) Quélet
Sinonimi

Tricoloma russula (Fr.:Fr.) Gillet
Agaricus russula Fr.:Fr.

Hygrophorus russula
Caratteristiche morfologiche
Cappello
umbellato
Imenio
Lamelle
subdecorrenti
Sporata
bianca
Velo
nudo
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
commestibile

L'H. russula è un fungo di aspetto compatto, robusto, di colore vinoso, che diventa giallo alla cottura

Nome volgare

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Agarico vinato, Lardaiolo vinato, Lardaiolo rosso, Sanguinello (soprattutto nel nord dell'Umbria, da non confondere con Lactarius deliciosus, talora chiamato con lo stesso nome), nel sud dell'Umbria chiamato licinetto rosso e all'isola d'Elba lecciaiola, visto che spesso cresce sotto le piante di leccio.

Descrizione

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Cappello

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Dimensioni 7-15 cm; robusto, dapprima convesso poi spianato fino a diventare depresso; orlo involuto e margine più chiaro. Colore vinoso, con screziature radiali, più cariche al centro, che coprono il fondo biancastro.

Lamelle

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Fitte, decorrenti, biancastre, qualche volta con sfumature rossastre.

Altezza 6-12 cm; diametro 1-2,5 cm; robusto, rastremato alla base, macchiettato da fibrosità vinose.

Compatta, biancastra, nel gambo può essere virata, facilmente attaccato da larve; il sapore è solitamente dolce, ma in qualche esemplare risulta amaro.

Bianche in massa, ellittiche, con dimensioni 6-9 × 4-5 µm.

Habitat

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Specie tipicamente mediterranea. Cresce in boschi di leccio (Quercus ilex), essendo una specie simbionte con tale albero, ma anche in associazione ad altre querce e al castagno. Cresce in primavera e in autunno.

Commestibilità

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Buona. Diventa giallo alla cottura.

Curiosità

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Questo fungo cresce seminascosto tra le foglie di leccio. Viene molto ricercato soprattutto in Toscana, dove è chiamato lardaiolo (lecciaiola all'isola d'Elba) e viene consumato con i fagioli e le salsicce, e nella Liguria orientale dove viene chiamato scimunìn (ossia fungo di San Simone) poiché il periodo di raccolta è solitamente prossimo alla ricorrenza del santo, e viene consumato prevalentemente sott'olio.

Bibliografia

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