Seconda riunione degli scienziati italiani

La Seconda riunione degli scienziati italiani fu un incontro dei principali studiosi provenienti dai diversi Stati della penisola italiana svoltosi a Torino nel 1840.

Seconda riunione degli scienziati italiani
Alessandro Saluzzo di Monesiglio, presidente
Partecipanti573
Apertura16 settembre 1840
Chiusura30 settembre 1840
StatoBandiera del Regno di Sardegna Regno di Sardegna
LocalitàTorino
I Riunione III Riunione

Aspetti storici modifica

Visto il successo del primo congresso, si decise di organizzarne un secondo a Torino l'anno successivo con il consenso di Carlo Alberto di Savoia. Alcune personalità politicamente scomode, come il medico Francesco Puccinotti e il fisico e archeologo Francesco Orioli non ebbero però il permesso di varcare il territorio del Regno di Sardegna.

Al congresso partecipò il matematico inglese Charles Babbage, che proprio in questa occasione presentò alla comunità scientifica il progetto della macchina analitica, di cui si conservano i disegni nell'archivio storico dell'Accademia delle Scienze di Torino.

Le riunioni si tennero presso l'Università di Torino e l'Accademia delle Scienze e parteciparono 573 scienziati, tra cui alcuni stranieri.

«Chiarissimo signor professore

I professori dello Stato Pontificio, e specialmente quelli gentilmente invitati, non verranno a codesto scientifico congresso, perché hanno ricevuto un brutale divieto, e nemmeno possono aver relazione con coloro che interverranno al suddetto congresso. I dotti di questa parte d'Italia invidiano ai piemontesi il loro monarca tanto saggio, illuminato e benefico. Ella è pregata sig. Professore di far conoscere il nostro rammarico a tutto il rispettabile consesso e d'interessarlo per noi.»

Sezioni modifica

Il presidente generale fu Alessandro Saluzzo di Monesiglio; il segretario generale fu Giuseppe Gené.

Medicina modifica

Furono nominati presidente Giacomo Tommasini e vicepresidente Michele Griffa.

Il segretario fu Lorenzo Martini.

Geologia, mineralogia e geografia modifica

Furono nominati presidente Lorenzo Pareto e vicepresidente Nicolò Da-Rio.

Il segretario fu Lodovico Pasini.

Fisica, chimica e scienze matematiche modifica

Furono nominati presidente Giovanni Plana e vicepresidente Pietro Configliachi.

Per la sottosezione di Fisica e scienze matematiche furono segretari Ottaviano Fabrizio Mossotti e Giuseppe Belli; per la sottosezione di Chimica fu Giacomo Attilio Cenedella.

Agronomia e tecnologia modifica

Furono nominati presidente Francesco Gera e vicepresidente Cosimo Ridolfi.

Il segretario fu Domenico Milano.

Botanica e fisiologia vegetale modifica

Furono nominati presidente Giuseppe Giacinto Moris e segretario Giuseppe Moretti.

I segretari furono Roberto de Visiani e Luigi Masi.

Zoologia e anatomia comparata modifica

Furono nominati presidente Carlo Luciano Bonaparte e vicepresidente Giacinto Carena.

Il segretario fu Filippo De Filippi.

Iniziative modifica

Medaglia commemorativa modifica

 
Raffigurazione della medaglia

In occasione della riunione venne distribuita ai partecipanti una medaglia commemorativa.[2]

  • Dritto: MINERVA FAVTRICE Minerva galeata seduta a destra su un piedistallo tenendo nelle mani due globi, uno poggiato sulla gamba destra e uno sul piedistallo.
    A destra sulla base: G. GALEAZZI F..
  • Rovescio: Nel campo in sette righe: AVSPICE / IL RE CARLO ALBERTO / CONGRESSO / DEGLI SCIENZIATI ITALIANI / IN TORINO / NEL SETTEMBRE / MDCCCXL

Guida di Torino modifica

Ai partecipanti venne distribuita la Descrizione di Torino di Davide Bertolotti.

«Pel qual lato mi conforta buona speranza che la presente Descrizione di Torino corrisponda al nobile scopo che s'è proposto l'Ordine Decurionale commettendomi che la compilassi in servigio de' Dotti italiani che qui s'aduneranno in settembre per tenervi il secondo loro annuo Congresso.[3]»

Note modifica

  1. ^ Lettera non firmata, su bibdig.museogalileo.it.
  2. ^ A. Spingardi, Le medaglie dei congressi degli scienziati italiani (1839-1875), in Rivista italiana di numismatica, 1902, pp. 239-256.
  3. ^ D. Bertolotti, Descrizione di Torino, Torino, 1840, pp. IX-X.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica