Joseph Muscat
Joseph Muscat (Pietà, 22 gennaio 1974) è un politico e dirigente sportivo maltese, attuale presidente dell'Associazione dei club calcistici professionisti di Malta (MPFCA).
Joseph Muscat | |
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Joseph Muscat nel 2018 | |
13º Primo ministro di Malta | |
Durata mandato | 11 marzo 2013 – 13 gennaio 2020 |
Presidente | George Abela Marie Louise Coleiro Preca George William Vella |
Predecessore | Lawrence Gonzi |
Successore | Robert Abela |
Leader del Partito Laburista | |
Durata mandato | 6 giugno 2008 – 12 gennaio 2020 |
Predecessore | Alfred Sant |
Successore | Robert Abela |
Presidente del Consiglio dell'Unione europea | |
Durata mandato | 1º gennaio 2017 – 30 giugno 2017 |
Predecessore | Robert Fico |
Successore | Jüri Ratas |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 20 luglio 2004 – 30 settembre 2008 |
Legislatura | VI |
Gruppo parlamentare | Gruppo Socialista |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Laburista |
Titolo di studio | Management e politiche pubbliche |
Università | Università di Malta |
Professione | Giornalista radiofonico e televisivo, manager, consulente finanziario |
Esponente del Partito Laburista, è stato leader del partito dal giugno 2008 al gennaio 2020 e Primo ministro di Malta dall'11 marzo 2013 al 13 gennaio 2020.
Biografia
modificaNato nel paese di Pietà il 22 gennaio 1974, Muscat ha studiato presso il St. Aloysius College e l'Università di Malta, dove si è laureato in management e politiche pubbliche nel 1996 e in studi europei nel 1997[1][2]. Ha lavorato come giornalista radiofonico e televisivo e direttore del sito di informazione Maltastar[1][2]. Ha lavorato inoltre come manager e come consulente finanziario[2]. Nel 2007 ha conseguito un dottorato in management presso l'Università di Bristol[3].
Carriera politica
modificaMuscat ha iniziato l'attività politica all'interno dell'organizzazione giovanile del Partito Laburista, di cui fu tesoriere dal 1994 al 1997 e vicepresidente dal 1997[4]. Tra il 1994 e il 2001 Muscat ha fatto parte dell'esecutivo nazionale del partito e tra il 2001 e il 2003 fu responsabile del partito per l'istruzione[2][4]. Ha presieduto il congresso annuale del partito nel novembre 2003[2].
Nel 2003 Muscat è stato nominato membro di un gruppo di lavoro sulla posizione del Partito Laburista sull'Unione europea; il lavoro del gruppo ha contribuito all'abbandono della linea euroscettica osservata negli anni precedenti[1]. Nel giugno 2004 Muscat è stato eletto membro del Parlamento europeo, ottenendo il migliore risultato tra i candidati laburisti[1]. È stato nominato vicepresidente della commissione parlamentare per gli affari economici e monetari[1].
Leader dell'opposizione (2008-2013)
modificaNel giugno 2008 Muscat è stato eletto leader del Partito Laburista[5], vincendo la concorrenza del futuro Presidente della repubblica George Abela. Nell'ottobre 2008 si è dimesso dal Parlamento europeo per subentrare ad un compagno di partito come membro del Parlamento maltese ed è diventato formalmente leader dell'opposizione[1].
Primo ministro (2013-2020)
modificaIn seguito alla vittoria del Partito Laburista alle elezioni parlamentari del 2013, Muscat è entrato in carica come Primo ministro di Malta, il più giovane dal 1964, anno dell'indipendenza del paese dalla Gran Bretagna[6], l'11 marzo 2013[7]. Il margine di vittoria ottenuto dal Partito laburista alle elezioni (55,1%) fu il più largo margine mai conseguito da un partito politico nella storia di Malta dal 1964, anno di indipendenza del paese dal dominio britannico[8]. Muscat è stato il più giovane capo di governo dell'Unione europea[7] fino alla nomina di Matteo Renzi. Il 1º gennaio 2017 assume la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea che per la prima volta spetta a Malta. Il 3 giugno 2017 vince nuovamente le elezioni anticipate[9]. Dichiaratosi a favore dell'introduzione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso nell'isola, ha guidato il governo da lui presieduto all'indizione di un referendum che ha introdotto la norma nel luglio del 2017[10].
Il 1º dicembre 2019 ha annunciato l'intenzione di dimettersi dalle cariche da lui presiedute a seguito delle proteste suscitate dal coinvolgimento di alcuni ministri del suo governo (in particolare Keith Schembri, capo di gabinetto dell'esecutivo[11], il ministro del turismo Konrad Mizzi[12] e il ministro dell'economia Chris Cardona[13]) nello scandalo legato all'assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia[14]. Ha quindi rassegnato formalmente le dimissioni da primo ministro e da leader laburista il 12 gennaio 2020, cedendo entrambe le cariche al suo successore Robert Abela[15]. Il 5 ottobre dello stesso anno si è dimesso anche come membro del Parlamento, terminando la sua attività a 12 anni di distanza dalla prima elezione[6].
Dirigente sportivo
modificaNel giugno 2022 Muscat torna a ricoprire una carica pubblica per la prima volta dopo le dimissioni, venendo eletto alla guida dell'Associazione dei club calcistici professionisti di Malta (MPFCA)[16].
Vita privata
modificaMuscat è sposato e ha due figlie[1]. Parla maltese, inglese e italiano.
Controversie
modificaNel luglio 2021 una inchiesta pubblica ha ritenuto il governo presieduto da Muscat "indirettamente responsabile" della morte della giornalista Caruana Galizia, per non aver preso misure sufficienti per garantirne la protezione e per aver alimentato una "cultura dell'impunità" che ha favorito la diffusione della criminalità sull'isola[17][18]. L'ex premier maltese ha accettato i risultati dell'inchiesta, nonostante abbia espresso "serie riserve" sulle sue valutazioni[19].
Onorificenze
modificaOnorificenze maltesi
modifica— 11 marzo 2013
Onorificenze straniere
modifica— 10 gennaio 2018[21]
Note
modifica- ^ a b c d e f g (EN) Profilo di Joseph Muscat, su timesofmalta.com, Times of Malta, 9 gennaio 2013. URL consultato l'11 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2013).
- ^ a b c d e Joseph Muscat, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo. URL consultato l'11 marzo 2013.
- ^ (EN) Dr. Joseph Muscat, su opm.gov.mt. URL consultato il 2 dicembre 2019 (archiviato il 20 novembre 2019).
- ^ a b (EN) Joseph Muscat, su pes.eu, Partito dei Socialisti Europei. URL consultato l'11 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2013).
- ^ (EN) Joseph Muscat crowned Labour leader, in Times of Malta, 6 giugno 2008. URL consultato il 2 dicembre 2019 (archiviato il 6 febbraio 2020).
- ^ a b (EN) Joseph Muscat resigns from parliament with 90-second speech, in Times of Malta, 5 ottobre 2020. URL consultato il 17 ottobre 2020.
- ^ a b (EN) Labour wins by a landslide in Malta, su euobserver.com, EU Observer, 11 marzo 2013. URL consultato l'11 marzo 2013 (archiviato il 12 marzo 2013).
- ^ (EN) Malta's election won by opposition Labour. URL consultato il 3 dicembre 2019 (archiviato il 2 dicembre 2019).
- ^ (EN) Labour cruises to 55% majority; Muscat says people have chosen to stay the course, in Times of Malta, 4 giugno 2017. URL consultato il 3 dicembre 2019 (archiviato il 2 dicembre 2019).
- ^ (EN) Connor Murphy, Malta legalizes gay marriage, in politico.eu, 13 luglio 2017. URL consultato il 3 dicembre 2019 (archiviato il 2 dicembre 2019).
- ^ (EN) Keith Schembri resigns as Prime Minister's chief of staff, in Times of Malta, 26 novembre 2019. URL consultato il 2 dicembre 2019 (archiviato il 28 novembre 2019).
- ^ (EN) Keith Micallef, Konrad Mizzi: How Labour's star crashed and burned, in Times of Malta, 26 novembre 2019. URL consultato il 2 dicembre 2019.
- ^ (EN) 17 Black Tuesday for Muscat government: Konrad Mizzi resigns, Chris Cardona suspends himself, in Malta Independent, 26 novembre 2019. URL consultato il 2 dicembre 2019 (archiviato il 28 novembre 2019).
- ^ (EN) H. Grech, Muscat to step down as Prime Minister after January 12, in Times of Malta, 1º dicembre 2019. URL consultato il 2 dicembre 2019 (archiviato il 6 dicembre 2019).
- ^ (EN) Malta: Robert Abela elected new PM after crisis over journalist's murder [collegamento interrotto], in BBC.com, 12 gennaio 2020. URL consultato il 6 febbraio 2020.
- ^ (EN) I. Martin, Joseph Muscat appointed to head football clubs' body, promises reforms Controversial former prime minister makes a return to public life, in Times of Malta, 30 giugno 2022. URL consultato il 13 luglio 2022.
- ^ (EN) J. Borg, Joseph Muscat 'enabled impunity' leading to Daphne murder, inquiry finds, in Times of Malta, 29 luglio 2021. URL consultato il 7 novembre 2021.
- ^ Malta, lo Stato "colpevole della morte di Caruana Galizia per impunità": l'esito dell'inchiesta indipendente, in La Repubblica, 29 luglio 2021. URL consultato il 7 novembre 2021.
- ^ (EN) J. Borg, Despite 'serious reservations', Joseph Muscat accepts Daphne inquiry conclusions, in Times of Malta, 29 luglio 2021. URL consultato il 7 novembre 2021.
- ^ PAST RECIPIENTS OF MALTESE HONOURS AND AWARDS AND DATE OF CONFERMENT : THE NATIONAL ORDER OF MERIT (PDF), su Opm.gov.mt. URL consultato il 19 aprile 2020 (archiviato il 15 gennaio 2020).
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato., su quirinale.it. URL consultato il 17 luglio 2018 (archiviato il 17 luglio 2018).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Joseph Muscat
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Joseph Muscat
Collegamenti esterni
modifica- Muscat, Joseph, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Joseph Muscat, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.
- Registrazioni di Joseph Muscat, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (NL) Joseph Muscat, su parlement.com, Parlement & Politiek.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 310665003 · ISNI (EN) 0000 0004 3696 766X · LCCN (EN) n2014050053 · GND (DE) 1092672893 |
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