La cambrure

film del 1999 diretto da Edwige Shaki

La cambrure è un cortometraggio diretto da Edwige Shaki e prodotto sotto la supervisione del regista Éric Rohmer.

La cambrure
La protagonista Edwige Shaki è anche regista del corto
Titolo originaleLa cambrure
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia
Anno1999
Durata16 min
Generecommedia
RegiaEdwige Shaki
SoggettoEdwige Shaki
SceneggiaturaÉric Rohmer
ProduttoreFrançoise Etchegaray
Casa di produzioneCompagnie Éric Rohmer
FotografiaDiane Baratier
MontaggioMary Stephen
Interpreti e personaggi

Fa parte di un ciclo di cinque corti prodotti dalla Compagnie Éric Rohmer; le altre cinque pellicole furono riunite e distribuite nel 1998 con il titolo Anniversaires, mentre La cambrure è incluso come “contenuto extra” nel DVD del film Il ginocchio di Claire di Éric Rohmer, sia nella versione francese Columbia che in quella italiana Dolmen Home Video.

Trama modifica

Lo studente di belle arti Roman si reca a trovare lo zio scultore e rimane colpito dalla curvatura ad arco nella schiena di una sua statua, che gli ricorda “La ballerina di 14 anni” di Degas; lo zio ammette che la linea della spina dorsale nella sua scultura è ispirata dal dorso e dalle reni di una sua allieve, un giorno in cui era poco vestita.

Uscito dal laboratorio d'arte, Roman fa conoscenza con Eva, una delle giovani modelle dello scultore, e mentre la ragazza cammina davanti a lui nota l'arco della sua schiena: è convinto che sia lei la modella della scultura di giovinetta appena vista dallo zio.

Qualche tempo dopo Roman ed Eva dormono insieme; Roman nota che la postura della ragazza addormentata a seno nudo assomiglia a quella della modella nella litografia di Degas sul muro dietro il letto. Roman tenta di disporre il braccio nella medesima posizione ma Eva si sveglia e gli dice che lui è “un pittore al contrario”, perché invece di andare dal modello alla tela, va dalla tela alla modella.

Mentre Eva si riveste i due ragazzi discutono di arte. Lei vuole sapere perché lui l'ami, Roman rivela che l'arco della sua schiena ha avuto la sua parte; ma Eva non ci tiene a essere amata in quel modo: “Intelligenti o meno, conserviamo un resto d'istinto che ci fa fuggire tutto ciò che ha l'aria di un'ossessione maschile; non voglio essere amata a fette, porzionata come un vitello in macelleria; non voglio essere un oggetto del desiderio.”

Con un turbante improvvisato in testa e una camicia aperta sul seno Eva imita poi La blonde aux seins nus di Manet per prendersi gioco dell'ossessione di Roman.

Più tardi, i due ragazzi visitano una galleria dove lo zio espone anche la sua scultura di giovinetta. L'artista trova affascinante Eva ma garantisce che a colpirlo sono i suoi occhi, non la linea della schiena, e rivela che la modella che ha ispirato l'opera è in realtà un'altra.

Collegamenti esterni modifica

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Cinema