La dea verde
La dea verde (The Green Goddess) è un film del 1930, diretto da Alfred E. Green. È tratto dalla commedia di William Archer interpretata a Broadway da George Arliss. L'attore inglese aveva già portato sullo schermo il personaggio del rajah snob ma crudele in una precedente versione muta dallo stesso titolo.
La dea verde | |
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George Arliss, il rajah | |
Titolo originale | The Green Goddess |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1930 |
Durata | 73 min (7 rulli, 2.027,83 metri) |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37 : 1 |
Genere | avventura |
Regia | Alfred E. Green |
Soggetto | dalla commedia di William Archer |
Sceneggiatura | Julien Josephson |
Produttore | Walter Morosco |
Casa di produzione | Warner Bros. |
Fotografia | James Van Trees Paul Ivano (seconda unità, non accreditato) |
Montaggio | James Gibbon |
Musiche | Louis Silvers |
Interpreti e personaggi | |
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Nel 1930, Arliss ottenne due candidature all'Oscar, una per La dea verde, l'altra per Disraeli per cui vinse il premio. La Warner Bros. usò per il film il nuovo sistema Vitaphone sound system.
Nel 1943, D. Ross Lederman ne girò un'ulteriore versione con Adventure in Iraq, interpretata da John Loder.
Trama
modificaPer vendicare la sentenza di morte di tre principi indiani, parte dell'India si ribella agli inglesi, creando situazioni di pericolo per i residenti britannici. Tre di questi, il maggior Crespin, sua moglie Lucille e l'amico dottor Traherne, volano verso il nord, per andare a salvare i bambini della coppia, in vacanza in una zona di montagna.
L'aereo però cade e il terzetto viene catturato dai sudditi di un rajah che si scoprirà essere il fratello dei condannati a morte. L'uomo decide di approfittare di quei bianchi cadutigli tra le mani, per offrirli in sacrificio alla dea verde, l'idolo del suo popolo, per pareggiare la morte dei suoi tre fratelli.
Gli inglesi dapprima credono di essere ospiti del rajah, che li tratta con cortesia, ma poi scoprono con raccapriccio che sono destinati al sacrificio. La fuga è impossibile, ma il maggiore intuisce che il rajah è in possesso di una radio ricetrasmittente. Riesce, con l'aiuto del medico, a trovarla e a lanciare un messaggio di aiuto.
Il maggiore viene ucciso e Lucille e il medico (che si amano) vengono condotti alla grotta del sacrificio. Mentre la condanna sembra inevitabile, arrivano le truppe britanniche che salvano i due.
Produzione
modificaIl film fu prodotto dalla Warner Bros. (con il nome The Vitaphone Corporation) e venne girato nel 1929 all'Iverson Ranch di Chatsworth (Los Angeles)
Distribuzione
modificaDistribuito dalla Warner Bros. (con il nome The Vitaphone Corporation), il film uscì nelle sale statunitensi il 13 febbraio 1930 con il titolo originale The Green Goddess. In Grecia, fu tradotto come I ekdikisis tou maharagia, in Italia come La dea verde.
Copie della pellicola si trovano conservate negli archivi della Library of Congress (35mm) e dell'Università del Wisconsin (16mm). Il film è compreso nel catalogo Turner Classic Movies[1].
Note
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) La dea verde, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- La dea verde, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) La dea verde, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) La dea verde, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) La dea verde, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) La dea verde, su FilmAffinity.
- (EN) La dea verde, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) La dea verde, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- The Green Goddess (La dea verde) Stanford University