Lekeitio

comune spagnolo

Lekeitio (in spagnolo castigliano Lequeitio) è un comune spagnolo di 7.490 abitanti[1] situato nella Biscaglia, provincia della comunità autonoma dei Paesi Baschi.

Lekeitio
comune
Lekeitio – Stemma
Lekeitio – Bandiera
Lekeitio – Veduta
Lekeitio – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Spagna Spagna
Comunità autonoma Paesi Baschi
Provincia Biscaglia
Territorio
Coordinate43°21′43.92″N 2°29′45.96″W / 43.3622°N 2.4961°W43.3622; -2.4961 (Lekeitio)
Altitudinem s.l.m.
Superficie1,90 km²
Abitanti7 258 (2018)
Densità3 820 ab./km²
Comuni confinantiIspaster, Mendexa
Altre informazioni
Cod. postale48280
Fuso orarioUTC+1
Codice INE48057
TargaBI
Nome abitantiLekeitiarra, Lequeitiano/a,
Cartografia
Mappa di localizzazione: Spagna
Lekeitio
Lekeitio
Sito istituzionale

Il centro è conosciuto per il caratteristico porto, la sua cultura basca e le sue due spiagge divise da un tombolo roccioso denso di vegetazione.

Economia modifica

 
Il porto di Lekeitio nel 1945

L'economia del villaggio di Lekeitio è sempre stata legata al mare. La pesca è stata la sua base e il suo motore. A un certo momento storico, anche il trasporto marittimo rappresentava un ingresso rilevante. Un buon numero di industrie ausiliarie e conserviere sono sorte intorno alla pesca e al mare.

La scarsa estensione della municipalità impedisce altre attività di questo settore, sebbene esista un piccolo villaggio che pratica l'agricoltura di autoconsumo.

Il settore dei servizi basato sul turismo e l'ospitalità è il settore maggiormente in espansione, venendo a essere il nuovo motore economico.

Curiosità modifica

Qui vi soggiornarono dal 1922 al 1929, grazie all'aiuto dei pescatori locali, che metteranno a disposizione una casa e raccoglieranno una colletta per la sua sistemazione, Zita di Borbone-Parma vedova dell'imperatore d'Austria-Ungheria Carlo I d'Asburgo-Lorena, e i loro figli, tra cui l'ultimo arciduca ereditario Otto d'Asburgo-Lorena, in seguito al loro esilio forzato conseguente agli eventi della prima guerra mondiale.[2]

Note modifica

  1. ^ Dati INE 2006
  2. ^ Des Cars, Jean., La storia degli Asburgo, Leg, 2018, ISBN 978-88-6102-468-7, OCLC 1073026420. URL consultato il 7 marzo 2020.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN137355915 · LCCN (ENn93103317 · GND (DE5080117-X · J9U (ENHE987007530903305171
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