Lindasoft è stata una software house italiana attiva nel 1987-1994 circa e specializzata in videogiochi per i computer Atari 8-bit, Atari ST e Amiga.

Lindasoft
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazionesconosciuta; prodotti noti dal 1987
Fondata daDoriano Benaglia
Chiusurasconosciuta; prodotti noti fino al 1994
Sede principaleMonza
SettoreInformatico
ProdottiVideogiochi e altro software

Storia modifica

Lindasoft aveva sede a Monza in via Pindemonte[1] ed era gestita dal titolare Doriano Benaglia, che è stato anche il software manager di Atari Italia s.p.a.[2] Il nome dell'azienda deriva da Linda, la figlia di Benaglia[2]. Il logo era a tema coccinella, e anche questo deriva dal soprannome che il padre dava alla bambina piccola[3]. Benaglia lavorava in banca ed era entrato nel settore dei videogiochi realizzando il design dell'avventura testuale 2030 Radio Killers (1986) per la Lago[4][5].

Le prime attività conosciute della Lindasoft, produzioni di giochi a basso costo per Atari 8-bit distribuiti da Atari Italia, risalgono al 1987[6][1]. Fu la prima software house a sviluppare videogiochi per computer Atari 8-bit in Italia e rimase l'unica almeno fino al 1991[7].

 
Emanuele Bergamini (uno dei programmatori) e Doriano Benaglia durante un'intervista, maggio 1991

Sebbene fosse di piccole dimensioni[8], nel 1991 Lindasoft veniva annoverata tra le software house di videogiochi italiane degne di nota, insieme a Digiteam, Genias, Idea, Lago e Simulmondo[9].

Secondo uno degli ex programmatori, la maggior parte del giro d'affari di Lindasoft non avveniva con la distribuzione nei negozi, ma con la vendita diretta per ordine postale tramite annunci sulla stampa[10].

Nei primi anni '90 Lindasoft si specializzò in videogiochi a basso costo per Atari ST e Amiga, scritti rispettivamente nei linguaggi di programmazione STOS BASIC e AMOS BASIC, e con il codice sorgente reso disponibile e commentato insieme al gioco stesso. Questa originale caratteristica interessò il pubblico degli aspiranti programmatori[8]. L'utente infatti era incoraggiato a modificare i programmi e poteva apprendere le tecniche di programmazione di videogiochi[11]. Questo tipo di prodotti venne inizialmente soprannominato Brico-game (da bricolage, in riferimento alla possibilità di modifiche fai da te al programma) e fu inaugurato da Hockey pista (1990), seguito da Hypnotic Land (1991)[11]. All'epoca erano disponibili anche molti programmi dilettantistici in pubblico dominio con codice BASIC aperto, ma secondo Benaglia i Brico-game commerciali si distinguevano per la grafica più professionale[11]. STOS e il recentemente introdotto AMOS erano ambienti di sviluppo simili e l'azienda disponeva di un programma che permetteva di leggere su AMOS i sorgenti realizzati con STOS. Secondo Benaglia bastavano alcune modifiche per completare il porting da un sistema all'altro[11].

Nel 1993 Lindasoft entrò nel mercato dei giochi da tavolo producendo Conquista la corona, un gioco di carte basato anche sul dado[12][13]. Rimane l'unico gioco da tavolo conosciuto della Lindasoft[14].

Nel periodo tardo (fine 1993) l'azienda prese anche il nome di Lindagiochi[15]. Non si hanno informazioni precise sulla chiusura; il videogioco più recente conosciuto è datato 1994. Benaglia afferma di aver abbandonato il settore videogiochi dopo il tracollo di Atari Italia[16].

Videogiochi modifica

Lindasoft è stata editrice e distributrice in Italia di giochi e altro materiale per Atari 8-bit, spesso di origine straniera ma dotato di manuale italiano[17], incluse alcune edizioni pirata con titoli modificati[18]. Ha inoltre sviluppato software originale per Atari 8-bit e poi anche per Atari ST e Amiga, spesso in italiano o rivolto al mercato italiano, ma alcuni titoli giunsero anche all'estero[19][20]. Di seguito un elenco parziale del software originale sviluppato da Lindasoft.

  • I Beatles e il papiro della pace (1987) per Atari 8-bit, avventura testuale, molto rara e recuperata nel 2017[21]
  • Campo di fuoco (1992) per Amiga, simulatore di tiro a segno[22]
  • Circo bianco (1987) per Atari 8-bit, sport invernali
  • Cluedo (1989?) per Atari 8-bit, simulatore del gioco da tavolo Cluedo[23]
  • Conquest of the Crown (1994) per Atari 8-bit, platform su cartuccia, forse venduto solo in abbinamento al gioco da tavolo Conquista la corona[24]
  • Conquista la corona (1993) per Amiga, versione computer del gioco da tavolo Conquista la corona precedentemente prodotto dalla stessa Lindasoft[25][26]. Fu venduto in abbinamento con il gioco da tavolo[15].
  • Crocodile's Pastime (1989?) per Atari ST, rompicapo[27]
  • Gangstersville (1988) per Atari 8-bit, sparatutto con pistola ottica XES-2001[28]
  • Hockey pista o Franco Girardelli Hockey (1990) per Amiga e Atari ST, sportivo
  • Holo-Squash (1992) per Amiga, sportivo simile a uno squash con bersagli. Contemporaneamente la TopFlight di Pavia realizzò l'attrezzatura per una versione reale dello sport, basata su tabelloni elettronici con bersagli funzionanti a membrane, che fu distribuita ad alcune palestre[29]
  • Hypnotic Land (1991) per Amiga, Atari ST e Atari 8-bit, rompicapo
  • Jewels (1992?) per Amiga, rompicapo clone di Columns[22]
  • Labirinto (1987) per Atari 8-bit, azione
  • Magic Escape / Test Drive (1988) per Atari 8-bit, avventura dinamica / guida
  • The Shining Way of Kung Fu (1991) per Amiga, picchiaduro a incontri sportivo
  • La storia infinita (1986?) per Atari 8-bit, avventura testuale
  • Time Horn: Il corno del tempo (1991) per Amiga, videogioco di ruolo fantasy
  • I Transformers nel pianeta del teschio, in copertina Trans-Robots sul pianeta del teschio[30] (1988?), anche Trans Robots on the Skull Planet all'estero[31], per Atari 8-bit, azione
  • World Aid Games (1992) per Amiga, raccolta degli inediti Holo-Race (azione), Pro-X (simile a Lemmings) e Wind Challengers 92 (simulatore velistico di America's Cup); il ricavato andava in beneficenza all'UNICEF per ex Jugoslavia, Somalia e Mozambico[32][33][34]. I tre giochi vennero in seguito venduti per posta anche individualmente[15]

Elenco parziale di applicativi originali:

  • Astrologia (1991?) per Atari ST[35]
  • Totomago (1989?) per Atari ST e Amiga, pronostici calcistici basati sui Tarocchi[36][37]

Lindasoft fece anche da distributore italiano di giochi per console Atari 2600[10] e di almeno un gioco per console Atari Lynx, Crystal Mines II[38].

Note modifica

  1. ^ a b SIM IVES Hi-Fi e SMAU (JPG), in La rivista di Atari, n. 6, Jackson, novembre/dicembre 1987, pp. 8-11.
  2. ^ a b MCmicrocomputer 100.
  3. ^ Cucchetto 2022, 25:20.
  4. ^ Programmers: Adventures made in Italy (JPG), in Videogiochi News, n. 41, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, gennaio 1987, p. 10, ISSN 0392-8918 (WC · ACNP).
  5. ^ (EN) 2030 Radio Killers, su Atarimania.com - 400 800 XL XE.
  6. ^ Lindasoft per Atari (JPG), in La rivista di Atari, n. 5, Jackson, settembre/ottobre 1987, p. 9.
  7. ^ Hockey su pista (JPG), in Atari News, n. 1, Il Volo, dicembre 1991, p. 73.
  8. ^ a b Rossi 1993.
  9. ^ Come nascono i videogiochi (JPG), in Computer+Videogiochi, n. 6, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, giugno 1991, p. 61, OCLC 955714397.
  10. ^ a b Cucchetto 2022, 39:30.
  11. ^ a b c d Videogame & Computer World 20.
  12. ^ Conquista la corona (JPG), in Computer+Videogiochi, n. 25, Cinisello Balsamo, Gruppo Editoriale Jackson, aprile 1993, pp. 145-146, OCLC 955714397.
  13. ^ Conquista la corona (confezione) (JPG), su archive.org.
  14. ^ (EN) Lindasoft, in BoardGameGeek, BoardGameGeek LLC.
  15. ^ a b c Inserzione (JPG), in Computer+Videogiochi, n. 31, Cinisello Balsamo, Gruppo Editoriale Jackson, novembre 1993, p. 22, OCLC 955714397.
  16. ^ Doriano Benaglia, su logicmusicstudios.com.
  17. ^ Catalogo 1990.
  18. ^ Ad es. Acrobata, Atlantis, Grand Prix, Bomba contro Bomba, Guerriero Laser, Operazione Tuono, Othello 3D, Parsifal contro i tre maghi, Puzzle 1, Settore Sigma, Space Hero, Tic Tac Snack su Atarimania.
  19. ^ Vedi ad es. in (EN) Deja Vu, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
  20. ^ Vedi ad es. in (EN) Okay, shoot! (JPG), in New Atari User, n. 54, Stafford, Les Ellingham, febbraio 1992, p. 33, ISSN 0952-4967 (WC · ACNP).
  21. ^ Ritrovata l’avventura grafico-testuale italiana I Beatles e il papiro della pace, su gamesvillage.it.
  22. ^ a b Campo di fuoco - Jewels (JPG), in The Games Machine Action Amiga, n. 9, Milano, Xenia Edizioni, luglio/agosto 1992, p. 25, OCLC 954853554.
  23. ^ Software italiano Atari (JPG), in Zzap!, anno 4, n. 31, Milano, Edizioni Hobby, febbraio 1989, p. 51, OCLC 955306919.
  24. ^ (EN) Conquest of the Crown, su Atarimania.com - 400 800 XL XE.
  25. ^ Conquista la corona (JPG), in The Games Machine, n. 57, Milano, Xenia Edizioni, ottobre 1993, p. 123, OCLC 982486891.
  26. ^ Conquista la corona (JPG), in Computer+Videogiochi, n. 31, Cinisello Balsamo, Gruppo Editoriale Jackson, novembre 1993, p. 17, OCLC 955714397.
  27. ^ Crocodile's Pastime (JPG), in Videogame & Computer World, anno 2, n. 3, Rho (MI), Derby, aprile 1989, pp. 46-47.
  28. ^ Gangstersville (JPG), in La rivista di Atari, anno 2, n. 1, Jackson, gennaio/febbraio 1988, p. 58.
  29. ^ Far out (JPG), in Computer+Videogiochi, n. 12, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, gennaio 1992, pp. 110-111, OCLC 955714397.
  30. ^ Lindasoft: emozioni (italiane) a 8 bit (JPG), in La rivista di Atari, anno 2, n. 1, Jackson, gennaio/febbraio 1988, p. 8.
  31. ^ (DE) Trans Robots (JPG), in Zong, n. 43, KE-SOFT, ottobre 1992, p. 23.
  32. ^ World Aid Games (JPG), in The Christmas Machine, allegato a The Games Machine n. 48, Xenia, dicembre 1992, p. 14.
  33. ^ Tre giochi per aiutare (JPG), in Computer+Videogiochi, n. 21, Cinisello Balsamo, Gruppo Editoriale Jackson, dicembre 1992, p. 30, OCLC 955714397.
  34. ^ World Aid Games (JPG), in Computer+Videogiochi, n. 22, Cinisello Balsamo, Gruppo Editoriale Jackson, gennaio 1993, p. 59, OCLC 955714397.
  35. ^ Astrologia (JPG), in Videogame & Computer World, anno 4, n. 5, Rho (MI), Derby, 15 marzo 1991, p. 8.
  36. ^ Totomago (JPG) (Atari ST), in Videogame & Computer World, anno 2, n. 3, Rho (MI), Derby, aprile 1989, p. 13.
  37. ^ Totomago (JPG) (Amiga), in Videogame & Computer World, anno 4, n. 11, Rho (MI), Derby, 15 giugno 1991, p. 10.
  38. ^ Crystal Mines II (JPG), in Game Power, n. 6, Milano, Studio Vit, maggio 1992, p. 65, OCLC 955565950.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica