La linea Foch era una linea di demarcazione temporanea tra Seconda Repubblica di Polonia e Lituania proposta dalla Triplice intesa all'indomani della prima guerra mondiale.

Varie proposte per il confine polacco-lituano dopo la Grande Guerra. La linea Foch è quella in verde scuro, la demarcazione moderna è in rosa

La linea fu proposta dal maresciallo di Francia Ferdinand Foch e fu accettata dalla Conferenza degli Ambasciatori nel 1919. Per via di eventi storici successivi che incrinarono i rapporti tra i due Paesi (ammutinamento di Żeligowski, costituzione della Lituania Centrale, guerra polacco-sovietica), la volontà polacca e lituana di conquistare a proprio favore una porzione quanto più possibile maggiore di quella disegnata da Foch prevalse e ne nacque un conflitto.[1] La linea non risultò gradita alla Lituana soprattutto perché Vilnius (Wilno) rimaneva in mano ai biancorossi.[2] Dopo la seconda guerra mondiale solo la sua parte più occidentale, vicino alla città di Suwałki, rimane fedele al progetto originale della linea.

  1. ^ (DE) Ferdinand Seibt, Handbuch der europäischen Geschichte, Friedrichstadt, Union Verlag, 1987, pp. 1072-1073, ISBN 3-12-907540-2.
  2. ^ (EN) Alfred Erich Senn, The Great Powers Lithuania and the Vilna Question: 1920-1928, E.J. Brill, 1967, p. 20.

Bibliografia

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  • (EN) Alfonsas Eidintas, Vytautas T. Žalys e Alfred Erich Senn, Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic, 1918-1940, Palgrave Macmillan, 1999, ISBN 978-03-12-22458-5.

Voci correlate

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