Loquizza

insediamento in Slovenia
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Loquizza[1][2] o Loquizza Seghetti[3][4] (in sloveno Lokvica), è un paese della Slovenia, frazione del comune di Merna-Castagnevizza. L'appellativo doppio in lingua italiana era dovuto alla presenza dell'agglomerato di Segeti (in italiano in passato Seghetti) a 550 metri a sud-est di Loquizza.

Loquizza
insediamento
(SL) Lokvica
Localizzazione
StatoBandiera della Slovenia Slovenia
Regione statisticaGoriziano
ComuneMerna-Castagnevizza
Territorio
Coordinate45°51′40″N 13°36′14.21″E / 45.861111°N 13.603947°E45.861111; 13.603947 (Loquizza)
Altitudine217,8 m s.l.m.
Superficie6,03 km²
Abitanti82 (2002)
Densità13,6 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale5291
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
Loquizza
Loquizza

Geografia fisica modifica

La località si trova sul Carso a 217,8 metri s.l.m. e a 1,9 chilometri dal confine italiano.
Le alture principali e depressioni sono: Veliki hrib - Cerje (in italiano storico Colle Grande[5]), 343 m; Pečinka (in italiano storico Pecinca[6]), 291 m; Nadlogen (Nad Logem), 213 m; Veliki Medvejšče, 376 m; Gomila, 259 m; Grabčji hrib, 206 m; Srčandol (in italiano storico Dolina Santa Barbara[7]).

Origini del nome modifica

Il toponimo Loquizza deriva dalle lokve, le pozze che venivano scavate nell'arido terreno carsico per conservare un po' d'acqua piovana per le necessità domestiche e per abbeverare il bestiame.

Storia modifica

Durante il dominio asburgico Loquitza (Lokvica) fu frazione del comune di Oppacchiasella (Opatje Selo)[8][9][10]

Le alture che circondano Loquizza (oltre al Colle Grande, soprattutto il Pecinca, furono d'importanza strategica durante la prima guerra mondiale. La posizione di Loquizza subì, durante il conflitto, numerosi cambiamenti. Dal maggio del 1915 (inizio della guerra) fino all'agosto 1916 (presa di Gorizia), Loquizza appartenne alle retrovie austro-ungariche. Dall'agosto 1916 al novembre dello stesso anno, il paese venne attraversato dalla linea del fronte che si era lentamente spostata dal Vallone verso Loquizza. Dal novembre 1916 (sfondamento sul lato nord dell'altopiano) fino all'ottobre 1917 (ritirata delle truppe italiane), la zona di Loquizza faceva parte delle retrovie italiane.

Nel 1920, in seguito alla prima guerra mondiale e al Trattato di Rapallo, passò al Regno d'Italia, rimanendo inquadrata nel comune di Opacchiasella.[11] In seguito alla seconda guerra mondiale e al Trattato di Parigi, passò alla Jugoslavia. Dal 1991 fa parte della Slovenia.

Note modifica

  1. ^ Cfr. "Loquizza" in Nuovissima carta regionale stradale 1:200000 Friuli Venezia Giulia, Strade Demetra, 2000.
  2. ^ Cfr. "Loquizza" nella scheda S 1 - Lokvica/Loquizza: escursione tra le postazioni di difesa sotto il Cerje sul sito www.storija.info (programma di iniziativa comunitaria INTERREG IIIA ITALIA-SLOVENIA 2000-2006).
  3. ^ Geoportale nazionale - Cartografia De Agostini, su pcn.minambiente.it.
  4. ^ (SL) Registro dei beni culturali sloveni, su geohub.gov.si.
  5. ^ La Nona battaglia dell'Isonzo, su esercito.difesa.it.
  6. ^ La Nona battaglia dell'Isonzo, su esercito.difesa.it.
  7. ^ Lapide in memoria di Angelo Giobellina - Dolina S.Barbara
  8. ^ Mappe catastali di Opacchiasella, su archiviodistatogorizia.cultura.gov.it.
  9. ^ (DE) Allgemeines Verzeichnis der Ortsgemeinden und Ortschaften Österreichs nach den Ergebnissen der Volkszählung vom 31. Dezember 1910, Wien, 1915, p. 154.
  10. ^ (DE) Vollständiges Ortschaften-Verzeichnis der im Reichsrathe vertretenen Königreiche und Länder nach den Ergebnissen der Volkszählung vom 31. December 1880 (1880), Alfred Hölder k. k. Hof- und Universitäts-Buchhändler, 1882, p. 153.
  11. ^ Censimento della popolazione del Regno d'Italia (1 dicembre 1921) (PDF), 3 "Venezia Giulia", 1926, p. 43.

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