Lucio Salvidieno Rufo Salviano

Lucio Salvidieno Rufo Salviano (in latino: Lucius Salvidienus Rufus Salvianus; 10 circa – dopo il 61) è stato un magistrato e senatore romano, console dell'Impero romano.

Lucio Salvidieno Rufo Salviano
Console dell'Impero romano
Nome originaleLucius Salvidienus Rufus Salvianus
Nascita10 circa
Mortedopo il 61
GensSalvidiena
Consolatonovembre-dicembre 52 (suffetto)
Legatus Augusti pro praetorePannonia, attestato nel luglio 61

Biografia modifica

Data la rarità del suo nomen gentis[1], Salviano è stato ritenuto con buon grado di possibilità[2][3][4] discendente del generale e amico di Ottaviano Quinto Salvidieno Rufo Salvio[5], caduto poi in disgrazia nel 39 a.C.[6]: ciò porterebbe a collocare la sua origine in area vestina o sabina, forse da Aveia[4][7][8][9][10]. In ogni caso, Salviano era certamente imparentato biologicamente con Servio Cornelio Scipione Salvidieno Orfito, console ordinario del 51 e originariamente un Salvidienus adottato dai Cornelii Scipiones[3].

Non molto è noto della carriera di Salviano. Il primo incarico conosciuto lo vede però al vertice dello stato romano: egli fu infatti console suffetto al fianco di Fausto Cornelio Silla Felice[11] per i mesi di novembre e dicembre del 52[3].

Infine, il secondo e ultimo incarico attestato vede Salviano in carica come legatus Augusti pro praetore di una provincia generalmente definita Illyricum nel luglio del 61[12][13]: dal momento che le coorti ausiliarie nominate nel diploma che attesta il mandato di Salviano erano tutte stanziate in Pannonia[2][4][14], è certo che la provincia da lui governata fosse proprio la Pannonia[2][4][15][16], anche se la durata del suo mandato non è affatto certa[3][15][16].

Note modifica

  1. ^ A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 555 nota 530.
  2. ^ a b c Winkler, RE Suppl. XI, col. 1217 n° 4a.
  3. ^ a b c d A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 555-556.
  4. ^ a b c d PIR2 S 120 (Wachtel).
  5. ^ Q. Salvidienus Rufus Salvius, su romanrepublic.ac.uk.
  6. ^ Sulla "congiura" di Salvidieno v. F. Rohr Vio, Le voci del dissenso. Ottaviano Augusto e i suoi oppositori, Padova 2000, pp. 124-146.
  7. ^ R. Syme, The Roman Revolution, Oxford 1939, pp. 129 e 220.
  8. ^ T.P. Wiseman, New Men in the Roman Senate, Oxford 1971, p. 258 n° 374.
  9. ^ M. Torelli in Epigrafia e ordine senatorio, II, Roma 1982, pp. 189-190.
  10. ^ A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 555 nota 529.
  11. ^ CIL XVI, 1.
  12. ^ AE 1998, 1056.
  13. ^ Prima si riteneva erroneamente che il diploma fosse del 60: v. ora B. Lőrincz, recensione a J. Fitz, Die Verwaltung Pannoniens in der Römerzeit, in Acta Archaeologica Academiae Scientiarum Hungaricae, 49 (1997), pp. 469-470, e S. Dušanić, An Early Diploma Militare, in Starinar, 49 (1998), pp. 51-62.
  14. ^ J. Fitz, Die Verwaltung Pannoniens in der Römerzeit, I-IV, Budapest 1993-1995, pp. 148-149 (che però lo data ancora al 60).
  15. ^ a b J. Fitz, Die Verwaltung Pannoniens in der Römerzeit, I-IV, Budapest 1993-1995, pp. 148-149.
  16. ^ a b S. Dušanić, An Early Diploma Militare, in Starinar, 49 (1998), pp. 51-62.

Bibliografia modifica

  • J. Fitz, Die Verwaltung Pannoniens in der Römerzeit, I-IV, Budapest 1993-1995, pp. 148-149.
  • S. Dušanić, An Early Diploma Militare, in Starinar, 49 (1998), pp. 51-62.
  • A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 555-556.
  • PIR2 S 120 (Wachtel).

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