Miami 2 Ibiza

singolo dei Swedish House Mafia del 2010

Miami 2 Ibiza è un singolo del supergruppo svedese Swedish House Mafia e del rapper britannico Tinie Tempah, pubblicato il 1º ottobre 2010.[3]

Miami 2 Ibiza
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaSwedish House Mafia, Tinie Tempah
Pubblicazione1º ottobre 2010
Durata2:54
GenereProgressive house
Hip house
EtichettaVirgin
ProduttoreSwedish House Mafia
Registrazione2010
FormatiCD, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (2)[1]
(vendite: 140 000+)
Bandiera della Svezia Svezia (5)[2]
(vendite: 200 000+)
Swedish House Mafia - cronologia
Singolo precedente
(2010)
Singolo successivo
(2011)
Tinie Tempah - cronologia
Singolo precedente
(2010)
Singolo successivo
(2010)

Descrizione

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Il brano si caratterizza per l'incrocio tra le sonorità progressive house tipiche del trio con quelle più hip hop del rapper.

Il singolo è stato reso disponibile digitalmente a partire dal 1º ottobre, venendo accompagnato una settimana più tardi da una versione comprensiva di vari remix e versioni alternative;[4] nello stesso anno Miami 2 Ibiza è stato inserito nella lista tracce dell'album Disc-Overy di Tinie Tempah e nella raccolta del trio Until One e due anni più tardi anche nella seconda raccolta Until Now.

Video musicale

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Il video, diretto da Christian Larson e girato a Miami, è stato reso disponibile il 1º ottobre 2010 attraverso il canale YouTube del gruppo svedese e sottolinea il potere indipendentista delle donne.

Testi e musiche di Axwell, Steve Angello, Sebastian Ingrosso e Patrick Okogwu.

Download digitale – 1ª versione
  1. Miami 2 Ibiza – 3:24
Download digitale – 2ª versione
  1. Miami 2 Ibiza (Clean Radio Edit) – 2:56
  2. Miami 2 Ibiza (Radio Edit) – 2:56
  3. Miami 2 Ibiza (Extended Vocal Mix) – 5:05
  4. Miami 2 Ibiza (Instrumental) – 6:15
  5. Miami 2 Ibiza (Sander van Doorn Remix) – 6:06
  6. Miami 2 Ibiza (Danny Byrd Remix) – 5:14
CD (Italia)
  1. Miami 2 Ibiza (Radio Edit) – 2:57
  2. Miami 2 Ibiza (Extended Vocal Mix) – 5:07
  3. Miami 2 Ibiza (Sander van Doorn Remix) – 6:05
  4. Miami 2 Ibiza (Static Revenger Remix) – 6:48
  5. Miami 2 Ibiza (Danny Byrd Remix) – 5:11
12" – parte 1 (Regno Unito)
  • Lato A
  1. Miami 2 Ibiza (Instrumental) – 6:15
  • Lato B
  1. Miami 2 Ibiza (Extended Vocal Mix) – 5:05
  2. Miami 2 Ibiza (Sander van Doorn Remix) – 5:57
12" – parte 2 (Regno Unito)
  • Lato A
  1. Miami 2 Ibiza (Danny Byrd Instrumental) – 5:14
  • Lato B
  1. Miami 2 Ibiza (Danny Byrd Remix) – 5:14
  2. Miami 2 Ibiza (Danny Byrd Dub) – 5:20

Classifiche

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Classifica (2010) Posizione
massima
Australia[5] 31
Austria[5] 36
Belgio (Fiandre)[5] 3
Belgio (Vallonia)[5] 3
Canada[6] 92
Danimarca[5] 22
Europa[7] 8
Finlandia[5] 16
Francia[5] 71
Germania[5] 46
Irlanda[8] 5
Paesi Bassi[5] 1
Regno Unito[9] 4
Svezia[5] 10
Svizzera[5] 19
  1. ^ (EN) ARIA TITLE ACCREDITATIONS REPORT: For Single Titles Reaching a New Accreditation Level between 1-01-2021 and 30-11-2021 (PDF), su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 3 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2022).
  2. ^ (SV) Swedish House Mafia – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 29 maggio 2021.
  3. ^ Miami 2 Ibiza - Single, su iTunes. URL consultato il 31 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2010).
  4. ^ (EN) Miami 2 Ibiza - EP, su iTunes. URL consultato il 31 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2011).
  5. ^ a b c d e f g h i j k (NL) Swedish House Mafia vs. Tinie Tempah - Miami 2 Ibiza, su Ultratop. URL consultato l'8 novembre 2010.
  6. ^ (NL) Swedish House Mafia - Chart history (Billboard Canadian Hot 100), su Billboard. URL consultato il 31 ottobre 2021.
  7. ^ https://www.billboard.com/#/charts/european-hot-100?begin=1&order=position
  8. ^ (EN) Swedish House Mafia vs. Tinie Tempah - Miami 2 Ibiza, su acharts.us. URL consultato l'8 novembre 2010.
  9. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 17 October 2010 - 23 October 2010, su Official Charts Company. URL consultato il 31 ottobre 2021.

Collegamenti esterni

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