Monsanto Company

azienda multinazionale di biotecnologie agrarie

La Monsanto Company era un'azienda multinazionale statunitense di biotecnologie agrarie, con circa 18 000 dipendenti e un fatturato di circa 14 miliardi di dollari

Monsanto Company
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Forma societariaPublic company
Borse valoriNYSE: MON
ISINUS61166W1018
Fondazione1901 a St. Louis
Fondata daJohn Francis Queeny
Chiusura7 giugno 2018
Sede principaleSt. Louis
GruppoBayer
Persone chiaveHugh Grant (chairman, presidente & CEO)
Terrell K. Crews (CFO)
Robb Fraley (CTO)
ProdottiFitofarmaci, sementi, rBST
FatturatoUS$14,64 miliardi[1] (31 agosto 2017)
Utile nettoUS$2,27 miliardi[1] (31 agosto 2017)
Dipendenti20.500 (2017)
Sito webmonsanto.com/

Produttore di mezzi tecnici per l'agricoltura, è nota nel settore della produzione di sementi transgeniche e, da marzo 2005, dopo l'acquisizione della Seminis Inc, è anche il maggior produttore mondiale di sementi convenzionali.

Dopo il via libera da parte dell’Antitrust USA, nel giugno 2018 è stata acquisita dalla casa farmaceutica tedesca Bayer per un importo pari a 63 miliardi di dollari. Una volta completata la fusione, il marchio Monsanto è stato cancellato.[2][3]

Storia modifica

L'azienda venne fondata a St. Louis, Missouri, nel 1901 dal veterano dell'industria farmaceutica John Francis Queeny, facendo esclusivamente uso dei propri risparmi. Prende il nome da Olga Méndez Monsanto, moglie di Queeny, appartenente ad un'agiata famiglia di origine ebraico sefardita di New Orleans.[4]

Il primo prodotto della nuova industria fu la produzione di saccarina che forniva alla Coca Cola, producendo in seguito sempre per la stessa sia vanillina che caffeina, diventandone uno dei principali fornitori. Nel 1919 la Monsanto si insediò anche in Europa associandosi con la Graesser's Chemical Works e fondando gli stabilimenti nel villaggio di Cefn Mawr nel Galles, dove iniziò la produzione di vanillina, acido salicilico, aspirina e solo più tardi gomma.

Negli anni venti si espanse ulteriormente diventando leader nella produzione di acido solforico e fibre sintetiche, da allora, l'azienda è rimasta tra le 10 industrie chimiche più importanti degli Stati Uniti.

Critiche modifica

In parallelo all'enorme successo commerciale, la notorietà dell'azienda è anche dovuta alle costanti critiche sollevate ad essa da associazioni contrarie ad alcuni usi delle biotecnologie (ad esempio Greenpeace[5]) e alle numerose cause legali che la Monsanto ha intrapreso per proteggere la propria proprietà intellettuale e tutelare i propri brevetti.

In questo contesto sono da considerare anche le diverse cause intentate contro l'azienda: per esempio una causa risalente al 2004 contro i produttori dell'Agente Arancio (di cui uno è la Monsanto), un defoliante tossico per l'uomo usato durante la Guerra del Vietnam dall'esercito statunitense, il quale provocò e provoca ancora oggi gravi danni alle popolazioni locali, creando modificazioni strutturali e malformazioni, non favorevoli alla vita e al corpo umano.[6][7] In tempi più recenti, è stata criticata anche la produzione e la vendita di un ormone sintetico (Posilac) per l'allevamento, secondo i detrattori non adeguatamente testato e da loro ritenuto colpevole di danni sia al bestiame sia all'uomo.

Nel 2008, la Monsanto è stata la protagonista di un documentario della regista francese Mari-Monique Robin intitolato Il mondo secondo Monsanto in cui vengono riassunte molte delle critiche mosse nei confronti della multinazionale.[8]

Note modifica

  1. ^ a b US SEC: Form 10-K Monsanto Company, su sec.gov, United States Securities and Exchange Commission. URL consultato l'11 gennaio 2018.
  2. ^ (EN) Bayer to Retire Monsanto Name in Merger, Snopes, 4 giugno 2018.
  3. ^ Bayer cancella il marchio Monsanto dopo le nozze da oltre 60 miliardi, su repubblica.it, 4 giugno 2018. URL consultato il 5 giugno 2018.
  4. ^ Ehrlich, p. 3, nota 4.
  5. ^ (EN) Monsanto files patent for new invention: the pig, su greenpeace.org. URL consultato il 25 dicembre 2014.
  6. ^ (EN) Tom Fawthrop, Vietnam's war against Agent Orange, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 25 dicembre 2014.
  7. ^ (EN) Tom Fawthrop, Agent Orange Victims Sue Monsanto, su corpwatch.org. URL consultato il 25 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2018).
  8. ^ Le Monde selon Monsanto, su arte.tv (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2014).

Bibliografia modifica

  • (EN) Walter Ehrlich, Zion in the Valley: The Jewish Community of St. Louis, Volume 1: 1807-1907, University of Missouri Press, 1997, ISBN 9780826260390.

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Controllo di autoritàVIAF (EN531145424654886830565 · ISNI (EN0000 0004 0466 8542 · LCCN (ENn50005737 · GND (DE272052-8 · J9U (ENHE987007604299905171