Museo di storia naturale sezione di botanica

museo italiano

Il Museo di Botanica a Firenze, si trova in via Giorgio La Pira ed è il più grande del genere in Italia. È una delle sei sezioni del Museo di Storia Naturale di Firenze ed è attualmente visitabile solo su richiesta. Ospita diversi erbari, uno dei quali risale addirittura al XVI secolo, nonché una ricca collezione di modelli in cera di piante e frutta e una ricca xiloteca. L'erbario tropicale raccoglie la più importante collezione al mondo di esemplari originari di Etiopia e Somalia. Vi sono inoltre conservate alcuni esempi unici al mondo di piante estinte, come quelle delle zone paludose della Toscana, prima delle bonifiche del XIX secolo. Annesso al museo è presente l'istituto scientifico dell'Erbario Centrale Italiano.

Museo di storia naturale, sezione di botanica
L'erbario storico
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàFirenze
IndirizzoVia La Pira 4, Largo Brambilla 3, via Giorgio La Pira, 4 - Firenze e Via Giorgio La Pira 4
Coordinate43°46′40.98″N 11°15′36.29″E
Caratteristiche
TipoBotanica
Istituzione1869, 2012 e 1842
Sito web
Modello in cera, Iris persica

Collezioni

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Un campione dell'erbario storico Webb
  • Erbario delle Palme: 35.000 campioni della collezione del professor Odoardo Beccari in parte da lui raccolti in Indonesia e Malaysia, in parte donati a lui da altri naturalisti
  • Xiloteca: 7.000 campioni di legni, per lo più in forma di tavoletta o rotella (sezione circolare di fusto o di ramo)
  • Vetrina dei cappelli: realizzati con fibre vegetali, provengono da tutto il mondo, con particolare riguardo alle tradizionali paglie di Firenze fatte dagli steli del grano.
  • Fossili: 10.000 reperti di fossili botanici, prevalentemente italiani, con numerose piante di forme tropicale che vivevano sul territorio italiano in epoca preistorica.
  • Cere Botaniche:piante a grandezza naturale e parti ingrandite, eseguite dagli stessi autori dell'officina di ceroplastica dell'Imperiale e Regio Museo di Fisica e Storia Naturale, che crearono i famosi modellini anatomici della Specola. Spesso i modelli sono inseriti in vasi di porcellana dell'epoca prodotti dalla manifattura Ginori di Doccia; frutta (circa 290 pezzi) interessanti per ricchezza e varietà dei modelli, testimoniano anche la storia delle colture con specialità ortofrutticole ormai scomparse o evolute dall'orticultura.
  • Erbario Centrale Italiano: Fondato nel 1842 dal botanico Filippo Parlatore, ha un'enorme ricchezza di campioni essiccati di piante provenienti da tutto il mondo, con particolare riguardo all'Italia ed all'area Mediterranea; è collegato a tutti gli erbari italiani ed esteri attraverso un'intensa attività di scambio e prestito dei campioni; la collezione viene arricchita di anno in anno e attualmente conta poco meno di 3 milioni di esemplari; sono raccolti anche esemplari di frutta (circa 16.000 campioni a secco e in alcool) nella cosiddetta carpoteca; La collezione di felci, licheni e affini comprende invece 700.000 campioni circa, alcuni dei quali risalgono al Sette e all'Ottocento, di straordinario interesse.
  • Erbario Cesalpino: uno dei primi al mondo (1563) creato dal medico aretino Andrea Cesalpino fondatore del primo orto botanico al mondo, quello di Pisa; le 768 specie sono classificate sistematicamente su 266 fogli, in base all'osservazione dei caratteri riproduttivi, un metodo anteriore alla classificazione di Carlo Linneo del 1753.
  • Erbario Micheli e Targioni Tozzetti: 19.000 campioni soprattutto toscani e veneti, raccolti da Pier Antonio Micheli (1679-1737), padre della micologia italiana, e integrati dal suo allievo Giovanni Targioni Tozzetti.
  • Erbario Webb: di 200.000 fogli donati dall'esploratore e studioso Philip Barker Webb nel 1854 con eccezionali esemplari provenienti da tutto il mondo; raccolti da lui e da numerosi altri studiosi, vi spiccano alcuni campioni raccolti da Charles Darwin nelle isole di Capo Verde nel 1832, all'inizio del viaggio che lo portò alle Galápagos, con scrittura autografa; sono presenti anche campioni raccolti da Jacques Labillardière in una delle prime esplorazioni del continente australiano (1792-1794) quando si vide per la prima volta un eucalipto; quelli di Hipólito Ruiz López e José Antonio Pavón riportati dal Sud America alla fine del XVIII secolo; campioni dal sud est asiatico e dall'Oceania raccolti da Odoardo Beccari, primo esploratore in alcune di quelle regioni.

Museo di storia naturale

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Le altre sezioni del Museo di Storia Naturale di Firenze sono:

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Il sito ufficiale, su www3.unifi.it. URL consultato il 5 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2006).
Controllo di autoritàVIAF (EN138337415 · ISNI (EN0000 0001 0692 6777 · LCCN (ENn00006405