Occupazione dei cantieri Ansaldo di Viareggio

L'occupazione dei cantieri della società "Costruzioni e Navigazione Velieri", conosciuta come "Ansaldo", di Viareggio è stata l'occupazione di un importante cantiere navale avvenuta nel 1919 nell'ambito del Biennio rosso, che portò l'intera città ad essere sottoposta ad assedio da parte del Regio Esercito e che costituì un antefatto delle Giornate rosse di Viareggio, successiva e più grave insurrezione avvenuta nel 1920. Si trattò di una delle prime occupazioni di fabbriche avvenute in Italia.[1]

Occupazione dei cantieri Ansaldo di Viareggio
parte del Biennio rosso in Italia
DataFebbraio 1919
Luogo Viareggio
CausaSciopero politico proclamato dalla Camera del Lavoro
EsitoFine pacifica della rivolta
Schieramenti
Camera del Lavoro
  • Maestranze in sciopero
  • Simpatizzanti di sinistra
Bandiera dell'Italia Governo Orlando
  • Partito Popolare Italiano
  • Simpatizzanti di destra
  • Comandanti
    Luigi SalvatoriPrefetto Alfonso Limongelli
    Corrado Ciompi
    Ciro Casella
    Adolfo Lippi
    Effettivi
    Maestranze in sciopero
    Simpatizzanti di sinistra
    Regio Esercito Guardie Bianche
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    Dinamica modifica

    Nel febbraio del 1919 le maestranze del cantiere navale Società Costruzione e Navigazione Velieri, più noto come Cantiere Ansaldo[2], proclamarono lo sciopero e successivamente l'occupazione dell'edificio. L'azione dimostrativa seguiva lo sciopero politico proclamato dalla Camera del Lavoro a sostegno ai tentativi di repubbliche socialiste tedesca e ungherese. Il prefetto Alfonso Limongelli tentò una mediazione ma dal governo arrivò l'ordine di stroncare sul nascere la protesta. La città fu posta in stato d'assedio, impedendo qualunque ingresso o uscita, compresa l'attività dei pescherecci.

    Tale stato perdurò per una settimana, durante la quale vennero organizzate dall'avvocato Corrado Ciompi e dal notaio Ciro Casella, entrambi parte del Partito Popolare Italiano e dal costruttore navale Adolfo Lippi delle milizie antisocialiste, note come Guardie Bianche. Di fronte alla Camera del Lavoro venne posizionata una mitragliatrice e chiunque lasciasse l'edificio venne perquisito dai militari. L'avvocato Luigi Salvatori convinse i Regi Carabinieri a non irrompere nella sede, al fine di non aumentare la tensione. Vennero arrestati alcuni capi della protesta, tra i quali Leonida Fontanini, Faliero Micheli, Eliseo Meciani, e lo stesso Luigi Salvatori e sua moglie.

    Conseguenze modifica

    Nel luglio del 1919 i capi arrestati vennero rinviati a giudizio per "incitamento alla popolazione a rovesciare la costituzione dello stato e insorgere in armi contro i poteri pubblici". I processi, programmati per la fine di agosto vennero rinviati su richiesta della difesa e furono successivamente annullati per amnistia il 2 settembre 1919.

    Note modifica

    1. ^ SoluzioneInformatica.net, Occupazione cantieri Ansaldo - l’esercito occupa la città, su Viareggio com'era. URL consultato l'8 gennaio 2022.
    2. ^ Nautica | LuccaImprese, su www.luccaimprese.it. URL consultato l'8 gennaio 2022.

    Bibliografia modifica

    Voci correlate modifica