Orlitia borneensis

La tartaruga gigante malese (Orlitia borneensis Gray, 1873), unica specie del genere Orlitia Gray, 1873, è una rara tartaruga della famiglia dei Geoemididi[2].

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Tartaruga gigante malese
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
OrdineTestudines
FamigliaGeoemydidae
SottofamigliaGeoemydinae
GenereOrlitia
Gray, 1873
SpecieO. borneensis
Nomenclatura binomiale
Orlitia borneensis
Gray, 1873

Descrizione

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È la più grande tartaruga d'acqua dolce nel Sud-est asiatico potendo raggiungere gli 800 mm di lunghezza. Il carapace è ovale, liscio e massiccio di colore nerastro o marrone. Il piastrone è giallo-marrone chiaro. Il capo degli adulti è uniformemente marrone o nero, mentre nei giovani è scuro con una linea pallida che si estende dalla bocca alla parte posteriore della testa. Poco si sa circa l'etologia e il comportamento di questa specie poiché per la sua acquaticità è difficilmente osservabile. L'alimentazione è onnivora, con prevalenza di piccole prede catturate in acqua. Le femmine depongono le enormi uova di forma ovale lungo gli argini. Poco si sa circa la dimensione della covata o la stagione di nidificazione, si ritiene che la deposizione avvenga una o due volte l'anno[3].

Distribuzione e habitat

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Distribuita in Indonesia (Kalimantan e Sumatra) e in Malaysia (est e ovest). È una specie molto acquatica che vive in grandi raccolte d'acqua (fiumi e laghi) e in acque profonde dove riesce a restare immersa per molto tempo[3].

Conservazione

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Le persone che abitano nelle foreste della Malesia continuano a fare affidamento su questa specie come parte integrante del loro stile di vita di cacciatori-raccoglitori, mentre in tutto il Sud-est asiatico le popolazioni sono insostenibilmente sfruttate come fonte alimentare da parte dei locali, per il commercio internazionale e per la medicina tradizionale[3].

  1. ^ (EN) Asian Turtle Trade Working Group 2016, Orlitia borneensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Orlitia borneensis, su The Reptile Database. URL consultato l'8 novembre 2016.
  3. ^ a b c Orlitia borneensis, su Turtles of the World. URL consultato l'8 novembre 2016.

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