Palmetta fiammeggiante

elemento architettonico

La palmetta fiammeggiante è un motivo nell'arte decorativa che, nella sua espressione più caratteristica, ricorda le foglie a ventaglio di una palma. È diversa dalle palmette regolari in quanto tradizionalmente tendevano ad avere foglie nettamente divaricate. A partire dal IV secolo a.C., tuttavia, l'estremità delle foglie tendette a voltarsi all'interno, formando quello che viene chiamato il disegno a "palmetta fiammeggiante".[1]

Palmetta fiammeggiante, antefissa in terracotta, Atene.
Antefissa a palmetta fiammeggiante, Tempio di Giove Statore, Roma.

La prima apparizione di palmette fiammeggianti sembra verificarsi con l'acroteria floreale autonoma del Partenone (447-432 a.C.),[2] e poco dopo presso il Tempio di Atena Nike.[3] Le palmette fiammeggianti furono poi introdotte nei fregi a motivi floreali in sostituzione della palmetta regolare. Secondo John Boardman, sebbene i fregi di loto o di palmette fossero conosciuti in Mesopotamia secoli prima, la combinazione innaturale di vari elementi botanici che non hanno alcuna relazione in natura, come la palmetta, il loto e talvolta le rosette, fu un'innovazione, che venne poi adottata su una scala geografica molto ampia.[4]

Asia minore

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In Asia Minore, alcuni dei primi disegni di palmette fiammeggianti si trovano nel Mausoleo di Alicarnasso, datato al 350 a.C. Vennero ampiamente utilizzate anche nel tempio ionico di Didima del III secolo a.C.

Palmette fiammeggianti in Asia Minore

Greco-Battria

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Il disegno a palmetta fiammeggiante fu adottato nell'architettura ellenistica e divenne molto popolare, su vasta scala geografica, soprattutto in seguito alle conquiste di Alessandro Magno. Nella città greco-battriana di Ai-Khanum, fondata intorno al 280 a.C., le antefisse mostrano un disegno a palmette fiammeggianti, così come i mosaici floreali.

 
Palmette fiammeggianti greche e indiane. A sinistra : Palmetta fiammeggiante a Didima, Ionia, 300 a.C. circa. Al centro: capitello di Pataliputra, India, III sec. a.C. A destra: Trono di diamante di Ashoka, Bodh Gaya, India, 250 a.C.

Questo è il disegno che fu adottato dall'India nel III secolo a.C. per alcuni dei suoi fregi scultorei, come sugli abaci dei pilastri di Ashoka, o il disegno centrale del capitello di Pataliputra, probabilmente attraverso l'impero seleucide o città ellenistiche come Ai-Khanum.[5]

Palmette fiammeggianti in India
  1. ^ ììReflections on The origins of Indian Stone Architectureìì, John Boardman, p.16
  2. ^ New Fragmenti's of the Parthenon Acrotheria, The American School of Classical Studies at Athens
  3. ^ The Sanctuary of Athena Nike in Athens: Architectural Stages and Chronology, Ira S. Mark, ASCSA, 1993, p.83
  4. ^ The Origins of Indian Stone Archtitecture, John Boardman, p.16
  5. ^ "Reflections on The origins of Indian Stone Architecture", John Boardman, p.16

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