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La pancreatina è una miscela di enzimi prodotti dalle cellule esocrine del pancreas. In medicina la pancreatina animale (ottenuta dal pancreas fresco di maiale o di bue) viene somministrata come coadiuvante della digestione in pazienti affetti da insufficienza pancreatica[3].

Pancreatina
Caratteristiche generali
AspettoPolvere amorfa bianco-giallastra[1]
Numero CAS8049-47-6
Numero EINECS232-468-9
Codice ATCA09AA02
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acquaparziale[1]
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
orale (capsule gastroresistenti)[2]
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)> 10000 mg/kg, topo, o.s.
Indicazioni di sicurezza

Composizione

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La pancreatina si presenta deidratata come una polvere amorfa di colore bianco-giallastro, dall'odore caratteristico e solubile in acqua e glicerina. Contiene principalmente tripsina, amilopsina e steapsina[4] (rispettivamente: una proteasi, un'amilasi e una lipasi), importanti enzimi che favoriscono la digestione, insieme a minori quantità di maltasi, lattasi e altri enzimi[3].

  1. ^ a b Pancreatina, su treccani.it - Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 5 giugno 2015.
  2. ^ (EN) Pancreatin, su Drugs.com. URL consultato il 5 giugno 2015.
  3. ^ a b Alberico Benedicenti, Pancreatina, su treccani.it, Enciclopedia Italiana (1935) - Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935. URL consultato il 5 giugno 2015.
  4. ^ Pancreatina, su treccani.it - Vocabolario on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 5 giugno 2015.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàThesaurus BNCF 60718 · LCCN (ENsh85097386 · BNF (FRcb150304388 (data) · J9U (ENHE987007560646805171