Perdas de Fogu

romanzo scritto da Massimo Carlotto e Mama Sabot
Disambiguazione – Se stai cercando il comune italiano della provincia di Nuoro, vedi Perdasdefogu.

Perdas de Fogu è un romanzo noir[1] scritto da Massimo Carlotto e il collettivo Mama Sabot[2], gruppo di nove scrittori più o meno emergenti.

Perdas de Fogu
AutoreMassimo Carlotto e Mama Sabot
1ª ed. originale2008
GenereRomanzo
Sottogenereinchiesta
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneSardegna (poligono di Perdasdefogu)
ProtagonistiPierre Nazzari
CoprotagonistiNina

L'opera è ambientata attorno al Poligono sperimentale e di addestramento interforze di Salto di Quirra, e per la sua preparazione gli autori raccolsero centinaia di pagine di documentazione sui casi di cronaca che coinvolsero l'area e che fanno da base al romanzo[3].

Il romanzo

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Perdas de Fogu – "pietre di fuoco" – è il Poligono Sperimentale di Addestramento Interforze del Salto di Quirra, il più grande d'Europa, luogo militare ceduto in fitto per milioni di euro a varie multinazionali per sperimentazioni belliche, coperte dal segreto di Stato, nonché da quello industriale. Sperimentazioni che sono probabilmente la causa delle patologie leucemiche o tumorali del sistema emolinfatico che hanno investito in percentuali nettamente superiori alla media gli abitanti del luogo. Si tratta di sindromi del tutti simili a quelle che hanno colpito alcuni soldati reduci dalle guerre del Golfo e dei Balcani dopo l'esposizione all'uranio impoverito.

C'è, dunque, qualcosa di funesto nell'aria di Quirra. Questo qualcosa è rappresentato dalle nanoparticelle radioattive, capaci di penetrare in pochi secondi nei polmoni e in altri organi vitali dell'uomo e restarvi in stato dormiente per un tempo più o meno variabile, passato il quale entrano in azione con effetti devastanti come veri e propri aliens. Non solo. Le nanoparticelle sono in grado di diffondersi anche attraverso lo sperma.

Non a caso, il romanzo si apre con Nina, una ricercatrice, che a bordo del suo piccolo fuoristrada si reca in una piccola tenuta della macchia mediterranea sarda, per esaminare il cadavere - il quarto in poco tempo - di un agnellino nato morto con le orecchie al posto degli occhi. L'obbiettivo della donna non è tanto quello di denunziare la verità alla cittadinanza, ma lo scoprire un qualche antidoto allo scopo di fare carriera all'Università (naturalmente straniera: la ragazza è brava, ma non è figlia d'arte né si concede ai baroni). Ma, i movimenti della studiosa non passano inosservati agli occhi di quanti desiderano che Perdas de fogu rimanga il luogo privilegiato delle segretissime manovre degli eserciti e delle industrie della guerra.

Inizia così una dance macabre con omicidi, stupri, complotti, ad opera di mercenari e delinquenti di mezza tacca, ex contractor e politici e militari corrotti, tra cui spicca la figura di Pierre Nazzari, un disertore ricattato dai servizi segreti. Uomini e donne dal destino segnato, figli di un'Italia cattiva e disumana. Un'Italia che ha in Porto di Quirra, a pochi chilometri dai lustrini e dalle paillettes del Billionaire, il suo cuore di tenebra[4].

Il libro ha vinto la prima edizione del Premio Letterario Noir Ecologista "Jean Claude Izzo"[5][6].

Edizioni

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  1. ^ Alessandro Busnengo, Perdas de Fogu, su mangialibri.com. URL consultato il 6 giugno 2018.
  2. ^ Carlotto, Massimo, in Enciclopedia on-line, Istituto Treccani. URL consultato il 6 giugno 2018.
  3. ^ Antonietta Demurtas, Sardegna, fogna della Nato, su lettera43.it. URL consultato il 6 giugno 2018.
  4. ^ Massimo Carlotto, Perdas de fogu di Vito Santoro[collegamento interrotto]
  5. ^ Massimo Carlotto ha vinto il Premio Letterario Noir Ecologista “JEAN-CLAUDE IZZO”, su edizionieo.it. URL consultato il 27 febbraio 2019 (archiviato il 27 febbraio 2019).
  6. ^ Redazione, Carlotto vince il Premio Izzo, in Thriller Magazine, 23 giugno 2009. URL consultato il 5 giugno 2018.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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