Pizzo Deta
Il Pizzo Deta è la seconda cima più elevata della catena dei monti Ernici. La montagna, la cui altezza raggiunge 2.041 m s.l.m., segna il confine tra le regioni Abruzzo e Lazio, sulla linea spartiacque principale.
Pizzo Deta | |
---|---|
Il Pizzo Deta visto da Roccavivi | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo Lazio |
Provincia | L'Aquila Frosinone |
Altezza | 2 041 m s.l.m. |
Prominenza | 119 m |
Catena | Monti Ernici |
Coordinate | 41°48′10.8″N 13°29′02.76″E |
Mappa di localizzazione | |
Descrizione
modificaIl versante nord si presenta con un ripido pendio digradante sulla sottostante valle Roveto, caratterizzato proprio sotto la cima da un antico circo glaciale che dà inizio al vallone di Peschiomacello, sopra San Vincenzo Valle Roveto. Il versante a ovest è legato tramite una cresta al monte Pratillo (2007 m s.l.m.); a nordovest al monte del Passeggio (2063 m s.l.m.), la vetta più elevata degli Ernici.
Al di sotto di queste cime si trova il vallone del Rio che si apre oltre Rendinara, paese situato sul versante montuoso occidentale della valle Roveto. Il versante a sud digrada fino ai 1100 metri di Prato di Campoli nel territorio comunale di Veroli. Il lato ad est si congiunge tramite il ripido e ampio vallone dell'Olmo alla sottostante valle rovetana.
Questa cima è caratterizzata da un profilo aguzzo e roccioso su tre quarti dei lati, di forma vagamente piramidale, escluso il versante meridionale, che digrada con un pendio ripido e uniforme[1][2].
Cartografia
modifica- Cartografia ufficiale italiana dell'Istituto Geografico Militare (IGM) in scala 1:25.000 e 1:100.000, consultabile on line (Foglio 152 III N.O. Balsorano).
Galleria d'immagini
modificaNote
modifica- ^ Pizzo Deta, su imontagnini.it, I Montagnini.
- ^ Monte Passeggio e Pizzo Deta, su montiernici.it, Monti Ernici.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pizzo Deta
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Pizzo Deta, su Peakbagger.com.
- Pizzo Deta, su comitato-ernici.org, Comitato per la Protezione dei Monti Ernici. URL consultato il 9 giugno 2018.