Le tribù
Boudicca, regina degli Iceni

I Britanni erano una popolazione celtica stanziata nell'antichità nelle Isole britanniche (Gran Bretagna e Irlanda). Giunti nella regione a partire dall'VIII secolo a.C., i Celti della Britannia rimasero frazionati in numerose tribù, facilitando così la conquista del loro territorio prima dei Romani (I secolo d.C.), quindi degli Anglosassoni (V secolo). I Britanni furono sottomessi policamente e culturalmente ai nuovi dominatori, ma la loro civiltà celtica non fu mai del tutto sradicata, contribuendo a formare (insieme agli apporti latino-cristiani e germanici) la moderne popolazioni di Gran Bretagna e Irlanda, tanto che di origine britannica sono le sole lingue celtiche sopravvissute fino a oggi.

A partire dall'VIII-VI secolo a.C., gruppi di Celti attraversarono La Manica e invasero a più riprese le Isole britanniche, sovrapponendosi ai precedenti abitanti. A partire dall'odierna Inghilterra meridionale, si espansero rapidamente in tutta la Gran Bretagna e l'Irlanda, anche se nell'attuale Scozia il popolo pre-indoeuropeo dei Pitti conservò la propria individualità.

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Croce celtica
Libro di Kells

La latinizzazione delle Isole britanniche era stata solo parziale, e limitata alla pur vasta parte centro-meridionale della Gran Bretagna (odierni Inghilterra e Galles). La lingua e la cultura celtica pertanto sopravvissero al ritiro romano (IV-V secolo) e durante il Medioevo inglese (V-XVI secolo) poterono così confrontarsi direttamente con le nuove istanze storiche che, in età altomedievale, interessarono Gran Bretagna e Irlanda: l'arrivo di vari popoli germanici e il processo di cristianizzazione che, specie in Irlanda, assunse i caratteri specifici e peculiari del cristianesimo celtico.

La Gran Bretagna subì, fin dal IV secolo, un processo di re-celtizzazione da parte di gruppi provenienti dalla vicina Irlanda, mai entrata nei domini di Roma. A partire dalla missione di san Patrizio in Irlanda (432), l'isola conobbe una fioritura religiosa che, attraverso lo slancio missionario, tutelò l'eredità celtica nell'Irlanda medievale, anche se integrandola ora con nuovi elementi di matrice cristiana.

La fase espansiva dei Celti irlandesi caratterizzò gli ultimi secoli del I millennio e interessò principalmente la Scozia e l'Isola di Man. Tale attività fu però esclusivamente culturale e religiosa: dal punto di vista politico, infatti, l'Irlanda fu invasa e controllata dai Vichinghi germanici dall'VIII al IX secolo, generando un sincretismo culturale vichingo-gaelico.