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La Giulio Cesare

La corazzata Giulio Cesare fu un'unità della Regia Marina che servì in entrambe le guerre mondiali. La nave, insieme alle unità gemelle Cavour e Leonardo da Vinci, costituiva la Classe Conte di Cavour. L'unità era intitolata al condottiero e dittatore romano Gaio Giulio Cesare. La sua costruzione venne fatta dall'Ansaldo nel cantiere navale di Sestri Ponente, dove il suo scafo venne impostato sugli scali il 24 giugno 1910. La nave, varata il 15 ottobre 1911, venne completata il 14 maggio 1914 ed aveva un dislocamento a pieno carico di oltre 25.000 tonnellate. La bandiera di combattimento e il cofano, acquistati con una colletta fra le scuole d'Italia, furono consegnati il 7 giugno 1914 a Napoli, alla presenza del Duca d'Aosta e di oltre mille invitati, da un comitato alla cui presidenza c'era il preside del Liceo Mamiani di Roma. La bandiera, in seta, è stata ricamata a mano a Torino dalle orfane dei militari. Il cofano, ispirato all'arte classica romana è in bronzo con smalti. Bandiera e cofano sono attualmente conservati a Roma, nel Sacrario delle Bandiere del Vittoriano. L'unità ebbe nel corso della sua storia vari motti. Il primo fu Ad quamvis vim perferendam, tratto da una frase del libro III del de bello Gallico, in cui Cesare, commentando l'avanzata terrestre delle sue legioni contro i Galli, avendo inviato parte delle sue forze via mare con una flotta al comando di Decimo Bruto, descriveva le navi di questa flotta, come naves factae ex robore, ad quamvis vim perferendam cioè navi costruite interamente in rovere per sostenere qualsiasi urto. Tale motto venne cambiato dal motto Caesar adest nel 1920 e dal motto Guai agli inermi! che venne adottato dopo la ricostruzione.

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