Prefetto (storia romana)

ufficiale dell'Antica Roma, solitamente appartenente all'ordine equestre
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Il prefetto (dal latino praefectus e praeficere, cioè stare davanti) era un ufficiale sia della Repubblica romana sia della Roma imperiale. Coloro che ricoprirono questa carica operarono sia in ambito militare che civile e furono di rango variabile, ma solitamente appartenenti all'ordine equestre. La prefettura era l'ultimo e il principale grado della carriera equestre iniziata con le tres militiae. In ambito civile, il prefetto non era un magistrato, ma un suo sostituto.

AE 1988, 854; stele sepolcrale con raffigurazione di Titus Axomnius Mansuetus, morto a 22 anni, praefectus cohortis II Hispanorum (III secolo, Sion, Alpi Pennine).

In età più antica il termine praefectus reggeva il caso dativo (regola applicata in seguito anche per il praefectus praetorio); successivamente resse il genitivo.

A Roma erano molteplici le prefetture disponibili: prefettura dei vigili (garantiva la sicurezza notturna e gli interventi in caso di calamità o incendi), prefettura del pretorio (comandava le nove coorti dei pretoriani) e la prefettura dell'annona (coordinatrice di tutte le funzioni per l'approvvigionamento alimentare di Roma).

Elenco delle principali prefetture

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Cursus honorum.
Prefetture probabilmente di età regia
  • il praefectus urbi secondo quanto ci racconta Livio, al momento della cacciata dei Tarquini.[1]
Prefetture di età repubblicana
  Lo stesso argomento in dettaglio: Repubblica romana.
Prefetture di età imperiale
  Lo stesso argomento in dettaglio: Impero romano.
Altre prefetture
Altre figure estemporanee tardo-imperiali
  Lo stesso argomento in dettaglio: Tardo Impero romano.
  1. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita libri, I, 60.
  2. ^ AE 1914, 153; AE 1914, 154.
  3. ^ CIL X, 6662.
  4. ^ Vegezio, Epitoma rei militaris, II, 10.
  5. ^ AE 1914, 163.
  6. ^ AE 1908, 23.
  7. ^ AE 2003, 1438; AE 1995, 1204; AE 1976, 735; AE 1925, 44; CIL III, 788 (p 1375).
  8. ^ AE 1894, 87; AE 1903, 67; AE 1903, 89.
  9. ^ AE 1962, 183, AE 1979, 684, CIL XI, 4786 (p 1374) e CIL XIII, 11543.
  10. ^ AE 1926, 82.
  11. ^ AE 1926, 80: qui si evidenzia un cursus honorum che parte da un praefectus cohortis (Ituraeorum), sale a tribunus militum legionis (IV Scythicae), poi a praefectus equitum, fino a praefectus ripae Danuvi.
  12. ^ Cassio Dione, LIV, 10.5; Augusto, Res Gestae, 6.1.
  13. ^ Cassio Dione, LIV, 30.1.

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