Prospettive cristiane sull'Ade

Secondo varie denominazioni cristiane, l'Ade è il "luogo o stato degli spiriti defunti".[1] Ade era il dio greco dei defunti. Esistono diverse prospettive cristiane sull'Ade.

Lazzaro e il ricco (miniatura del Codex Aureus di Echternach).

Nella Bibbia modifica

Nella Settanta (un'antica traduzione della Bibbia ebraica in greco), il termine greco ᾅδης (Ade) è usato per tradurre il termine ebraico שאול (Sheol) in quasi tutti i casi, con tre eccezioni: Giobbe 24:19[2] (γῆ, "terra"[3]), Proverbi 23:14 Proverbi 23:14[4] (θάνατος, "morte"[5]) e Ezechiele 32:21[6] (βόθρου[7] o λάκκος[8], "fossa").

Nuovo Testamento modifica

 
Una mappa allegorica di arte popolare basata su Matteo 7:13–14 (Georgin François,1825).

Salmi 16:10[9] (in ebraico נפשׁי לשׁול?, "Non abbandonerai la mia anima allo Sheol") è richiamato in 2:27[10] che rende nel greco della koinè "non abbandonare la mia anima all'Ade" (οὐκ ἐγκαταλείψεις τὴν ψυχήν μου εἰς ᾅδου).

Nella versione Textus Receptus del Nuovo Testamento la parola ᾅδης (Ade), compare undici volte.[11] Le edizioni critiche del testo di 1 Corinzi 15:55[12] traducono ᾅδης con θάνατος (morte).[13] Tranne che in questo verso di 1 Corinzi, dove si usa "tomba", la versione di Re Giacomo traduce ᾅδης come "Inferno".

In tutte le occorrenze tranne una, ᾅδης ha poca o nessuna relazione con le ricompense o le punizioni dell'aldilà. L’unica eccezione è la Parabola di Lazzaro e del ricco epulone, in cui il ricco si trova, dopo la morte, nell'Ade, e "angosciato in questa fiamma" (Luca 16:25[14]), mentre gli angeli portano Lazzaro nel seno di Abramo (Luca 16:22[15]), descritto come uno stato di conforto.

Morte e Ade sono ripetutamente associati nel Libro dell'Apocalisse (Apocalisse 1:18[16], Apocalisse 6:8[17], Apocalisse 20:13-14[18]). La parola "Ades" compare nella promessa di Gesù a Pietro: "E io ti dico che tu sei Pietro e su questa roccia edificherò la mia chiesa e le porte dell'Ade non la supereranno" (Matteo 16:18[19]) e nell’ammonimento a Cafarnao: “E tu, o Caparnaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu discenderai fino all'Ade" (Matteo 11:23[20] e Luca 10:15[21]).

Prospettive paleocristiane modifica

Tertulliano (160 circa-225 circa), facendo un'eccezione solo per i martiri cristiani, sostenne che le anime dei morti scendono sotto terra e saliranno al cielo solo alla fine del mondo:

«Devi supporre che l'Ade sia una regione sotterranea, e tenere a distanza coloro che sono troppo orgogliosi per credere che le anime dei fedeli meritino un posto nelle regioni inferiori ... Come, infatti, l'anima salirà al cielo, dove Cristo siede già accanto alla mano destra del Padre, quando ancora la tromba dell'arcangelo non è stata udita dal comando di Dio, quando ancora non sono stati rapiti in aria coloro che la venuta del Signore deve trovare sulla terra per incontrarlo, in compagnia dei morti in Cristo, chi risorgerà per primo? ... L'unica chiave per sbloccare il Paradiso è il sangue della tua stessa vita.»

Il frammento variamente intitolato Contro Platone o De Universo, attribuito a sant'Ippolito di Roma (170 circa-236 circa), afferma quanto segue:

«E questo è il passaggio riguardante i demoni. Ma ora dobbiamo parlare dell'Ade, in cui sono trattenute le anime sia dei giusti che degli ingiusti. L'Ade è un luogo nel sistema creato, rude, una località sotterranea, in cui la luce del mondo non risplende; e poiché il sole non splende in questa località, deve esserci necessariamente un'oscurità perpetua lì. Questa località è stata destinata ad essere quasi un corpo di guardia per le anime, presso la quale gli angeli stanno a guardia, distribuendo le punizioni temporanee secondo le azioni di ciascuno. E in questa località c'è un certo luogo separato da sé, un lago di fuoco inestinguibile, nel quale supponiamo che nessuno sia mai stato gettato; poiché è preparato in vista del giorno stabilito da Dio, in cui una sola sentenza di giusto giudizio sarà rettamente applicata a tutti. E gli ingiusti, e coloro che non hanno creduto a Dio, che hanno onorato come Dio le opere vane delle mani degli uomini, o che avranno adorato gli idoli, saranno condannati a questa punizione senza fine. Ma i giusti otterranno il regno incorruttibile e immortale, che in verità sono attualmente detenuti nell'Ade, ma non nello stesso posto degli ingiusti.»

Nel suo studio intitolato Hades of Hippolytus or Tartarus of Tertullian? The Authorship of the Fragment De Universo, C.E. Hill sostiene che la rappresentazione dello stato intermedio dei giusti esposta in questo testo è radicalmente opposta a quella che si trova nelle opere autentiche di Ippolito e deve essere stato scritto da Tertulliano.[23]

Nel Vangelo copto degli Egiziani, opera gnostica, l'angelo Eleleth crea parlando Sofia, con l'intento di lasciare che qualcosa regni sul Caos e sull'Ade.[24]

Uso cristiano in italiano modifica

Nella Vulgata latina, il termine greco ᾅδης é reso come infernus (letteralmente "luogo di sotto" o "luogo in basso", da infer, ovvero "sotto"). Molte edizioni in italiano della Bibbia hanno effettuato un semplice calco semantico del termine latino, traducendo "infernus" come "inferno". In alcune traduzioni più recenti, il termine ᾅδης é stato invece reso come "inferi" , "Ade", "Ades" o "soggiorno dei morti", in modo da rispecchiare con maggiore precisione il testo originale greco: quest'ultimo infatti spesso indicava l'Ade come dimora generica di tutti i morti, mentre il luogo di punizione ultraterrena degli empi (a cui é associato il concetto di inferno nel linguaggio popolare) era la Geenna.

Insegnamenti della Chiesa modifica

Chiesa ortodossa orientale modifica

L'insegnamento della Chiesa ortodossa orientale è che, "dopoché l'anima ha lasciato il corpo, si reca nella dimora dei morti (Ade)". Ci sono eccezioni, come la Theotokos, che fu portata dagli angeli direttamente in cielo.

Alla seconda venuta di Cristo, l'anima si ricongiunge al suo corpo risorto per essere giudicato da Lui nel Giudizio finale: Il 'servo buono e fedele' erediterà la vita eterna, l'infedele con il non credente trascorrerà l'eternità all'Inferno. I loro peccati e la loro incredulità li tortureranno come il fuoco.[25]

La Chiesa ortodossa, le Chiese ortodosse orientali e la Chiesa cattolica romana sostengono che un giudizio universale finale sarà pronunciato su tutti gli esseri umani quando anima e corpo saranno riuniti nella risurrezione dei morti. Credono anche che il destino di coloro che si trovano nella dimora dei morti sia diverso, anche in attesa della risurrezione: "Le anime dei giusti sono nella luce e nel riposo, con un assaggio di felicità eterna; ma le anime degli empi sono in uno stato [che è il] contrario di questo".[26]

Chiesa cattolica romana modifica

La parola latina infernus o infernum indicava la dimora dei morti e quindi era usata come equivalente della parola greca "ᾅδης" (hades). Appare in entrambi i documenti sopra citati e indicava un'esistenza sotto la terra in modo più chiaro della parola greca. Successivamente, la traslitterazione della parola greca "hades" cessò di essere usata in latino e "Infernum" divenne il modo normale di esprimere l'idea di Ade.

L'espressione Infernum damnatorum (Inferno dei dannati) deriva dalla domanda 69, articolo 7 del Supplemento alla Summa Theologica di Tommaso d'Aquino, che distingue cinque stati o dimore dei morti: Paradiso, Inferno dei dannati, Limbo dei figli, Purgatorio e Limbo dei Padri. San Tommaso afferma:

«L'anima separata dal corpo è nello stato di ricevere il bene o il male per i suoi meriti; così che dopo la morte è o nello stato di ricevere la sua ricompensa finale, o nello stato di essere impedita di riceverla. Se è nello stato di ricevere la sua punizione finale, ciò avviene in due modi: o nel rispetto del bene, e quindi è il paradiso; o nel rispetto del male, e quindi per quanto riguarda il peccato attuale è l'Inferno, e per quanto riguarda il peccato originale è il Limbo degli infanti. D'altra parte, se è nello stato in cui è impedito di ricevere la sua ricompensa finale, questo è o per un difetto della persona, e quindi abbiamo il Purgatorio dove le anime sono trattenute ricevendo subito la loro ricompensa per i peccati che hanno commesso, oppure per un difetto di natura, e così abbiamo il Limbo dei Padri, dove i Padri furono trattenuti dall'ottenere la gloria a causa della colpa della natura umana che non poteva ancora essere espiata.»

Chiesa anglicana modifica

Il The Anglican Catechist afferma che «esiste uno stato intermedio tra la morte e la risurrezione, in cui l'anima non dorme nell'incoscienza, ma esiste nella felicità o nella miseria fino alla risurrezione, quando sarà riunita al corpo e riceverà la sua ricompensa finale».[28] Il vescovo anglicano John Henry Hobart scrisse che «l'Ade, o il luogo dei morti, è rappresentato come un ampio ricettacolo con porte, attraverso le quali entrano i morti».[29] Questo spazio è diviso in Paradiso e Geenna, «ma con un abisso invalicabile tra i due».[30] Le anime, ad eccezione di quelle dei martiri e dei santi, rimangono nell'Ade fino al giudizio finale e «i cristiani possono anche migliorare in santità dopo la morte durante lo stato intermedio che precede il giudizio finale».[31][32] Gli anglicani hanno una propria preghiera per i morti.[33]

Chiesa metodista modifica

Nella Chiesa metodista, la parola Hades denota «lo stato intermedio delle anime tra la morte e la risurrezione generale», che è diviso in Paradiso (per i giusti) e Geenna (per i malvagi).[34][35] John Wesley, il fondatore del Metodismo, «ha fatto una distinzione tra l' inferno (il ricettacolo dei dannati) e l'Ade (il ricettacolo di tutti gli spiriti separati), e anche tra il Paradiso vero e proprio (in inglese Paradise, l'anticamera del cielo) e il Cielo [in inglese: Heaven]».[36][37] I morti rimarranno nell'Ade «fino alGiorno del Giudizio in cui tutti risorgeremo corporalmente e staremo davanti a Cristo come nostro Giudice. Dopo il Giudizio, i Giusti andranno alla loro ricompensa eterna in Cielo e i Maledetti se ne andranno all'Inferno (cfr. Genesi 25[38])».[39]

Chiese riformate modifica

Giovanni Calvino sosteneva che lo stato intermedio è cosciente e che i malvagi soffrono all'Inferno.

I morti come privi di sensi modifica

Gli Avventisti del settimo giorno[40] e i Testimoni di Geova[41] credono che i morti nello stato intermedio siano privi di coscienza. Gli avventisti del settimo giorno credono che l'Inferno e l'Ade non siano luoghi di sofferenza eterna, ma di morte eterna e che la morte sia uno stato di sonno inconscio fino alla risurrezione. Basano questa credenza su testi biblici come Qoelet 9:5[42] che afferma che "i morti non sanno nulla" e su 1 Tessalonicesi 4:13[43], che contiene una descrizione dei morti che vengono risuscitati dalla tomba alla seconda venuta.

Sostengono anche che l'Inferno non è un luogo eterno e che le descrizioni di esso come "eterno" o "inestinguibile" non significano che il fuoco non si spegnerà mai. Come esempio, citano il "fuoco eterno" (Lettera di Giuda 1:7) di Sodoma e Gomorra che poi si estinse.

La Chiesa d'Inghilterra ha una varietà di opinioni sullo stato di morte. Alcuni, come NT Wright, hanno proposto una visione della tomba che considera l'Ade un luogo in cui i morti riposano, ed EW Bullinger ha sostenuto la cessazione dell'anima tra la morte e la risurrezione.[44]

Note modifica

  1. ^ (EN) Hades, in Oxford Dictionary of the Christian Church, Oxford University Press, 2005, ISBN 978-0-19-280290-3.
  2. ^ Giobbe 24:19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ (EN) G1093 - gē - Strong's Greek Lexicon (KJV), su Blue Letter Bible.
  4. ^ Proverbi 23:14, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ (EN) G2288 - thanatos - Strong's Greek Lexicon (KJV), su Blue Letter Bible.
  6. ^ Ezechiele 32:21, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  7. ^ (EN) Yechezkel (Ezekiel) 32: Septuagint (LXX), su Blue Letter Bible.
  8. ^ (EN) Septuaginta - Vecchio Testameno- Interlineare greco-inglese.
  9. ^ Salmi 16:10, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  10. ^ Atti 2:27, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  11. ^ (EN) Blue Letter Bible. "Dictionary and Word Search for hadēs (Strong's 86)", su cf.blueletterbible.org. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2013).
  12. ^ 1 Corinzi 15:55, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  13. ^ Greek New Testament, su www-user.uni-bremen.de.; cf. (EN) The International Standard Bible Encyclopedia (PDF), su biblicaltheology.org, II:1314–1315, 1915.
  14. ^ Luca 16:25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  15. ^ Luca 16:22, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  16. ^ Ap 1:18, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  17. ^ Ap 6:8, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  18. ^ Ap 20:13-14, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  19. ^ Matteo 16:18, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  20. ^ Mt 11:23, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  21. ^ Luca 10:15, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  22. ^ (EN) A Treatise on the Soul (capitolo 55), su newadvent.org. URL consultato il 25 luglio 2022.
  23. ^ (EN) Vigiliae Christianae, vol. 43, n. 2, giugno 1989, pp. 105-126.
  24. ^ (EN) James M. Robinson, The Gospel of the Egyptians, in The Nag Hammadi Library in English, Brill, 1984.
  25. ^ (EN) Michael Azkoul, What Are the Differences Between Orthodoxy and Roman Catholicism?, su ocf.org. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2004).
  26. ^ (EN) The Longer Catechism of the Orthodox, Catholic, Eastern Church, su pravoslavieto.com, p. 372.
  27. ^ (EN) Question 69. Matters concerning the resurrection, and first of the place where souls are after death, su newadvent.org.
  28. ^ (EN) George Holden, The Anglican Catechist: Manual of Instruction Preparatory to Confirmation, Londra, Joseph Masters, 1855, p. 40.
  29. ^ (EN) John Henry Hobart, The State of the Departed, New York, T. and J. Swords, 1825, p. 32.
  30. ^ (EN) Joseph Cook, Advanced thought in Europe, Asia, Australia, &c, Londra, Richard D. Dickinson, 1883, p. 41.
  31. ^ (EN) Charles Shields, Philosophia Ultima, Applewood Books, 2009, p. 184, ISBN 978-14-29-01964-4.
  32. ^ (EN) Fr. Jonathan, Either the Saints Are Alive or Jesus is Dead, su conciliaranglican.com, The Conciliar Anglican, 5 settembre 2012. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
  33. ^ (EN) Alexander Copland, The State of the Soul After Death, Londra, Smith, Elder, & Co., 1833, p. 311.
  34. ^ (EN) John Swann Withington, The United Methodist Free Churches' Magazine, Londra, Thomas Newton, 1878, p. 685.
  35. ^ (EN) William T. Smithson, The Methodist Pulpit, H. Polkinhornprinter, 1859, p. 363.
  36. ^ (EN) Charles Yrigoyen Jr. e Susan E. Warrick, Historical Dictionary of Methodism, Scarecrow Press, 2005, p. 107, ISBN 978-08-10-86546-4.
  37. ^ (EN) Karen B. Westerfield Tucker, American Methodist Worship, Oxford University Press, 2001, p. 202, ISBN 978-0198029267.
  38. ^ Genesi 25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  39. ^ (EN) Alan Swartz, United Methodists and the Last Days, Hermeneutic, 2009. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2012).
  40. ^ (EN) Fundamental Belief# 26 of the Seventh-day Adventist Church, su adventist.org. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2006).
  41. ^ (EN) Teachings-What Happens When You Die?, su Official Website of Jehovah's Witnesses.
    «I morti non sono consci di nulla»
  42. ^ Ecclesiaste 9:5, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  43. ^ 1 Tessalonicesi 4:13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  44. ^ (EN) E.W. Bullinger su Luca 16:19-31, su bibleunderstanding.com.

Collegamenti esterni modifica