Quaquaraquà

Termine fonosimbolico della lingua siciliana
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Quaquaraquà[1] o quacquaraquà[2] è un termine fonosimbolico della lingua siciliana che richiama il verso dell'anatra (o della quaglia[3]), ormai d'uso comune in quella italiana, in entrambe con il significato di persona particolarmente loquace, ma priva di capacità effettive, per questo ritenuta scarsamente affidabile. Nel gergo mafioso il termine "quaquaraquà" è anche usato come sinonimo di "delatore".[2]

La diffusione del termine avvenne negli anni successivi all'uscita del romanzo Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia, anche per effetto dell'omonimo film:

«Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, ché mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo…»

La parola si è largamente diffusa in ambito giornalistico e letterario, fino a divenire d'uso popolare[4].

Curiosamente, il termine, durante l'accesa polemica sui "professionisti dell'antimafia", fu usato in un comunicato dall'associazione Coordinamento Antimafia per apostrofare proprio lo scrittore siciliano grazie al quale si diffuse[5].

Note modifica

  1. ^ Luciano Canepari, quaquaraquà, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  2. ^ a b Quacquaraquà, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Lorenzo Scarpelli, Leggendo il romanzo di Leonardo Sciascia Il giorno della civetta, ho trovato il termine "quaquaraquà". Ho controllato il significato su due dizionari. Uno diceva che significa "chiacchierone", l'altro "buono a nulla". Chi ha ragione?, in Domande e risposte della lingua italiana, Treccani. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  4. ^ Bollettino del Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Volume 17, 1992, pag.115
  5. ^ Attilio Bolzoni, Sono stato io a chiamare Sciascia un Quaquaraquà, in la Repubblica, 7 gennaio, 2007.

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