R.D. 25
Lo R.D. 25 è stata una nave dragamine della Regia Marina e poi del servizio navale della Guardia di Finanza, che dopo la fine della seconda guerra mondiale fu ceduta alla Jugoslavia in riparazione dei danni di guerra
R.D. 25 | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Dragamine |
Classe | Classe R.D. 23 |
Proprietà | Regia Marina |
Ordine | 1917 |
Costruttori | Cantiere navale di Castellammare di Stabia |
Impostazione | dicembre 1917 |
Varo | 4 marzo 1918 |
Entrata in servizio | maggio 1918 |
Radiazione | agosto 1948 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 201 |
Lunghezza | 36,5 m |
Larghezza | 5,8 m |
Pescaggio | 2,1 m |
Propulsione | 1 caldaia a carbone, 1 macchina alternativa a triplice espansione potenza 750 CV 1 elica |
Velocità | 13 nodi (24,08 km/h) |
Autonomia | 650 mn (a 11 nodi) |
Equipaggio | 21 tra ufficiali, sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento |
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Note | |
dati riferiti all’entrata in servizio | |
dati presi da Portale del sud[1] | |
voci di navi presenti su Wikipedia |
Storia
modificaCostruito nel cantiere navale di Castellammare di Stabia, la Regia Nave R.D. 25 fu varata il 4 marzo 1918, ed entrò in servizio nella Regia Marina nel corso dello stesso anno.[2] Nel 1927 fu trasferito, insieme ad altri dieci rimorchiatori-dragamine R.D. 4, R.D. 11, R.D. 12, R.D. 18, R.D. 21, R.D. 28, R.D. 36, R.D. 37, R.D .42 e R.D. 43, al servizio navale della Guardia di Finanza venendo così armato, come le altre unità, da un equipaggio appartenente a tale corpo.[2]
Lo R.D. 25 e gli altri R.D. della Guardia di Finanza vengono adibiti a compiti di vigilanza in alto mare, e nel contempo prendono parte ad esercitazioni e manovre militari, anche con la Squadra Navale.[N 1][2] Questa collaborazione con la Marina è prevista dall’accordo per il passaggio dei dragamine alla Guardia di Finanza ed ebbe un positivo sugli equipaggi, che erano così meglio addestrati.[2]
Nel corso della seconda guerra mondiale, insieme al gemello R.D. 55, prestò servizio presso la base navale della Regia Marina di Messina.[3] Il rimorchiatore dragamine R.D. 25, sopravvisse al bombardamento aereo del 25 maggio 1943, che devastò il porto, e fu autoaffondato il 16 agosto successivo, poco prima dell'occupazione di Messina da parte degli Alleati.[3] Recuperato in seguito, fu riconsegnato alla Regia Marina, venendo radiato e ceduto nell'agosto 1948 alla Jugoslavia in conseguenza della firma del Trattato di pace di Parigi.[3] Incorporato nella Jugoslavenska ratna mornarica fu ridesignato ML 304.
Note
modificaAnnotazioni
modificaFonti
modifica- ^ Portale del sud.
- ^ a b c d Con la pelle appesa a un chiodo.
- ^ a b c Scubaportal.
Bibliografia
modifica- Giorgio Giorgerini, La guerra italiana sul mare. La Marina tra vittoria e sconfitta, 1940-1943, Milano, A. Mondadori, 2002, ISBN 978-88-04-50150-3.
- Gianni Rocca, Fucilate gli ammiragli. La tragedia della Marina italiana nella seconda guerra mondiale, Milan, Mondadori, 1987, ISBN 978-88-04-43392-7.
Collegamenti esterni
modifica- Lorenzo Colombo, R.D. 37, su Con la pelle appesa a un chiodo. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- Il Regio Dragamine RD55, su Scubalportal. URL consultato il 2 gennaio 2022.
- RD 25, su Trento in Cina. URL consultato il 2 gennaio 2022.
- Stabilimento di Castellammare di Stabia (Napoli) (PDF), su Portale del sud. URL consultato il 2 gennaio 2022.
- Video
- Alcuni nostri dragamine in esercitazioni di dragaggio, su youtube.com.