Cacciatori-raccoglitori
Con cacciatori-raccoglitori, nelle scienze etnoantropologiche, si indicano quelle popolazioni il cui sistema di alimentazione ed economico si basa sulla caccia, pesca e sulla raccolta. Queste società non praticano alcuna forma di agricoltura o allevamento, ma fanno leva unicamente sull'acquisizione e il prelievo di cibo dalla natura selvatica (sono perciò dette "società acquisitive").
Il sistema di "caccia e raccolta" fu l'unica forma di sostentamento tra gli uomini del Paleolitico. In virtù del processo di domesticazione delle piante e degli animali, venne soppiantata, con la rivoluzione neolitica, dall'agricoltura e dall'allevamento. Tuttavia non tutte le società compirono questo passo e comunque non tutte allo stesso momento: portava infatti benefici ma anche svantaggi e non era adatto o conveniente a tutti i territori. La separazione di questo sistema economico è in parte teorica in quanto in realtà diverse popolazioni hanno e/o possono usare contemporaneamente sia sistemi di caccia o di agricoltura a seconda dei periodi e delle convenienze.
Ancora oggi resistono società di cacciatori-raccoglitori in territori dove la presenza delle società agricole o industriali non li ha ancora spinti (pacificamente o con la forza) ad abbandonare l'organizzazione originaria. Tra queste società figurano i Pigmei e i Boscimani africani, i Semang della Malesia, gli indios dell'Amazzonia.
Nell'ideologia del materialismo storico, il sistema di caccia e raccolta costituisce la prima sottofase (fase selvaggia) del comunismo primitivo.
BibliografiaModifica
- Dizionario di antropologia e etnologia (titolo originale: Dictionnaire de l'ethnologie et de l'anthropologie), a cura di Pierre Bonte e Michel Izard, edizione italiana a cura di Marco Aime. Presses Universitaires de France, Paris (1991). Einaudi, Torino 2006.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- Pigmei Africani Cacciatori-raccoglitori dell'Africa centrale
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