Rico Lebrun (Napoli, 10 dicembre 1900Malibu, 9 maggio 1964) è stato un pittore e scultore italiano.

Biografia modifica

Nato a Napoli da una madre spagnola e padre francese, di professione bancario, conseguì il diploma di scuola superiore a diciassette anni, quindi si arruolò come militare nella prima guerra mondiale. Dopo essere stato congedato, frequentò lezioni all'Accademia di belle arti di Napoli[1]. Essendo impiegato come illustratore in una fabbrica di vetrate, nel 1924 fu inviato dalla sua ditta per lavoro negli USA, a Springfield, e da lì, una volta terminato il suo contratto, si trasferì a New York, dove lavorò come illustratore di moda[2] in varie riviste tra le quali Vogue, Fortune e The New Yorker[3].

Tornò varie volte in Italia e nel 1930 rimase due anni: studiò le tecniche rinascimentali degli affreschi a Roma con Silvio Galimberti e a Orvieto i suoi studi si concentrarono sulle pitture di Luca Signorelli[4].

Tornato negli Stati Uniti, insegnò in diversi college come docente ospite[2] e, nel 1936 iniziò a insegnare alla New York Art Students' League[3]. Nello stesso anno, fu incaricato insieme al suo amico Lewis Rubenstein (che aveva studiato con lui in Italia l'arte dell'affresco) di realizzare una pittura murale al Fogg Art Museum intitolata Hunger March, che è ispirata alla marcia della fame a Washington del 1932, e ritrae la manifestazione e le azioni della polizia che si verificarono contro i partecipanti[5]. L'opera è stata poi distaccata e spostata per lavori ed esposta alla Stanza 1320, Livello 1, dell'Harvard Art Museums[5] e valse a Lebrun una borsa di studio Guggenheim nel 1936[4].

Trasferitosi in California nel 1938, Lebrun insegnò al Chouinard Art Institute e poi ai Disney Studios, dove lavorò con gli animatori alla creazione della figura di Bambi. Dal 1947 al 1950, l'artista si dedicò con oltre duecento bozzetti preparatori a un ciclo della Crocifissione, esposta alla Syracuse University Art Galleries.

Nel 1952 insegnò per due anni in Messico a San Miguel de Allende, accostandosi alle tecniche di Picasso e Goya[6], Dopo il suo ritorno a Los Angeles si dedicò a una serie di dipinti sull'Olocausto, ispirato da quattro foto pubblicate su US Camera Annual del 1946[7]. Nel 1958, Lebrun insegnò a Yale e l'anno successivo fu pittore in residenza all'American Academy a Roma[8]. Quando tornò nel sud della California nel 1960, iniziò a lavorare all'affresco sulla Genesi che si trova sulla parete interna dell'ingresso sud della Frary Hall al Pomona College[9]. In tutta la sua opera, fortemente figurativa, quindi religiosa in un'epoca non religiosa, si rileva un distacco dalle tendenze stilistiche degli artisti della sua epoca e questo fece di Lebrun una figura controversa e solitaria[10]. "Quel che ho da dire, lo dico con Sartre, Kafka, Camus... nel bel mezzo del disastro, agisci come se potessi riparare quel disastro ogni giorno"[10].

Sue opere si trovano in esposizione permanente al Museum of Modern Art[11].

Archivio modifica

La Collezione Rico Lebrun[2] si trova presso la Syracuse University. Carteggi donati dalla moglie Constance Crown nel 1974 e nel 1976 sono depositati presso la Smithsonian Institution, alcuni dei quali sono stati microfilmati[12].

Libri e cataloghi (parziale) modifica

  • Rico Lebrun: Drawings, Berkeley University of California Press, 1961
  • Paintings and drawings of the crucifixion, 1950
  • In the meridian of the heart : selected letters of Rico Lebrun, David R. Godine, 2000

Note modifica

  1. ^ (EN) Rico Lebrun, Artist, 63, Dead; Expressionist Painted Murals; Work Is Represented in Major Museums — Theme Was Good and Evil in Man, in The New York Times, 11 maggio 1964. URL consultato il 12 settembre 2022.
  2. ^ a b c Rico Lebrun Collection An inventory of his papers at Syracuse University, su library.syracuse.edu. URL consultato il 12 settembre 2022.
  3. ^ a b (EN) RICO LEBRUN (1900-1964) - Artists - Sullivan Goss - An American Gallery, Santa Barbara's Finest Art Gallery, su www.sullivangoss.com. URL consultato il 12 settembre 2022.
  4. ^ a b Rico Lebrun Biography | Annex Galleries Fine Prints, su www.annexgalleries.com. URL consultato il 12 settembre 2022.
  5. ^ a b (EN) Harvard, From the Harvard Art Museums’ collections The Hunger March, su harvardartmuseums.org. URL consultato il 12 settembre 2022.
  6. ^ (EN) Lorraine Heitzman, Rico Lebrun In Mexico, su Riot Material, 12 febbraio 2018. URL consultato il 12 settembre 2022.
  7. ^ Miles Hollingworth, When the Camera Is on Us, in Oxford Scholarship Online, 18 ottobre 2018, DOI:10.1093/oso/9780190873998.003.0004. URL consultato il 12 settembre 2022.
  8. ^ (EN) www.bibliopolis.com, The American Academy in Rome Annual Exhibition of Painting and Sculpture - 1960 by Rico Lebrun on Mullen Books, su Mullen Books. URL consultato il 12 settembre 2022.
  9. ^ (EN) Paul J. Karlstrom, Peter Selz: Sketches of a Life in Art, University of California Press, 2 gennaio 2012, ISBN 978-0-520-94986-7. URL consultato il 12 settembre 2022.
  10. ^ a b Rico Lebrun Genesis | Pomona Museum, su www.pomona.edu. URL consultato il 12 settembre 2022.
  11. ^ Rico Lebrun | MoMA, su The Museum of Modern Art. URL consultato il 12 settembre 2022.
  12. ^ Rico Lebrun papers | Collection | search=s=0&n=10&t=C&q=*&i=0 | SOVA, su sova.si.edu. URL consultato il 12 settembre 2022.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN59890445 · ISNI (EN0000 0000 8386 8032 · SBN SBLV008511 · Europeana agent/base/26946 · ULAN (EN500030304 · LCCN (ENn50054701 · GND (DE119259524 · BNE (ESXX5552682 (data) · J9U (ENHE987007507973305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n50054701