Rinite

termine medico che descrive l'irritazione e l'infiammazione della mucosa nasale
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La rinite o coriza o congestione nasale è un termine medico che descrive l'irritazione e l'infiammazione della mucosa nasale. I sintomi più comuni della rinite sono: la sensazione di naso chiuso, naso che cola e gocciolamento retro-nasale. Il tipo più comune di rinite è la rinite allergica, che è di solito scatenata dalla presenza di allergeni nell'aria (ad esempio polline e peli o forfora di animali).[1] Quest'ultimo particolare tipo di rinite può associarsi anche ad altra sintomatologia, quale ad esempio starnuti e prurito nasale, tosse, cefalea (mal di testa), astenia, malessere generale, rallentamento cognitivo[2][3] oltre a tutta una serie di sintomi che sono riferiti agli occhi, quali prurito oculare, arrossamento oculare (congiuntivite), lacrimazione persistente, edema perioculare.[4][5][6]

Rinite
Rhinovirus, responsabile del raffreddore
Specialitàrhinology e allergologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM472.0 e 477
ICD-10J00, J30 e J31.0
OMIM607154
MeSHD012220
MedlinePlus000813 e 001648
eMedicine834281, 134825 e 889259

La rinite è una patologia molto comune in tutto il mondo. La rinite allergica è più comune in alcuni paesi rispetto ad altri. Negli Stati Uniti, circa il 10% -30% degli adulti presentano annualmente almeno un episodio di rinite allergica.[7]

Epidemiologia modifica

Secondo degli studi condotti negli Stati Uniti una percentuale variabile tra il 10% ed il 30% degli adulti soffre di questo disturbo.[8][9] In termini assoluti ciò significa che più di cinquanta milioni di americani ne soffrono. La rinite è spesso associata con problemi di insonnia, di udito, e anche a problemi di apprendimento. Il disturbo è ampiamente diffuso in tutto il mondo, ma risulta più comune in alcuni paesi rispetto ad altri.[10][11] Alcuni studi effettuati nella penisola scandinava evidenziano una prevalenza cumulativa di circa il 15%.[12][13]

Mortalità e morbilità modifica

La mortalità della rinite, ed in particolare della rinite allergica, è legata al fatto di potersi accompagnare all'aggravamento. La forma allergica spesso si associa ad altri disordini, come ad esempio l'asma e le sue esacerbazioni.[14][15] Diversi studi recenti sembrano indicare che una rinite allergica non ben controllata possa peggiorare l'infiammazione di una concomitante dermatite atopica o dell'asma, in quest'ultimo caso riducendo notevolmente la qualità di vita del paziente ed incrementando anche la mortalità.[16] In uno studio del 2003 è stato ribadito che il trattamento della rinite (con corticosteroidi per via nasale) migliora la sintomatologia dell'asma, ma nel contempo che il FEV1 non migliora in modo significativo.[17] Questa condizione può anche associarsi a sinusiti, poliposi nasale, otite media,[18][19] congiuntivite allergica e dermatite atopica. Questi pazienti spesso soffrono di affaticamento, malessere generale, sonnolenza diurna (talvolta dovuta anche al trattamento cui si debbono necessariamente sottoporre),[20][21] disturbi del sonno,[22][23] e ciò può comportare un peggioramento dell'attività lavorativa o del rendimento scolastico, con inevitabili costi sociali in termini di giornate di lavoro o scolastiche perse.

Eziologia modifica

La rinite può essere causata da fattori allergici, non allergici, ormonali, occupazionali, infezioni, ed altri fattori ancora.[24] In molti casi si associa ad un aumento di produzione di istamina, in particolare quando causata da allergeni, con conseguente interessamento di naso, gola, occhi ed associato un aumento della produzione di fluidi in queste aree. Ancora oggi, molto spesso, la causa precisa di una rinite non è nota, nonostante i tentativi diagnositici messi in atto da medico e paziente. La rinite può essere classificata sostanzialmente in tre tipi:

  1. Rinite infettiva: comprende le forme da infezioni batteriche e virali acute e croniche.
  2. Rinite non allergica o vasomotoria: comprende la rinite autonomica, la rinite ormonale, atrofica, gustativa, la rinite medicamentosa e quella indotta da farmaci.
  3. Rinite allergica: si tratta della forma scatenata dalla inalazione di pollini, muffe, peli di animali, polvere, balsamo del Perù, e altri simili allergeni che possono essere inalati.

Rinite infettiva modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Raffreddore comune.

La rinite è comunemente causata da una infezione virale o batterica, tra cui il comune raffreddore, scatenato da un'infezione da rhinovirus, coronavirus e virus influenzali. In alcuni casi alla base vi può essere un'infezione da adenovirus, virus parainfluenzali umani, virus sinciziale respiratorio umano, enterovirus diversi da rinovirus, metapneumovirus, e virus del morbillo. La rinite può anche associarsi ad una sinusite batterica, che di norma è causata da Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis. I sintomi del raffreddore comune comprendono rinorrea, mal di gola (faringite), tosse, congestione nasale e, talvolta, una leggera cefalea.

Rinite vasomotoria modifica

Questa forma di rinite può essere causata da un ampio numero di sostanze differenti, generalmente irritanti. In molti casi non è dato identificare una causa precisa o specifica di infiammazione. Si parla in questo caso di rinite vasomotoria o rinite non-allergica o ancora di rinite idiopatica. Sono diversi e molteplici gli stimoli non specifici che possono indurre questo tipo di rinite. Fra questi, in particolare, si segnalano le variazioni di alcuni parametri ambientali (temperatura, umidità, pressione atmosferica) o del tempo, oppure la presenza nell'aria di irritanti (odori, fumi, smog, profumi), fattori alimentari (l'assunzione di cibi piccanti, alcol), ma anche fattori emotivi e la stessa eccitazione sessuale.[25] I meccanismi che stanno alla base della rinite vasomotoria non sono stati ancora completamente chiariti, ma si ritiene che tutti questi stimoli (triggers) non allergici comportino una dilatazione dei vasi sanguigni all'interno dei tessuti del naso, con conseguente vasodilatazione, edema locale (congestione nasale) e rinorrea (scolo di muco dal naso). La rinite vasomotoria talvolta può coesistere con una rinite allergica, dando luogo ad un quadro noto con il nome di "rinite mista". La patogenesi della rinite vasomotoria non è chiara ma sembra coinvolgere meccanismi di infiammazione neurogena.[26][27] La rinite vasomotoria sembra essere significativamente più comune nelle donne rispetto agli uomini, e questo fatto ha portato a sospettare (ma non vi sono ancora evidenze al riguardo) che gli ormoni possano giocare un importante ruolo in essa. In generale l'insorgenza di questa forma si verifica dopo i 20 anni di età, in contrasto con la rinite allergica che può svilupparsi a qualsiasi età. I soggetti affetti da rinite vasomotoria tipicamente sperimentano la sintomatologia ad essa collegata per tutto l'anno, anche se i sintomi possono esacerbarsi in primavera e in autunno, quando i rapidi cambiamenti del tempo sono più comuni. Diversi agenti antistaminici, fra cui l'azelastina, applicato localmente come spray nasale, possono risultare utili ed efficaci per il trattamento della rinite vasomotoria. Il fluticasone propionato o la budesonide (entrambi farmaci di tipo steroideo) in forma di spray da spruzzare nelle narici possono essere utilizzati per il trattamento sintomatico.

Rinite allergica modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rinite allergica.

La rinite allergica (o febbre da fieno allergica) può far seguito alla inalazione, da parte di un individuo con un sistema immunitario sensibilizzato, di un allergene come il polline, la polvere, o il balsamo del Perù. Tale inalazione innesca la produzione di anticorpi. Questi anticorpi si legano principalmente a delle cellule, i mastociti, che contengono quantità significative di granuli di istamina. Quando i mastociti vengono ad essere stimolati da un allergene, l'istamina (ma anche altre sostanze chimiche) viene ad essere rilasciata nel torrente circolatorio. A seguito di questo rilascio massivo di istamina si verificano sintomi quali prurito, edema e la produzione di muco. È attraverso questo meccanismo che i piccoli granelli di polline, provenienti da un'ampia varietà di piante comuni, possono scatenare la cosiddetta febbre da fieno. I sintomi variano di gravità tra i diversi individui. I soggetti molto sensibili possono sperimentare orticaria o altre eruzioni cutanee. Il particolato presente nell'aria inquinata ed eventuali altre sostanze chimiche (come il cloro e altri vapori), che possono essere normalmente tollerati, possono notevolmente aggravare la condizione del paziente.[28] I caratteristici reperti fisici dei soggetti affetti da rinite allergica includono edema e iperemia congiuntivale, edema palpebrale, stasi venosa della palpebra inferiore, edema dei turbinati nasali e, talvolta, presenza di effusione dell'orecchio medio.

In seguito alla diagnosi di allergia, il percorso terapeutico consiste in una strategia integrata, basata su prevenzione, terapia farmacologica e immunoterapia allergene-specifica - il cosiddetto vaccino. Il primo approccio dovrebbe in ogni caso prevedere l'uso di sostanze non aggressive per la mucosa, da poter impiegare a lungo. Ad esempio il sodio ialuronato (acido ialuronico) è una sostanza naturale e senza effetti collaterali, che facilita il meccanismo di “pulizia” dell'epitelio nasale, e quindi della rimozione degli allergeni[29]. È inoltre dimostrato che il sodio ialuronato 9 mg APM (alto peso molecolare), somministrato sotto forma di nebulizzazioni nasali in aggiunta a corticosteroidi e antistaminici, porta a un miglioramento generale, sia nelle riniti allergiche sia in quelle non allergiche[30].

Anche se un soggetto presenta un prick test, una reazione intradermica ed esami del sangue negativi per allergie, potrebbe comunque essere affetto da rinite allergica, in una forma di allergia localizzata al naso. In questi casi si dice che il paziente ha una rinite allergica localizzata. Sono numerose le persone nelle quali, pur essendo stata diagnosticata in precedenza una rinite non allergica, sono effettivamente affette da rinite allergica localizzata.

Rinite medicamentosa modifica

Si tratta di una condizione di congestione nasale da rimbalzo causata da un uso esteso di decongestionante topico (ad esempio ossimetazolina, fenilefrina, xylometazolina e nafazolina), che determina una costrizione dei vasi sanguigni nei tessuti del naso.

Ecco alcuni dei principali fattori scatenanti della rinite:

Presentazione clinica modifica

Il primo sintomo di una rinite è la rinorrea. L'infiammazione provoca una eccessiva produzione di muco causando così la rinorrea, congestione nasale e catarro.

Tipologia modifica

 
Classificazione di riniti

Eziologicamente le riniti si dividono in due tipi:

Mentre la divisione su base temporale avviene fra due gruppi:

  • Riniti croniche
  • Riniti acute

Altri tipi vedi nell'immagine accanto.

Test per la rinite allergica modifica

Il miglior metodo per diagnosticare la rinite allergica è lo skin test, meno costoso, più veloce e pratico rispetto ai vari test in vitro.

Note modifica

  1. ^ Skoner DP, Allergic rhinitis: definition, epidemiology, pathophysiology, detection, and diagnosis, in J. Allergy Clin. Immunol., vol. 108, 1 Suppl, Lug 2001, pp. S2–8, PMID 11449200.
  2. ^ Marshall PS, O'Hara C, Steinberg P, Effects of seasonal allergic rhinitis on selected cognitive abilities, in Ann. Allergy Asthma Immunol., vol. 84, n. 4, Apr 2000, pp. 403–10, DOI:10.1016/S1081-1206(10)62273-9, PMID 10795648. URL consultato il 14 giugno 2014.
  3. ^ Wilken JA, Berkowitz R, Kane R, Decrements in vigilance and cognitive functioning associated with ragweed-induced allergic rhinitis, in Ann. Allergy Asthma Immunol., vol. 89, n. 4, Ott 2002, pp. 372–80, DOI:10.1016/S1081-1206(10)62038-8, 12392381. URL consultato il 14 giugno 2014.
  4. ^ Gibson MM, Day JH, Allergic rhinitis, in Can Fam Physician, vol. 28, Ott 1982, pp. 1805–11, PMC 2306702, PMID 21286562.
  5. ^ Klossek JM, Annesi-Maesano I, Pribil C, Didier A, The burden associated with ocular symptoms in allergic rhinitis, in Int. Arch. Allergy Immunol., vol. 158, n. 4, 2012, pp. 411–7, DOI:10.1159/000334286, PMID 22487783. URL consultato il 14 giugno.
  6. ^ Quillen DM, Feller DB, Diagnosing rhinitis: allergic vs. nonallergic, in Am Fam Physician, vol. 73, n. 9, Mag 2006, pp. 1583–90, PMID 16719251. URL consultato il 14 giugno 2014.
  7. ^ Meltzer EO, The prevalence and medical and economic impact of allergic rhinitis in the United States, in J. Allergy Clin. Immunol., vol. 99, 6 Pt 2, Giu 1997, pp. S805–28, PMID 9215265.
  8. ^ Spector SL, Overview of comorbid associations of allergic rhinitis, in J. Allergy Clin. Immunol., vol. 99, n. 2, Feb 1997, pp. S773–80, PMID 9042070.
  9. ^ Schoenwetter WF, Dupclay L, Appajosyula S, Botteman MF, Pashos CL, Economic impact and quality-of-life burden of allergic rhinitis, in Curr Med Res Opin, vol. 20, n. 3, Mar 2004, pp. 305–17, DOI:10.1185/030079903125003053, PMID 15025839. URL consultato il 14 giugno 2014.
  10. ^ Sly RM, Changing prevalence of allergic rhinitis and asthma, in Ann. Allergy Asthma Immunol., vol. 82, n. 3, marzo 1999, pp. 233–48; quiz 248–52, DOI:10.1016/S1081-1206(10)62603-8, PMID 10094214. URL consultato il 14 giugno 2014.
  11. ^ von Mutius E, Weiland SK, Fritzsch C, Duhme H, Keil U, Increasing prevalence of hay fever and atopy among children in Leipzig, East Germany, in Lancet, vol. 351, n. 9106, marzo 1998, pp. 862–6, DOI:10.1016/S0140-6736(97)10100-3, PMID 9525363. URL consultato il 14 giugno 2014.
  12. ^ Nihlén U, Greiff L, Montnémery P, Löfdahl CG, Johannisson A, Persson C, Andersson M, Incidence and remission of self-reported allergic rhinitis symptoms in adults, in Allergy, vol. 61, n. 11, novembre 2006, pp. 1299–304, DOI:10.1111/j.1398-9995.2006.01166.x, PMID 17002705. URL consultato il 14 giugno 2014.
  13. ^ Olsson P, Berglind N, Bellander T, Stjärne P, Prevalence of self-reported allergic and non-allergic rhinitis symptoms in Stockholm: relation to age, gender, olfactory sense and smoking, in Acta Otolaryngol., vol. 123, n. 1, gennaio 2003, pp. 75–80, PMID 12625578.
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  21. ^ Thompson A, Sardana N, Craig TJ, Sleep impairment and daytime sleepiness in patients with allergic rhinitis: the role of congestion and inflammation, in Ann. Allergy Asthma Immunol., vol. 111, n. 6, dicembre 2013, pp. 446–51, DOI:10.1016/j.anai.2013.05.020, PMID 24267356.
  22. ^ McColley SA, Carroll JL, Curtis S, Loughlin GM, Sampson HA, High prevalence of allergic sensitization in children with habitual snoring and obstructive sleep apnea [collegamento interrotto], in Chest, vol. 111, n. 1, gennaio 1997, pp. 170–3, PMID 8996012. URL consultato il 14 giugno 2014.
  23. ^ Craig TJ, Sherkat A, Safaee S, Congestion and sleep impairment in allergic rhinitis, in Curr Allergy Asthma Rep, vol. 10, n. 2, marzo 2010, pp. 113–21, DOI:10.1007/s11882-010-0091-5, PMID 20425503. URL consultato il 14 giugno 2014.
  24. ^ Druce HM, Allergic and nonallergic rhinitis. In: Middleton EJ, Reed CE, Ellis EF, et al, eds. Allergy principles and practice, 5th edition, St. Louis, Mosby-Year Book Inc, 1998, pp. 1005–1016.
  25. ^ Adelman Daniel, Manual of Allergy and Immunology: Diagnosis and Therapy, Lippincott Williams & Wilkins, 2002, p. 66, ISBN 978-0-7817-3052-5.
  26. ^ (DE) Knipping S, Holzhausen HJ, Riederer A, Schrom T, [Ultrastructural changes in allergic rhinitis vs. idiopathic rhinitis], in HNO, vol. 56, n. 8, Ago 2008, pp. 799–807, DOI:10.1007/s00106-008-1764-4, PMID 18651116. URL consultato il 16 giugno 2014.
  27. ^ Knipping S, Holzhausen HJ, Riederer A, Schrom T, Allergic and idiopathic rhinitis: an ultrastructural study, in Eur Arch Otorhinolaryngol, vol. 266, n. 8, Ago 2009, pp. 1249–56, DOI:10.1007/s00405-008-0898-z, PMID 19125268. URL consultato il 16 giugno 2014.
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  29. ^ Dahis Manzanares, Maria-Elena Monzon, Rashmin C. Savani, and Matthias Salathe., Apical Oxidative Hyaluronan Degradation Stimulates Airway Ciliary Beating via RHAMM and RON, in American Journal of Respiratory Cell and Molecular Biology, vol. 37, n. 2, 2007, pp. 160-168, PMID 17395888.
  30. ^ Matteo Gelardi, MD, Lucia Iannuzzi, MD and Nicola Quaranta, MD., Intranasal sodium hyaluronate on the nasal cytology of patients with allergic and nonallergic rhinitis., in International Forum of Allergy & Rhinology., vol. 3, n. 10, 2013, pp. 807-13, PMID 23801461.

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