Riserva naturale orientata Monte Capodarso e Valle dell'Imera Meridionale

Riserva naturale regionale/provinciale (EUAP1106)

La riserva naturale orientata Monte Capodarso e Valle dell'Imera Meridionale è un'area naturale protetta situata nei comuni di Caltanissetta, Enna e Pietraperzia ed è stata istituita nel 1999.[1]

Riserva naturale orientata
Monte Capodarso e Valle dell'Imera Meridionale
Tipo di areaRiserva naturale regionale
Codice WDPA63158
Codice EUAPEUAP1106
Class. internaz.Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie
StatiBandiera dell'Italia Italia
RegioniBandiera della Sicilia Sicilia
Province  Caltanissetta
  Enna
ComuniCaltanissetta, Enna, Pietraperzia
Superficie a terra1.485,12 ha
Provvedimenti istitutiviD.A. 513/44 del 27/10/1999
GestoreItalia Nostra
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale

Territorio modifica

Tra le più estese riserve naturali dell'isola, include, in un ambiente fluviale, le gole di Capodarso, la Grotta delle Meraviglie con cavità inesplorate, i resti di un centro indigeno ellenizzato, con una scala antichissima scavata nella roccia.

Nelle immediate vicinanze della riserva, in condrata Terrapelata, sono presenti le maccalube di Caltanissetta, una zona interessata da fenomeni di vulcanismo di tipo sedimentario.[2]

L'area della Riserva è stata inserita nell'elenco dei siti di importanza comunitaria, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, e nel Network dei Geoparchi europei, all'interno del Parco Rocca di Cerere.

Nel territorio della riserva ricadono le miniere di zolfo Trabonella, Giumentaro e Giumentarello.

Flora modifica

L'originale copertura boschiva è oggi del tutto assente ed al suo posto prevalgono aree a vegetazione steppica, con prevalenza di sparto steppico (Lygeum spartum) e ampelodesmo (Ampelodesmos mauritanicus), o aree a gariga, con Thymelaea hirsuta e Thymus capitatus. Attorno ai corsi d'acqua si ritrova inoltre una vegetazione tipica dei pantani salmastri costieri.

Le rupi calcarenitiche della valle ospitano una vegetazione rupestre che comprende l'atamanta siciliana (Athamanta sicula), la silene fruticosa (Silene fruticosa) e la borracina (Sedum sediforme).

Tra le numerose specie endemiche vanno ricordate il malvone d'Agrigento (Malva agrigentina), il cavolo villoso (Brassica villosa subsp. tinei), il Limonium optimae, l'astro di Sorrentino (Aster sorrentinii), l'ofride palermitana (Ophrys panormitana), l'aristolochia (Aristolochia clusii) e il pigamo calabrese (Thalictrum calabricum).[3]

Fauna modifica

 
Airone cinerino (Ardea cinerea)

La riserva è tappa delle rotte di migrazione primaverile ed autunnale di molte specie di uccelli tra cui l'airone cinerino (Ardea cinerea), la garzetta (Egretta garzetta), il codone (Anas acuta), la folaga (Fulica atra), l'albanella reale (Circus cyaneus). Altre specie nidificanti sono il cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus), l'occhione (Burhinus oedicnemus), il corriere piccolo (Charadrius dubius), il germano reale (Anas platyrhynchos), la gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), il falco di palude (Circus aeruginosus), la cannaiola (Acrocephalus scirpaceus), il cannareccione (Acrocephalus arundinaceus) e il tarabusino (Ixobrychus minutus). Tra i mammiferi si possono osservare il gatto selvatico, l'istrice, il riccio, la donnola, il coniglio selvatico e la volpe, mentre l'erpetofauna è rappresentata dall'inoffensivo saettone (Zamenis longissimus) e dalla tartaruga palustre siciliana (Emys trinacris).[4]

Accessi modifica

Raggiungibile in auto dalle strade:

  • S.S. 626 scorrimento veloce Caltanissetta-Gela
  • scorrimento veloce Caltanissetta-Pietraperzia
  • S.S. 191 Caltanissetta-Pietraperzia
  • S.S. 560, che collega la S.S. 191 con la S.S. 122, S.S. 117 bis (vecchia S.S. 122), Caltanissetta-Enna

Note modifica

  1. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010.
  2. ^ Le Maccalube di Caltanissetta: cosa sono?, su furnitto.com (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2010).
  3. ^ La Flora, in Sito ufficiale della Riserva (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2010).
  4. ^ La Fauna, in Sito ufficiale della Riserva (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2010).

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica