Rodobaldo II di Pavia

Rodobaldo Cipolla (... – Pavia, 12 ottobre 1254) fu vescovo di Pavia dal 1230 alla morte. Il suo culto come santo fu confermato da papa Leone XIII nel 1888.

San Rodobaldo

vescovo

 
Morte12 ottobre 1254 a Pavia
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazione20 dicembre 1888 da papa Leone XIII
Santuario principaleDuomo di Pavia
Ricorrenza12 ottobre

Biografia modifica

Membro della famiglia Cipolla, fu arcidiacono del capitolo cattedrale di Pavia e il 16 giugno 1230 fu eletto vescovo della città[1].

Svolse un'intensa attività caritativa e chiamò in diocesi i frati francescani, i domenicani e i monaci vallombrosani[1]. Dettò gli statuti per la Cattedrale e fece compilare un catalogo delle reliquie dei santi, sparse nelle numerose chiese della città.

Per conto di papa Gregorio IX, predicò la crociata contro l'imperatore Federico II. Fu poi questo imprigionato a Pisa a seguito della battaglia dell'Isola del Giglio. In seguito, mediò la pacificazione tra l'imperatore e il nuovo pontefice[1].

Il culto modifica

I suoi resti sono venerati nella cripta della Cattedrale dei Santi Maria Assunta e Stefano in Pavia[1].

Il suo culto come santo fu confermato da papa Leone XIII con decreto del 20 dicembre 1888[2].

Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 12 ottobre[3].

Note modifica

  1. ^ a b c d Antonio Rimoldi, BSS, vol. XI (1968), col. 276.
  2. ^ Index ac status causarum (1999), pp. 432 e 598.
  3. ^ Martirologio romano (2004), p. 799.

Bibliografia modifica

  • Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
  • Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.