Il saltaro o campaio era anticamente un ufficiale di polizia rurale preposto alla cura e custodia dei campi coltivati.[1]

Abbigliamento da Saltaro nel XIX secolo.

Italia modifica

Trentino Alto Adige e Lombardia modifica

 
Saltaro di Merano in un'illustrazione ottocentesca.

Il saltaro (Saltner in tedesco) era un'antica figura amministrativa eletta nelle comunità rurali alpine della Lombardia e del Trentino-Alto Adige. Da fine '800 nel Burgraviato, a causa dell'influsso turistico, si abbigliava in modo particolarmente vistoso.[senza fonte]

Emilia modifica

Nel basso medioevo, in Emilia il saltaro (anche camparo, silvano o gualdermanno in area reggiana) era un ufficiale dei comuni rurali con l'incarico di vigilare sulle proprietà coltivate (sia collettive che private) e denunciare i danni subiti da persone o animali. L'incarico era piuttosto oneroso e comportava il continuo girare per la curia (il territorio della comunità locale), oltre a svolgere mansioni di pubblica sicurezza. Spesso erano presenti due o anche più saltari in uno stesso comune.[2]

Note modifica

  1. ^ Saltaro, su treccani.it. URL consultato il 24 aprile 2021.
  2. ^ Sorbelli, pp. 49-54.

Bibliografia modifica

  • Albano Sorbelli, Il Comune rurale dell'Appennino emiliano nei secoli 14. e 15., Bologna, Forni, 1974, SBN IT\ICCU\RER\0007763.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Saltaro, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 aprile 2018.
  • Il Saltner, su weinstrasse.com.
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