Salzkammergut è un'area dell'Austria situata a cavallo degli stati dell'Alta Austria, che ne comprende la parte principale, del Salisburghese e della Stiria.

 Bene protetto dall'UNESCO
Panorama culturale di Hallstatt-Dachstein, Salzkammergut
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(iii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1997
Scheda UNESCO(EN) Hallstatt-Dachstein Salzkammergut Cultural Landscape
(FR) Scheda
Il Wolfgangsee con Sankt Gilgen in primo piano

Geografia

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Posizione

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Il Salzkammergut si estende ad est della città di Salisburgo e fino all'Almtal. A nord l'area è delimitata dalla linea costituita dai laghi Irrsee-Attersee-Traunsee, mentre a sud si estende fino al Dachstein e all'Ausseerland (Stiria).

Caratteristiche

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Nel Salzkammergut si trovano a settentrione aree pianeggianti prealpine, dirigendosi verso sud si incontrano montagne di altezza moderata e poi ambienti di alta montagna compresi nelle Alpi calcaree settentrionali.

Aree comprese

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L'area del Salzkammergut si estende su 3 stati federati: conta il 72% del suo territorio nell'Alta Austria (distretti di Gmunden e Vöcklabruck), il 16% nella Stiria (distretto di Liezen e subdistretto di Bad Aussee) ed il 12% nel Salisburghese (distretto di Salzburg-Umgebung).

Il nome Salzkammergut deriva dal termine tedesco Salz, sale, infatti già all'epoca dei celti l'area era nota per le miniere di sale. Fino al XIX secolo il Salzkammergut era sottoposto al controllo diretto della Hofkammer, l'"ufficio del sale" della corte di Vienna che amministrava il monopolio del sale.

Nel 1997 l'area è entrata a far parte del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.[1]

Del paese di Sankt Gilgen era originaria Anna Maria Pertl, madre del grande Wolfgang Amadeus Mozart; ad Unterach sull'Attersee passava le vacanze estive Gustav Klimt, che ne immortalò i paesaggi soprattutto dal lago; a Bad Ischl il compositore Johannes Brahms passò molte estati dei suoi ultimi anni di vita. Lo scrittore Thomas Bernhard, nel suo libro “Il nipote di WIttgenstein. Un’amicizia”, descrive il Salzkammergut come una regione freddissima e inospitale.

Restando nell'ambito musicale si può citare la famosa operetta Al cavallino bianco ("Im weißen Rößl"), nella quale si parla esplicitamente della zona ed ispirata dall'omonimo hotel in St. Wolfgang.

  1. ^ Unesco, i 21 siti patrimonio dell'Umanità più sconosciuti al mondo, su Corriere della Sera. URL consultato il 1º dicembre 2015.

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Collegamenti esterni

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