Samuel Glenn Fuqua (Laddonia, 15 ottobre 1899Decatur, 25 gennaio 1987) è stato un ammiraglio statunitense, imbarcato come ufficiale addetto al controllo danni sulla nave da battaglia Arizona durante l'attacco di Pearl Harbor. Insignito della Medal of Honor a vivente nel corso della seconda guerra mondiale.

Samuel Glenn Fuqua
NascitaLaddonia, 15 ottobre 1899
MorteDecatur, 25 gennaio 1887
Luogo di sepolturaCimitero nazionale di Arlington
Dati militari
Paese servitoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Forza armataUS Navy
Anni di servizio1919-1953
GradoContrammiraglio
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Guerra di Corea
BattaglieAttacco di Pearl Harbor
Operazione Torch
Decorazionivedi qui
Studi militariUnited States Naval Academy di Annapolis
dati tratti da In Honor of RADM Samual G. Fuqua[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Biografia modifica

 
Tomba del contrammiraglio Samuel G. Fuqua presso il cimitero nazionale di Arlington.

Nacque a Salt River Township, Missouri, il 15 ottobre 1899[1][2] Il 1 luglio 1919, dopo un anno trascorso all'Università del Missouri, iniziò a frequentare l'United States Naval Academy di Annapolis, uscendone l'8 giugno 1923 con il grado di guardiamarina.[1] Due settimane dopo sposò la signorina Edna Agnes Hammett e poi si imbarcò sulla nave da battaglia Arizona, quindi sul cacciatorpediniere Macdonough, e poi sulla nave da battaglia Mississippi.[2] Tra il marzo 1930 e il marzo 1932 prestò servizio a terra presso l'Ufficio comunicazioni del 12º Distretto navale a San Francisco, California.[1] Successivamente prestò brevemente servizio a bordo della USS Hamilton e, il 25 giugno 1932, fu trasferito al Destroyer Ferry.[1] Nel giugno 1933 si imbarcò sulla USS Altair, dove rimase per due anni, per poi passare al 13º Distretto navale con quartier generale a Seattle, Washington, per un periodo di servizio come istruttore della 5ª Divisione della Flotta, USNR, ad Aberdeen, Washington.[1] Nel marzo 1937 fu trasferito alla Destroyer Division 5, che aveva come nave ammiraglia il cacciatorpediniere USS Peary, e l'11 dicembre 1937 assunse il comando della Bittern, un dragamine ausiliario della Asiatic Fleet, e prestò servizio aggiuntivo presso il Commander Mine Division Three dal 21 giugno 1938 fino all'agosto 1939.[1][2] Dal 30 settembre di quell'anno fino al 7 febbraio 1941 fu assegnato al Naval Training Center di Great Lakes, Illinois.[1] Trasferito con il grado di primo tenente sulla nave da battaglia Arizona, gli venne assegnato il ruolo di ufficiale addetto al controllo danni, e li si trovava il 7 dicembre 1941.[3] Nel corso dell'attacco di Pearl Harbor la Arizona fu colpita da una bomba a poppa il cui scoppio gli fece perdere i sensi.[3] Una volta ripresosi iniziò a coordinare le operazioni di soccorso e salvataggio fino al momento in cui esplosero i depositi munizioni di prua.[3] Come ufficiale anziano sopravvissuto all'immane deflagrazione divenne responsabile del salvataggio dei membri dell'equipaggio rimasti a bordo.[3] Fu l'ultimo uomo a lasciare la nave in fiamme, e dopo che gli incendi si erano spenti rientrò nel relitto con un casco da palombaro al fine di rintracciare eventuali corpi.[3] Per le sue azioni compiute in quel momento[N 1] venne poi insignito della Medal of Honor.[3]

Dal 9 febbraio al 22 dicembre 1942 prestò servizio come responsabile del controllo dei danni sull'incrociatore pesante Tuscaloosa.[2] Dopo un breve servizio ad Aruba-Curacao, nelle Indie occidentali olandesi e alla frontiera del Mar dei Caraibi, il 6 giugno 1943 divenne comandante dell'amministrazione delle navi di scorta presso la base navale operativa nella baia di Guantánamo, Cuba.[1] Nel luglio 1944 trasferito al Naval War College di Newport, Rhode Island.[1]

Durante gli ultimi mesi di guerra, da gennaio all'agosto 1945, fu assegnato allo Stato maggiore del Comandante della Settima Flotta, in qualità di Ufficiale Operativo, aiutando a pianificare ed eseguire diverse operazioni anfibie nelle Filippine e nell'area del Borneo, venendo poi decorato con la Legion of Merit.[1][2] Dopo la guerra prestò servizio in altre posizioni di stato maggiore e dal giugno 1949 al luglio 1950 comandò il cacciatorpediniere Dixie.[1] Dopo il servizio come capo di stato maggiore della logistica dell'8º Distretto navale a New Orleans, si ritirò dal servizio attivo il 1 luglio 1953, ricevendo in quel momento il grado di contrammiraglio sulla base dei suoi meriti in servizio.[1][2]

Iniziò quindi a studiare presso la Stanford University di Palo Alto, in California conseguendo la laurea in scienze politiche e matematica con abilitazione all'insegnamento. Dal 1957 al 1960 insegnò matematica presso la Fork Union Military Academy in Virginia, e dal 1960 al 1969 scienze politiche presso il St. Petersburg College in Florida.[1] Ritiratosi a vita privata nel 1969, si trasferì ad Atlanta, in Georgia. Colpito da un ictus nel 1981, si spense a Decatur il 27 gennaio 1987.[1] La salma fu successivamente sepolta nel cimitero nazionale di Arlington, ad Arlington, in Virginia.[4]

Onorificenze modifica

«For distinguished conduct in action, outstanding heroism, and utter disregard of his own safety above and beyond the call of duty during the attack on the Fleet in Pearl Harbor, by Japanese forces on 7 December 1941. Upon the commencement of the attack, Lt. Comdr. Fuqua rushed to the quarterdeck of the U.S.S. Arizona, to which he was attached, where he was stunned and knocked down by the explosion of a large bomb which hit the quarterdeck, penetrated several decks, and started a severe fire. Upon regaining consciousness, he began to direct the fighting of the fire and the rescue of the wounded and injured personnel. Almost immediately there was a tremendous explosion forward, which made the ship appear to rise out of the water, shudder, and settle down by the bow rapidly. The whole forward part of the ship was enveloped in flames which were spreading rapidly, and wounded and burned men were pouring out of the ship to the quarterdeck. Despite these conditions, his harrowing experience, and severe enemy bombing and strafing at the time, Lt. Comdr. Fuqua continued to direct the fighting of the fires in order to check them while the wounded and burned could be taken from the ship, and supervised the rescue of these men in such an amazingly calm and cool manner and with such excellent judgment that it inspired everyone who saw him and undoubtedly resulted in the saving of many lives. After realizing the ship could not be saved and that he was the senior surviving officer aboard, he directed it to be abandoned, but continued to remain on the quarterdeck and directed abandoning ship and rescue of personnel until satisfied that all personnel that could be had been saved, after which he left his ship with the boatload. The conduct of Lt. Comdr. Fuqua was not only in keeping with the highest traditions of the Naval Service but characterizes him as an outstanding leader of men

Note modifica

Annotazioni
  1. ^ Nei mesi che seguirono, un sopravvissuto della Arizona, il capo Tom Murdock, iniziò a viaggiare intorno all'isola di Oahu per parlare con le persone che erano state a bordo della Arizona la mattina del 7 dicembre. Raccolse le descrizioni della freddezza mantenuta al momento del disastro dal tenente comandante Fuqua, anche dopo che aveva lasciato la nave, e fu lui a indirizzare la petizione per la concessione della Medal of Honor.
Fonti

Bibliografia modifica

  • (EN) Norman Friedman, USS Battleship, Annapolis, Naval Institute Press, 1985.
  • (EN) Carl Smith, Pear Harbor 1941. The Day of Infamy, Botley, Osprey Publishing, 2001.
  • (EN) Paul Stillwell, Battleship Arizona: an illustrated history, Annapolis, Naval Institute Press, 1991.
Periodici
  • (EN) James P. Delgado, Surveying the Wreckage of the U.S.S. Arizona, in Battleships At War - America's Century-Long Romance With The Big Guns Of The Fleet, vol. 1, Canoga Park, Sea Classic Special, 1991, pp. 43-49.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica