Sangiaccato di Servia
Il sangiaccato di Servia[1][2] o sangiaccato di Serviğe[3] (in greco Σαντζάκι/Υποδιοίκησις Σερβίων?) era una provincia ottomana di secondo livello (sangiaccato/sanjak o liva) centrata sulla città di Servia (Serfiğe) nella Macedonia occidentale, nell'attuale Grecia.
Sangiaccato di Servia Sancak-i Serfiğe | |||||
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Localizzazione in rosso del Sangiaccato di Servia (tardo XIX secolo) | |||||
Informazioni generali | |||||
Capoluogo | Servia | ||||
Dipendente da | Impero ottomano | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Sangiaccato | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1881 | ||||
Causa | Istituzione | ||||
Fine | 1912 | ||||
Causa | Prima guerra balcanica | ||||
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Storia
modificaIl sangiaccato fu fondato nel 1881, dopo l'annessione greca della Tessaglia (l'allora sangiaccato di Tirhala), inizialmente come provincia indipendente, e dopo il 1889 come parte del Vilayet di Monastir.[4]
Il sangiaccato fu conquistato dall'esercito greco nell'ottobre 1912, durante la prima guerra balcanica.
Divisioni amministrative
modificaNel 1912, la provincia comprendeva sei kaza (distretti):[4]
- Kaza di Nasliç (Voio)
- Kaza di Serfiğe (Servia)
- Kaza di NKozana (Kozani)
- Kaza di Kayalar (Ptolemaida)
- Kaza di Nasliğ (Neapoli, Kozani)
- Kaza di Grebene (Grevena)
- Kaza di Alasonya (Elassona)
Note
modifica- ^ Panlessico Italiano ossia Dizionario Universale della Lingua Italiana, 1839, p. 202. URL consultato il 22 settembre 2021.
- ^ Giovanni Amadori-Virgilj, La questione rumeliota (Macedonia, Vecchia Serbia, Albania, Epiro) e la politica italiana, N. Garofalo, 1908, pp. 248, 447. URL consultato il 22 settembre 2021.
- ^ La rassegna agraria, industriale, commerciale, letteraria, politica, artistica, 1906, pp. 59-60. URL consultato il 22 settembre 2021.
- ^ a b Andreas Birken, Die Provinzen des Osmanischen Reiches, 1. Aufl, Reichert, 1976, p. 72, ISBN 3-920153-56-1, OCLC 2475195. URL consultato il 22 settembre 2021.