Santa Caterina Albanese
Santa Caterina Albanese (Picilia in arbëresh[4]) è un comune italiano di 1 184 abitanti[2] della provincia di Cosenza, in Calabria.
Santa Caterina Albanese comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Davide Bufano (Unità Popolare) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 39°35′N 16°04′E |
Altitudine | 472 m s.l.m. |
Superficie | 17,34[1] km² |
Abitanti | 1 184[2] (31-5-2020) |
Densità | 68,28 ab./km² |
Frazioni | Ioggi, Pianette |
Comuni confinanti | Fagnano Castello, Malvito, Roggiano Gravina, San Marco Argentano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 87010 |
Prefisso | 0984 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 078129 |
Cod. catastale | I171 |
Targa | CS |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Patrono | San Pantaleone |
Giorno festivo | 27 luglio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Il centro è situato a 472 m s.l.m., sulle pendici nord-orientali della Catena Costiera. La popolazione è di lingua, costumi e tradizioni albanesi (arbëreshë).
Geografia fisica
modificaSanta Caterina Albanese sorge sul declivio di un colle tra le valli dell'Esaro e del torrente Ricosoli, a 472 m sul livello del mare e a nord-ovest della città di Cosenza. Il comune comprende anche alcuni territori a valle pianeggianti (Contrada Pianette) occupati da un nucleo urbano.
Storia
modificaSanta Caterina Albanese è una colonia albanese del XV secolo. Esuli dall'Albania, gli esuli albanesi dovettero migrare a causa dell'invasione ottomana nei Balcani. I profughi albanesi si fermarono nella contrada Prato (Piezileum), vicino alla ex badia cistercense di Santa Maria della Matina. Anticamente, sul sito dell'attuale paese sorgeva il casale disabitato probabilmente detto Piesileum, ossia albanesizzato dai suoi abitanti in Picilia.
Ai fondatori si aggiunsero successivamente un gran numero di arvaniti, ovvero albanesi provenienti dalla Morea, quando anche questa cadde in mano turca. Nel 1578 l'intero territorio fu consegnato alla famiglia Bruno, passando successivamente agli Hortado, e infine passò ai Sanseverino di Saponara che lo mantennero fino alla eversione della feudalità (1806).
Il paese, dopo varie vicissitudini e battaglie sociopolitiche e culturali, è ridivenuto comune autonomo nel 1934, dopo essere stato aggregato a Fagnano Castello dal 1928.
Tra i suoi più illustri figli si menziona Papàs Francesco Antonio Santori (1819 – 1894), sacerdote, poeta e scrittore, che scrisse il primo dramma della letteratura albanese moderna[5][6][7][8][9][10].
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaStrade ed edifici religiosi
modificaI vicoli sono segnati dagli acciottolati e da archi che rievocano i tempi più remoti. Nella parte settentrionale del paese sorge la chiesa madre dedicata a san Nicola Magno in stile barocco. Dal piccolo centro abitato parte la via San Pantaleone dalla quale si raggiunge la cappella del Martire di Nicomedia, sorta intorno al 1600.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[11]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/timeline/dkevczvh1pwlfx4w47cucz3ilhnzhg1.png)
Etnie e minoranze straniere
modificaSecondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 56 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
- Marocco 44 3,32%
Tradizioni e folclore
modificaIl 27 luglio si festeggia San Pantaleone, patrono del paese. Il 15 agosto si festeggia l'Assunzione di Maria in Contrada Pianette. Il costume tradizionale albanese viene indossato in diverse ricorrenze e manifestazioni.
Geografia antropica
modificaFrazioni
modificaNel territorio di Fagnano Castello sono presenti 2 frazioni: Joggi e le Pianette.
- Joggi
- Joggi è un piccolo borgo a 433 metri di quota s.l.m. arroccato sul lato orientale del Monte Pizzo.
Chiesa "San Marco" nella frazione di Ioggi
Amministrazione
modificaNote
modifica- ^ santacaterinesi
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2020.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 592, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Robert Elsie (Centre for Albanian Studies) (2005). Albanian literature: a short history. I.B.Tauris. pp. 54–5. ISBN 1-84511-031-5
- ^ Opere di Francesco Antonio Santori - albanologia unical
- ^ Francesco Antonio Santori - Presentazione PDF
- ^ Unical, bicentenario scrittore Francesco Antonio Santori: al via il programma
- ^ PËRKUJTOHET DRAMATURGU ARBËRESH AT ANDON SANTORI
- ^ Fragment nga drama "Emira", në kuadër të konferences: "ROLI I SHKRIMTARIT DHE I FRANÇESKANIT ARBËRESH FRANGJISK ANDON SANTORI PËR RILINDJEN KULTURORE KOMBËTARE", më datë 30.03.2019
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e Nobili napoletani: [1]
- ^ a b Gennaro Sinimarco, Pasqualino Magno, Fagnano Castello La Storia dal 989 al 2009, 2009, pp. 74
- ^ a b c Gennaro Sinimarco, Pasqualino Magno, Fagnano Castello La Storia dal 989 al 2009, 2009, pp. 75
- ^ a b c d e Gennaro Sinimarco, Pasqualino Magno, Fagnano Castello La Storia dal 989 al 2009, 2009, pp. 76
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Santa Caterina Albanese
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su santacaterinaalbanese.asmenet.it.
- Santa Caterina Albanese, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Santa Caterina Albanése, su sapere.it, De Agostini.
- Jemi - Il portale per gli Arbëreshë, su jemi.it.
- Sportello linguistico di Santa Caterina Albanese-Sporteli gluhësor të Picilisë, su comunesantacaterinaalbanese.it. URL consultato il 16 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 240605424 |
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