Sariele

arcangelo della tradizione giudaico-cristiana
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Nella tradizione giudaico-cristiana ed esoterica, Sariele (in ebraico Sariel, «il comando di Dio»[1], altrimenti nominato come Seriel[2], o come Sarakiel, Saraqael, Saraqel, Suruquel, Suriel o Zerachiel[3], a volte identificato con Uriel)[2][3] è un'entità facente parte del novero degli originali sette Arcangeli[2][1] secondo il Libro di Enoch.[1] Fa parte altresì degli Angeli della Presenza e dei Sarim.[1]

È considerato uno dei due angeli che trasportarono Enoch in paradiso.[1] Assisterebbe Raffaele nelle guarigioni.[1] Secondo la tradizione ebraica, motivò Mosè allo studio.[1] Nella letteratura qumranica, è citato come uno dei quattro capi delle forze del bene nella Guerra dei figli della luce contro i figli delle tenebre.[3] È l'angelo incaricato dei sogni e della loro interpretazione secondo l'apocrifo apocalittico Scala di Giacobbe, i frammenti qumranici del Libro di Enoch e il Targum Neofiti.[3]

Nell'iconografia è insolitamente rappresentato come un bue.[1]

In astrologia, è l'angelo che veglia sui nati sotto il segno dell'Ariete[1][3] e uno dei nove che presiedono il solstizio d'estate.[3] Nell'esoterismo è invocato nella magia cerimoniale e contro il malocchio.[1]

In alcune fonti è riportato come l'angelo caduto Seriel[2][3] che, dopo la caduta, avrebbe insegnato all'umanità le fasi lunari.[2][3]

  1. ^ a b c d e f g h i j Webster, p. 174.
  2. ^ a b c d e Davidson, p. 267.
  3. ^ a b c d e f g h Guiley, p. 318.

Bibliografia

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