Save the Children
Save the Children (STC), creata il 19 maggio 1919,[1][2][3][4] è una delle più grandi Organizzazioni internazionali indipendenti e opera in 125 paesi con una rete di 28 organizzazioni nazionali e una struttura internazionale (Save the Children International). Save the Children nel mondo è una Organizzazione Non Governativa (ONG) con status consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite.
Save the Children International | |
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Abbreviazione | STC |
Tipo | ONG |
Fondazione | 19 maggio 1919 |
Fondatore | Eglantyne Jebb, Dorothy Buxton |
Scopo | tutela dei minori |
Sede centrale | ![]() |
Presidente | ![]() |
Sito web | |
AttivitàModifica
Lavora per promuovere e tutelare i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, a partire dalle esigenze e dalle aspirazioni delle comunità locali e facendo pressione su istituzioni e governi affinché mettano al centro delle loro politiche i diritti dei minori. Per far questo Save the Children adotta un approccio che si fonda sulla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall'Italia nel 1991.[5]
Alcuni interventi importantiModifica
Nel 1993 Save the Children supporta 855.000 bambini che nella ex Jugoslavia soffrono le conseguenze del dramma del collasso del regime comunista e dei conflitti interetnici.
Nel 1994 in Ruanda, 60.000 minori sono separati dai propri genitori a causa del genocidio. Save the Children avvia i primi programmi di ricongiungimento familiare.
Nel 2003 il conflitto del Darfur causa 400.000 morti. Save the Children interviene subito per aiutare gli sfollati.
Nel 2004 uno tsunami colpisce il Sud-est asiatico. Save the Children in un anno raggiunge oltre 600.000 persone, di cui 250.000 bambini.
Nel 2006 l'Organizzazione lancia Riscriviamo il Futuro,[6] una campagna che darà a 10 milioni di bambini in paesi in conflitto un'educazione di qualità e un futuro migliore.
Nel 2008 interviene in Birmania, un paese distrutto dal ciclone Nargis.
Nel 2009 Save the Children lancia Every One, una campagna globale contro la mortalità infantile.
Nel 2010 un terremoto di magnitudo 7 colpisce Haiti, causando centinaia di migliaia di morti. Save the Children interviene in supporto di adulti e bambini.
Nel 2011 in Giappone un violento terremoto causa 16.000 morte e 3.000 dispersi. Save the Children distribuisce immediatamente kit igienici, vestiti e coperte per bambini.
Nel 2013 interviene nelle Filippine dopo un violento tifone.
Nel 2014 Save the Children si confronta con Ebola e continua a dare supporto alle vittime di 3 anni di guerra in Siria.
Nel 2015 Interviene nell'emergenza causata dal terremoto in Nepal.
Nel 2016 a livello globale, lancia la campagna Every Last Child, focalizzata sulla difesa dei bambini più poveri fra i poveri, come i migranti e i rifugiati; quelli più esclusi ed emarginati, come i disabili, le bambine o le minoranze etniche e religiose.
La sua OrganizzazioneModifica
L'Assemblea dei Soci è l'organo sovrano dell'Organizzazione, responsabile dell'approvazione dello Statuto, del bilancio e delle strategie. È oggi costituito da sette membri del movimento globale Save the Children: le due entità giuridiche di Save the Children Association e Save the Children International ed altri cinque membri scelti al fine di garantire la rappresentanza del Nord e Sud del mondo, nonché delle principali caratteristiche del movimento globale in termini di livello di maturità, complessità organizzativa e competenze.
Il Consiglio Direttivo è responsabile nel garantire che l'Organizzazione operi in coerenza con la sua missione e i suoi valori. È costituito da un massimo di 15 membri eletti dall'Assemblea. Il Consiglio elegge il Presidente, che ha la rappresentanza legale dell'Organizzazione, e il Tesoriere, che ha il compito di assistere e sovraintendere alla gestione economica e finanziaria. Il Consiglio Direttivo nomina inoltre il Direttore e il Vice Direttore Generale e può nominare anche Comitati Scientifici, i cui membri possono essere anche esterni al Consiglio, definendone composizione e compiti.
Il ruolo di Direttore Generale è attualmente ricoperto da Daniela Fatarella. Claudio Tesauro è l'attuale Presidente.
CampagneModifica
Le principali campagne di Save the Children riguardano la riduzione della povertà, il contrasto alla mortalità infantile e la difesa dei bambini più poveri fra i poveri, come i migranti e i rifugiati; quelli più esclusi ed emarginati, come i disabili, le bambine o le minoranze etniche e religiose.
A tal proposito, nell'ottobre del 2016 Save the Children ha lanciato a livello planetario la campagna Every last child.
In Italia nel 2015 ha lanciato Illuminiamo il futuro, una campagna per sconfiggere la povertà educativa. Per far ciò in tutta Italia sono stati aperti 23 Punti Luce, centri ad alta densità educativa, che sorgono in quartieri svantaggiati delle città. All'interno di questi spazi i bambini e le famiglie possono usufruire di diverse attività: sostegno allo studio, laboratori artistici e musicali, gioco e attività motorie, promozione della lettura, accesso alle nuove tecnologie, educazione alla genitorialità, consulenze pedagogiche, pediatriche e legali.
StoriaModifica
Save the Children nasce a Londra nel 1919. I fondatori, l'infermiera volontaria Eglantyne Jebb e la sorella Dorothy Francis (in Buxton), attivista politica, intendevano creare un'organizzazione in grado di alleviare le terribili sofferenze dei bambini durante la Prima Guerra Mondiale.
Eglantyne Jebb, nel 1923, scrive la prima Carta dei Diritti del Bambino, adottata dalla Lega delle Nazioni, e successivamente dalle Nazioni Unite. Sulla stessa carta, si basa la Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, del 1989.
Il lavoro di Save the Children in ItaliaModifica
Nel 1920 Save the Children ha portato sovvenzioni all'Italia come quelle per la Casa dei Bambini Sofferenti creata dal Vaticano e per la Lega Italo-Britannica. Nel 1923 alloca una somma di denaro per completare un sanatorio per bambini in Calabria, sull'Aspromonte. Si legge sul sito ufficiale che dopo la seconda guerra mondiale, Save the Children ha sostenuto la creazione di asili infantili e la formazione di donne per l'insegnamento negli asili nido. La costruzione di asili infantili di Civitaluparella, in provincia di Chieti, di Lanciano e di Scandale in Calabria, è proseguita negli anni cinquanta. Negli anni sessanta assiste i terremotati del sud Italia.
Save the Children Italia è stata costituita alla fine del 1998 come Onlus ed ha iniziato le sue attività nel 1999. Le attività e il lavoro di Save the Children Italia sono volti a realizzare progetti rivolti sia ai bambini e alle bambine dei cosiddetti paesi in via di sviluppo che a quelli che vivono sul territorio italiano.
I principali ambiti di attività in Italia sono quelli relativi al contrasto alla povertà educativa, il supporto ai minori migranti non accompagnati, presenti sul territorio italiano, ai minori vittime di tratta, sfruttati sessualmente o nel lavoro minorile.
Save the Children Italia è fortemente attiva nell'Educazione allo Sviluppo e nel contrasto alla pedo-pornografia in internet e nella sensibilizzazione all'uso sicuro di Internet e telefonini da parte dei bambini e dei ragazzi.
In ambito educativo, Save the Children ha avviato il progetto Connessioni Digitali con l’obiettivo di colmare la povertà educativa digitale dei ragazzi tra i 12 e i 14 anni che vivono in contesti deprivati e di sviluppare nei contesti scolastici una metodologia didattica innovativa che garantisca ai più giovani l'espressione delle proprie potenzialità, superando le disuguaglianze[7]. Il progetto Connessioni Digitali, che fa parte del programma “Riscriviamo il futuro"[8], è iniziato a settembre 2021 e, per il biennio 2021/2023, ha coinvolto 40 scuole secondarie di primo grado d'Italia[9].
Save the Children è anche molto impegnata nella promozione di politiche che tutelino i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Il 26 agosto 2010 la società di calcio della Fiorentina ha annunciato l'adozione sulle proprie maglie del logo di Save the Children al posto di un vero e proprio sponsor ufficiale.[10]
Dal 2014 è presente su tutto il territorio nazionale con 26 Punti Luce, spazi ad alta densità educativa, che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città, per offrire opportunità formative ed educative gratuite a bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni
Nel 2015, insieme ad altre organizzazioni, promuove un DDL (diventato legge nel marzo 2016) che istituisca in Italia un sistema organico di protezione e accoglienza per i bambini e gli adolescenti stranieri che arrivano in Italia.[11]
Il 31 luglio 2017 Save the Children ha sottoscritto il codice di condotta del Ministero degli Interni per regolamentare il soccorso dei migranti nelle acque internazionali a nord della Libia.[12]
Dal suo avvio in Italia, Save the Children ha stretto accordi di partenariato con oltre 70 aziende[13], molte delle quali sono al suo fianco da diversi anni.
Nel 2010 è stato avviato un nuovo progetto di educazione di base in Tigrè, Etiopia, una delle regioni più povere al mondo, con l'obiettivo di scolarizzare oltre 800 bambini costretti a restare a casa per aiutare le loro famiglie nel lavoro sui campi. Safe Bag[14], Ace Europe[15], Gruppo Credem[16], sono alcune delle aziende che hanno aderito al progetto con donazione diretta.
Altre aziende scelgono invece delle iniziative ad hoc in cui è il consumatore che collabora alla raccolta di fondi, come la campagna lanciata dalla Coop e dalla Fastweb per promuovere l'invio di sms devoluti interamente in beneficenza.
Ikea nel 2011 ha invece lanciato la campagna Soft Toys Campaign, con la vendita di piccoli peluche a 1€, il cui ricavo è andato integralmente a sostegno di 8 paesi dell'Asia Orientale[17].
OnorificenzeModifica
Premio Principe delle Asturie per la concordia (Spagna) | |
— 1994[18]— Alicia de Larrocha y de la Calle is the winner in 1994 |
NoteModifica
- ^ (EN) 1910s, su royalalberthall.com, Royal Albert Hall. URL consultato il 20 settembre 2016 (archiviato il 20 settembre 2016).
- ^ (EN) Nessim Watson, Save the Children, su britannica.com, Encyclopædia Britannica. URL consultato il 20 settembre 2016 (archiviato il 12 settembre 2015).
- ^ (EN) Liz Jobey, Hanging on to childhood, su independent.co.uk, The Independent, 8 maggio 1994. URL consultato l'8 settembre 2018 (archiviato il 27 agosto 2009).
- ^ Save the Children: da quasi 100 anni al fianco dei bambini in tutto il mondo (PDF), su beniculturali.it, Save the Children. URL consultato l'8 settembre 2018 (archiviato l'8 settembre 2018).«Save the Children nasce il 19 maggio del 1919 a Londra»
- ^ Ministero della salute, Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, su salute.gov.it, 22 marzo 2013. URL consultato il 22 agosto 2018 (archiviato il 22 agosto 2018).
- ^ Disegni contro la guerra, l'artista è bambino, su repubblica.it, la Repubblica. URL consultato il 19 ottobre 2018 (archiviato il 13 novembre 2008).
- ^ Homepage | Connessioni Digitali, su connessionidigitali.savethechildren.it. URL consultato il 13 marzo 2022.
- ^ Riscriviamo il Futuro: l'impatto della povertà educativa digitale, su Save the Children Italia, 4 giugno 2021. URL consultato il 13 marzo 2022.
- ^ Percorsi per l’acquisizione di competenze per la cittadinanza digitale, su Save the Children Italia, 13 maggio 2021. URL consultato il 13 marzo 2022.
- ^ "Fino all’ultimo bambino": la Fiorentina di nuovo al fianco di Save The Children, su it.violachannel.tv, ACF Fiorentina, 18 ottobre 2016. URL consultato l'8 settembre 2018 (archiviato l'8 settembre 2018).
- ^ Migranti, ddl per minori non accompagnati è legge: chi arriva solo non potrà essere respinto. Prima volta in Ue - Il Fatto Quotidiano, in Il Fatto Quotidiano, 30 marzo 2017. URL consultato il 7 febbraio 2018 (archiviato il 25 giugno 2018).
- ^ No di Msf al Codice delle Ong, sì di Save the Children. Il Viminale: conseguenze per chi non ha firmato, in Il Sole 24 Ore. URL consultato il 7 agosto 2017 (archiviato il 30 maggio 2019).
- ^ Save the Children, su savethechildren.it, Save the Children Italia Onlus. URL consultato l'8 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2015).
- ^ Safe bag supporta Save the Children, su safe-bag.com. URL consultato il 6 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2016).
- ^ ACE in Italia ha sposato la causa di Save the Children CHI È ACE, su alitalia.com, Alitalia. URL consultato il 29 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2013).
- ^ GRUPPO CREDEM, su savethechildren.it, SAVE THE CHILDREN ITALIA ONLUS. URL consultato il 29 maggio 2019 (archiviato il 22 febbraio 2018).
- ^ Save the Children, su ikea.com, Inter IKEA Systems. URL consultato il 29 maggio 2019 (archiviato il 21 febbraio 2018).
- ^ (ES) National movement of street children, messengers of peace y save the children Prince of Asturias Award for Concord 1994, su fpa.es, Fundación Princesa de Asturias. URL consultato il 10 novembre 2017 (archiviato il 10 novembre 2017).
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Sito ufficiale, su savethechildren.net.
- (EN) Save the Children, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Save the Children, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Save the Children Italia ONLUS, su savethechildren.it.
- (DE, FR, IT) Save the Children Svizzera, su savethechildren.ch.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 127810592 · ISNI (EN) 0000 0004 0501 3847 · LCCN (EN) n50059271 · GND (DE) 3006061-8 · J9U (EN, HE) 987007267541205171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50059271 |
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