Savoia-Marchetti S.78
Il Savoia Marchetti S.78 era un idrovolante a scafo centrale, monomotore biplano a struttura lignea, prodotto dall'azienda italiana Savoia-Marchetti nei primi anni trenta.
Savoia Marchetti S.78 | |
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Descrizione | |
Tipo | idroricognitore idrobombardiere |
Equipaggio | 4 |
Progettista | Alessandro Marchetti |
Costruttore | Savoia Marchetti |
Data primo volo | 1932 |
Utilizzatore principale | Regia Aeronautica |
Esemplari | 49 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 12,26 m |
Apertura alare | 16,66 m |
Superficie alare | 69,50 m² |
Peso a vuoto | 2 950 kg |
Peso carico | 5 050 kg |
Propulsione | |
Motore | un Isotta Fraschini Asso 750 |
Potenza | 900 hp |
Prestazioni | |
Velocità max | 245 km/h |
Autonomia | 2 500 km |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 Lewis da 7,7 mm |
Bombe | 600 kg |
dati tratti da Guida agli Aeroplani d'Italia dalle origini ad oggi[1] | |
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Derivava dal precedente Savoia-Marchetti S.62, da cui differiva principalmente per il motore più potente, le ali e altre modifiche minori, ma, essendo la sua configurazione ormai datata, ebbe un minor successo del predecessore venendo impiegato dalla sola Regia Aeronautica nel ruolo di ricognitore e bombardiere marittimo, finendo per essere comunque l'ultimo biplano utilizzato in questo ruolo in Italia.
A causa delle prestazioni non più al passo con i tempi, già a metà degli anni trenta era in corso di sostituzione con il CANT Z.501. Gli ultimi esemplari vennero utilizzati per il soccorso in mare.
Utilizzatori
modificaNote
modifica- ^ Apostolo 1981, p. 129.
Bibliografia
modifica- Giorgio Apostolo, Guida agli Aeroplani d'Italia dalle origini ad oggi, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1981.
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