Sebastiano Tusa

archeologo e politico italiano (1952-2019)

Sebastiano Tusa (Palermo, 2 agosto 1952Biscioftù, 10 marzo 2019[1]) è stato un archeologo e politico italiano.

Sebastiano Tusa

Assessore ai beni culturali e dell'identità della Regione Siciliana
Durata mandato11 aprile 2018 –
10 marzo 2019
PresidenteNello Musumeci
PredecessoreVittorio Sgarbi
SuccessoreAlberto Samonà

Dati generali
Partito politicoIndipendente
Titolo di studioLaurea in lettere
Laurea specialistica in archeologia orientale
UniversitàUniversità La Sapienza di Roma
ProfessioneArcheologo

Soprintendente del Mare, dall'11 aprile 2018 fino alla morte ricoprì la carica di assessore ai Beni culturali per la Regione Siciliana[2], oltre al ruolo di professore di Paletnologia presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Biografia modifica

Figlio dell'archeologo Vincenzo Tusa e di Aldina Cutroni, docente di Numismatica antica, si laureò in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, dove si specializzò quindi in Archeologia orientale, con una tesi in paletnologia. Dirigente della Regione Siciliana, negli anni Novanta fu responsabile della sezione archeologica del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro. Nel 2003, durante scavi da lui diretti a Pantelleria, vennero trovati tre ritratti imperiali romani.

Abbandonata la ricerca sul campo, si occupò di amministrazione dei beni culturali nei ruoli della Regione Siciliana, guidando la Sovrintendenza di Trapani[3]. Nel 2004 venne nominato primo sovrintendente del mare da parte dell'assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana[4].

Organizzò missioni archeologiche in Italia, Pakistan, Iran e Iraq[5]. Nel 2005 guidò gli scavi a Mozia, riportando alla luce, sulla strada sommersa che conduce all'isola, alcune strutture identificabili come banchine. Nel 2008 realizzò un film documentario con Folco Quilici sulla preistoria mediterranea a Pantelleria[6]. Gli scavi da lui promossi, e condotti sul campo da Fabrizio Nicoletti e Maurizio Cattani, avrebbero poi confermato il ruolo di Pantelleria come "crocevia per i mercanti" in epoca antichissima.

Nel gennaio 2010 venne nominato Socio onorario dell'Associazione Nazionale Archeologi. Sempre quell'anno passò a guidare la Soprintendenza di Trapani.

Nel marzo 2012 si candidò al consiglio comunale di Palermo nella lista di Futuro e Libertà per l'Italia ma non risultò eletto[7]. Tornò quindi a dirigere la Sovrintendenza del mare della Regione[8].

L'11 aprile 2018 venne nominato assessore ai beni culturali dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in sostituzione di Vittorio Sgarbi, e lasciò la soprintendenza del Mare[9]. La sua nomina venne salutata positivamente tra gli ambienti culturali dell'isola, anche in funzione delle sue competenze. La sua attività politica si distinse per l'impegno di valorizzazione dei Beni Culturali siciliani trascurati da anni di mancate riforme. Egli avviò un importante provvedimento che intendeva concedere autonomia gestionale e finanziaria ai singoli parchi archeologici[10].

Morì tragicamente la mattina del 10 marzo 2019, all'età di 66 anni, in un incidente aereo nei pressi di Biscioftù, in Etiopia. Quel giorno avrebbe dovuto partecipare ad una conferenza internazionale organizzata dall'UNESCO a Malindi[11][12][13]. I suoi resti furono poi identificati alla fine di giugno dello stesso anno e riconsegnati alla famiglia l'11 ottobre. La camera ardente fu allestita il 17 ottobre al Palazzo d'Orléans di Palermo e i funerali si svolsero il giorno dopo nella chiesa di San Domenico. La sua salma è tuttora conservata nella medesima chiesa accanto a quella del magistrato Giovanni Falcone[14][15][16].

Attività accademica modifica

Dal 2001 fu docente di Archeologia marittima nel corso di laurea triennale in Archeologia navale, con sede a Trapani, dell'Università di Bologna.[17] Docente di Paletnologia (1992-1994) presso la Scuola a Fini Speciali per Operatori Tecnico-Scientifici dei Beni Culturali di Agrigento, Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Palermo[18], e presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, fu anche docente a contratto alla Scuola di Lettere e beni culturali dell'Università di Bologna[19]. Nell'anno accademico 2015-2016 fu docente a contratto presso l'Università Philipps di Marburgo, in Germania.[20]

Opere modifica

  • La preistoria nel territorio di Trapani, Marsilio, 1990.
  • Mozia, Publisicula, 1990.
  • Sicilia preistorica, Dario Flaccovio Editore, 1994. ISBN 88-7758-227-8.
  • La Sicilia nella preistoria, Sellerio, 1999, ISBN 88-389-1440-0.
  • Archeologia e storia nei mari di Sicilia, Magnus, 2010. ISBN 978-88-7057-252-0.
  • Selinunte, L'Erma di Bretschneider, 2011. ISBN 978-88-8265-592-1.
  • Sicilia archeologica, Edizioni di Storia e Studi Sociali, 2015. ISBN 978-88-99168-05-6.
  • Euploia. Buona navigazione, Arbor Sapientiae, 2015
  • Primo Mediterraneo. Meditazioni sul mare più antico della storia, Edizioni di Storia e Studi Sociali, 2016
  • In viaggio tra Mediterraneo e storia, (con Carlo Ruta), Edizioni di Storia e Studi Sociali, 2017
  • Viaggio nella Grecia antica, da Oriente a Occidente (con Carlo Ruta), Edizioni di Storia e Studi Sociali, 2018
  • Viaggio nell'antica Roma, lungo le vie dei saperi, delle cittadinanze e del sacro (con Carlo Ruta), Edizioni di Storia e Studi Sociali, 2018
  • I popoli del Grande Verde. Il Mediterraneo al tempo dei faraoni, Edizioni di Storia e Studi Sociali, 2018

Riconoscimenti e premi modifica

Note modifica

  1. ^ Etiopia: l'archeologo Sebastiano Tusa e i volontari di Bergamo, chi sono le vittime italiane, in ansa.it, 10 marzo 2019. URL consultato il 10 marzo 2019.
  2. ^ Sovrintendenza del Mare - Struttura
  3. ^ Repubblica.it » scienza_e_tecnologia » Pantelleria, il volto del passato fu la grande isola del commercio, su repubblica.it. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  4. ^ Nasce la Soprintendenza del mare, La Sicilia, 17 aprile 2004
  5. ^ S.T. in sellerio.it[collegamento interrotto]
  6. ^ zetema.it[collegamento interrotto]
  7. ^ sebastiano tusa archeologo[collegamento interrotto]
  8. ^ http://marsala.it/societa/item/58309-sebastiano-tusa-lascia-la-sovrintendenza-di-trapani.html[collegamento interrotto]
  9. ^ Soprintendenza del Mare
  10. ^ L'assessore Tusa prepara la norma per l'autonomia dei Parchi nell'Isola. Andrà nel "collegato", su ilSicilia.it, 10 giugno 2018. URL consultato il 13 marzo 2019.
  11. ^ Schianto Boeing Etiopia, assessore Tusa a bordo. Dal Kenya: "Nessun sopravvissuto", su lasicilia.it, La Sicilia, 10 marzo 2019. URL consultato il 10 marzo 2019 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2019).
  12. ^ Aereo precipitato in Etiopia, ecco chi sono le otto vittime italiane, su lastampa.it, La Stampa, 10 marzo 2019.
  13. ^ L'archeologo innamorato del mare: il ricordo di Sebastiano Tusa, su Tempostretto, 11 marzo 2019. URL consultato il 14 marzo 2019.
  14. ^ L'assessore Sebastiano Tusa torna a casa: restituiti alla famiglia i resti dopo 7 mesi, su monrealepress.it, Monreale Press, 11 ottobre 2019. URL consultato il 17 ottobre 2019.
  15. ^ Le spoglie di Tusa rientrano a Palermo: giovedì camera ardente a Palazzo d'Orleans, su palermo.gds.it, Giornale di Sicilia, 15 ottobre 2019.
  16. ^ Sebastiano Tusa sarà sepolto accanto al giudice Falcone, su palermo.repubblica.it, La Repubblica, 14 ottobre 2019.
  17. ^ Facoltà di Archeologia Navale di Trapani, su arkeomania.com. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  18. ^ about sebastiano tusa archeologo, su sebastianotusa.it. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  19. ^ UniboRubrica - Università di Bologna, su unibo.it. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  20. ^ Unimaburgo
  21. ^ Antonella Barozzi, Living Ravenna: "HDS Italia": consegnato Award 2016 a Sebastiano Tusa, su Living Ravenna, 29 novembre 2016. URL consultato il 2 gennaio 2022.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN2499997 · ISNI (EN0000 0001 1737 0014 · SBN CFIV033010 · BAV 495/365175 · ORCID (EN0000-0003-3337-7130 · LCCN (ENn88064819 · GND (DE143712527 · BNE (ESXX1379226 (data) · BNF (FRcb12097528r (data) · J9U (ENHE987007445087005171 · CONOR.SI (SL127151203 · WorldCat Identities (ENlccn-n88064819