Segnalamento ferroviario della metropolitana di Milano

Il segnalamento ferroviario della metropolitana di Milano, utilizzato per garantire una condotta sicura dei treni, è differente sulle cinque linee in servizio. Dal 2013 le attività delle linee 1, 2 e 3 sono gestite da un'unica sala operativa sviluppata da Alstom.[1]

Segnale di tipo classico ad aspetto giallo, vicino ad un treno della linea M1 in transito

Segnalamento tradizionale modifica

 
Stazione di Cologno Nord della linea M2 con segnale d'aspetto ferroviario disposto a via impedita

Le linee 1 e 2 hanno condiviso il seguente sistema di segnalamento di protezione e di velocità dalla loro inaugurazione fino al 2011, quando la linea 1 è passata al segnalamento a blocco mobile; il sistema tradizionale è utilizzato, da allora, solo sulla linea 2. Ogni segnale protegge una sezione di blocco, una stazione o un punto di partenza.

Dato che il senso di circolazione sulle due linee è a destra, i segnali sul lato destro sono a vela tonda, quelli a sinistra a vela quadra. Nelle tratte in superficie della linea 2 sono usati segnali comparabili a quelli delle ferrovie italiane per aspetto.

Per notificare al macchinista la velocità massima da mantenere o per avvertirlo della variazione della stessa senza superare i segnali, in ogni sezione di blocco viene trasmesso un segnale codificato, costituito da una corrente alternata a 75 Hz interrotta 75, 120, 180 oppure 270 volte al minuto (il numero di interruzioni è direttamente dipendente dalla velocità massima permessa), in maniera analoga al blocco elettrico automatico a correnti codificate con ripetizione continua dei segnali in cabina di guida presente sulla rete ferroviaria nazionale. Non sono codificati i circuiti dei binari dei depositi e di determinati binari laterali; in assenza di codice la velocità massima da mantenere è di 15 km/h.

Immagine Colori Stato Limite di velocità Codice della sezione a valle del segnale
 
Rosso Via impedita imperativa 0 km/h Assenza di codice
 
Rosso con "P"

(su cartello o tramite indicatore luminoso)

Via impedita permissiva Consentita la marcia a vista a 15 km/h Assenza di codice

oppure 75

 
Rosso-Giallo Via libera a velocità massima ridotta al minimo 30 km/h (M1 e M2 fino al 2020)

25 km/h (M2 dal 2020)

120
 
Giallo Via libera a velocità massima intermedia 50 km/h (M1 e M2 fino al 2020)

45 km/h (M2 dal 2020)

180
 
Verde Via libera alla massima velocità consentita 85 km/h (M1 e M2 fino al 2005)
70 km/h (M2 dal 2005)
270

Esistono anche dei segnali di manovra, utilizzati nelle situazioni in cui i convogli devono effettuare manovre. Tali segnali sono solamente a due luci e posti in basso. Durante le manovre il codice del limite di velocità normalmente ricevuto è il 120 (25 km/h), per poi passare all'assenza di codice in prossimità del seguente segnale a via impedita.

Immagine Colori Stato
 
Rosso Manovra impedita
 
Rosso-giallo Manovra permessa con prudenza

Segnalamento su linee semiautomatiche modifica

 
Segnale nella stazione Maciachini della linea M3 disposto a via impedita

Dal 2011 sulla sola linea rossa è stato attivato, in sostituzione del sistema originario, un più moderno sistema di segnalamento a blocco mobile e con ATC/ATP che consente, nelle ore di punta, di arrivare ad una frequenza tra un treno e l'altro di 90 secondi.[2] Si prevede di applicare tale sistema entro il 2024 anche alla linea verde[3]. Esso adopera sezioni di blocco mobili e ATC e utilizza segnali semaforici a due luci e due colori, rosso e bianco, che indicano lo stato della sezione tra una stazione e l'altra. L'indicazione della velocità non viene più fornita dal segnale elettrico in codice ma calcolata in base alle condizioni reali di marcia e inviata in tempo reale, via radio, ai treni. In caso di guasto o di necessità viene permessa la circolazione interstazionale, ove è necessario che tutta la sezione tra le due stazioni da percorrere sia libera, permettendo un servizio a frequenza di circa 3 o 4 minuti.

Un sistema di guida simile, ma a blocco fisso invece che a blocco mobile, è adoperato dalla linea M3, fin dalla sua apertura, e richiede la presenza del personale di bordo solo per l'apertura e la chiusura delle porte e per il consenso alla partenza, essendo dotato di ATP e ATO che garantiscono automaticamente che le indicazioni fornite via terra su distanziamento e velocità vengano rispettate, portando gli operatori a dover intervenire manualmente solo in caso di situazioni non ordinarie e non prevedibili (ad esempio la presenza di oggetti o persone estranei sulla linea) o in caso di guasti al sistema o ai convogli.[4]

Immagine Colore Significato
 
Rosso Via impedita imperativa
 
Rosso-bianco Via libera condizionata
 
Bianco Via libera con marcia interstazionale, utilizzato solo sulla linea M1

Sistema automatico modifica

Le linee 4 e 5 utilizzano un sistema driverless sviluppato da Ansaldo, che non prevede la presenza di alcun tipo di operatore a bordo e non usa convenzionali segnali luminosi ma funziona a livello digitalizzato anche nell'eventualità di condotta a mano.[5] Tale sistema permette, in linea teorica, una frequenza di un treno ogni 75 secondi, tuttavia in pratica la frequenza minima che si è raggiunta è di 90 secondi, in occasioni di manifestazioni con grande affluenza allo stadio di San Siro.[6]

Note modifica

  1. ^ Nuova sala operativa Metrò Atm via Monte Rosa
  2. ^ Linea M1, nuovo sistema di regolazione della circolazione
  3. ^ Linea M2 da svecchiare: il governo sblocca i fondi, ma servono 5 anni
  4. ^ La metropolitana di Milano
  5. ^ Metropolitane e tranvie - Ansaldo, su ansaldo-sts.com. URL consultato il 26 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2018).
  6. ^ Metropolitane a Milano - linea 5, su metropolitanamilanese.it. URL consultato il 26 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica