Macroscelididae
La famiglia dei Macroscelididi (Macroscelididae) è formata da 19 specie di piccoli mammiferi, raggruppate in 7 generi. Tutte le specie della famiglia sono comunemente chiamate toporagni elefante, sengi[1] o macroscelidi. Un tempo inclusa nell'ordine polifiletico Insectivora, la famiglia costituisce ora da sola l'indipendente ordine Macroscelidea. Sono caratterizzati da una piccola proboscide che li aiuta a cacciare, dato che è molto sensibile agli odori; la loro dieta principale consiste in insetti, talvolta anche piccoli mammiferi.
Macroscelididi | |
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Macroscelides proboscideus | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Afrotheria |
Ordine | Macroscelidea Butler, 1956 |
Famiglia | Macroscelididae Buonaparte, 1838 |
Generi | |
Descrizione
modificaLe dimensioni possono variare in lunghezza da 100 a 300 mm (coda esclusa, ma lunga poco meno del corpo) e in peso da 25 a oltre 500 g[senza fonte].
Il nome comune deriva dalla somiglianza con i toporagni della famiglia Soricidae, che sono comunque notevolmente più piccoli, e dalla forma del muso, che termina con un'appendice prominente e prensile che può ricordare la proboscide di un elefante.
Le zampe posteriori sono abbastanza lunghe rispetto al corpo e questa caratteristica è all'origine del nome scientifico della famiglia.
Il colore varia in relazione all'habitat, dal grigio-giallastro al marrone-rossiccio.
Biologia
modificaPrendendo in considerazione animali morti, i Macroscelidi sembrano animali goffi e sproporzionati, con la grossa testa incassata nel corpo, le zampe a trampolo e la coda sottile, i grandi occhi; tuttavia, da vivi si muovono con tale sveltezza, saltando, scartando, muovendo incessantemente il lungo musetto, che sembrano incredibilmente aggraziati. Sono soprattutto insettivori, ma la dieta, oltre a insetti e altri piccoli animali, come vermi e ragni che pescano nelle loro tane con la lunga lingua vermiforme, può includere anche alimenti vegetali, in particolare semi e germogli.
Sono diurni, gregari, pacifici e molto attivi. Mettono al mondo poca prole, ma già in grado di vedere e camminare e ricoperta di peli.
Distribuzione e habitat
modificaSono diffusi in tutta l'Africa e occupano habitat molto differenziati, dalla foresta al deserto (sono presenti in particolare nel deserto del Namib).
Evoluzione
modificaL'ordine Macroscelidea è stato molto più numeroso in passato che al giorno d'oggi. Le 19 specie attuali rappresentano i resti di una vasta radiazione africana che ha avuto inizio nel lontano Eocene ed ha raggiunto l'apice nel corso del Miocene e del Pliocene (24 - 2 milioni di anni fa).
Studi di denti fossili e moderni indicano che le prime forme ancestrali sono state principalmente o esclusivamente consumatrici di materiale vegetale passando poi gradualmente ad una dieta insettivora. I primi fossili conosciuti di macroscelidi sono Chambius kasserinensis del primo Eocene della Tunisia e Herodotius pattersoni di fine Eocene dell'Egitto (vissuti tra 55 e 34 milioni di anni fa). L'anatomia dentale di questi ed altri fossili sostengono (ma non confermano) una comune discendenza dei macroscelidi e dei cosiddetti condilartri (Condylarthra), primitivo ordine parafiletico che ha dato origine a numerose linee di moderni ungulati. Tra i condilartri, in particolare, somiglianze notevoli sono state riscontrate con i rappresentanti della famiglia Apheliscidae, come Apheliscus e Haplomylus, e con l'enigmatico Paschatherium.
Alcuni macroscelidi svilupparono una dentatura decisamente aberrante: il genere Myohyrax era così simile agli Iraci da essere inizialmente identificato erroneamente come appartenente a quel gruppo, così come Mylomygale era stato avvicinato ai Roditori.
Tassonomia
modificaStudi recenti hanno dimostrato che il taxon, più che ad altri gruppi di insettivori con i quali era una volta associato, è filogeneticamente correlato agli ordini Hyracoidea, Tubulidentata, Afrosoricida, Proboscidea e Sirenia, per i quali è stato istituito il superordine Afrotheria.
Di macroscelidi conosciamo 4 generi e approssimativamente 19 specie:
- Superordine Afrotheria
- Ordine Macroscelidea
- Famiglia Macroscelididae
- Genere Elephantulus
- Elephantulus edwardii - macroscelide del Capo
- Elephantulus fuscipes - macroscelide dai piedi neri
- Elephantulus fuscus - macroscelide nero
- Elephantulus intufi - macroscelide del bushveld
- Elephantulus myurus - macroscelide delle rocce orientale
- Elephantulus pilicaudus[2]
- Elephantulus rupestris - macroscelide delle rocce occidentale
- Genere Galegeeska
- Galegeeska revoili - macroscelide somalo
- Galegeeska rufescens - macroscelide rossastro (già Elephantulus rufescens)
- Genere Macroscelides
- Macroscelides flavicaudatus[3]
- Macroscelides micus[4] - macroscelide dalle orecchie rotonde di Etendeka
- Macroscelides proboscideus - macroscelide dalle orecchie corte
- Genere Nasilio
- Nasilio brachyrhynchus - macroscelide camuso
- Genere Petrodromus
- Petrodromus tetradactylus - petrodromo
- Genere Petrosaltator
- Petrosaltator rozeti - elefantulo di Rozet
- Genere Rhynchocyon
- Rhynchocyon chrysopygus - toporagno elefante dal dorso dorato
- Rhynchocyon cirnei - toporagno elefante a scacchi
- Rhynchocyon petersi - toporagno elefante di Peters
- Rhynchocyon udzungwensis - toporagno elefante dalla testa grigia
- Genere Elephantulus
- Famiglia Macroscelididae
- Ordine Macroscelidea
Di seguito viene riportata la classificazione tratta dallo studio di Senut e Pickford (2021), comprendente anche i generi fossili:
- Ordine Macroscelidea Butler, 1956
- Famiglia Rhynchocyonidae Gill, 1872
- Rhynchocyon Peters, 1847
- †Miorhynchocyon Butler, 1984
- †Brevirhynchocyon Senut & Georgalis, 2014
- †Hypsorhynchocyon Senut, 2008
- †Eorhynchocyon Senut & Pickford, 2021
- †Oligorhynchocyon Stevens et al., 2021
- Famiglia Macroscelididae Bonaparte, 1838
- Sottofamiglia Macroscelidinae Bonaparte, 1838
- Macroscelides Smith, 1829
- Sottofamiglia Elephantulinae Dumbacher et al. 2016
- Elephantulus Thomas & Schwann, 1906
- †Miosengi Grossman & Holroyd, 2009
- †Palaeothentoides Stromer, 1931b
- Nasilio Thomas & Schwann, 1906
- †Pronasilio Butler, 1984
- †Hiwegicyon Butler, 1984
- Petrodromus Peters, 1846
- Petrosaltator Rathbun & Dumbacher, 2016
- Galegeeska Heritage & Rayaleh, 2020
- Sottofamiglia †Mylomygalinae Patterson, 1965
- †Mylomygale Broom, 1948
- Sottofamiglia †Namasenginae Senut & Pickford, 2021
- †Namasengi Senut & Pickford, 2021
- Sottofamiglia Macroscelidinae Bonaparte, 1838
- Famiglia †Myohyracidae Andrews, 1914
- †Myohyrax Andrews, 1914
- †Protypotheroides Stromer, 1922
- †Promyohyrax Senut & Pickford, 2021
- †Rukwasengi Stevens et al., 2021
- Famiglia †Afrohypselodontidae Senut & Pickford, 2021
- †Afrohypselodontus Senut & Pickford, 2021
- Famiglia †Herodotiidae Simons, Holroyd & Bown, 1991
- †Herodotius Simons, Holroyd & Bown, 1991
- †Chambius Hartenberger, 1986
- †Nementchatherium Tabuce et al. 2001
- †Eotmantsoius Tabuce &Jaeger, 2012
- Famiglia †Metoldobotidae Simons, Holroyd & Bown, 1991
- †Metoldobotes Schlosser, 1910
- †Paschatherium Russell, 1963 (classificazione incerta)
- Famiglia †Louisinidae Sudre & Russell, 1982 (classificazione incerta)
- Famiglia †Apheliscidae Matthew, 1915 (classificazione incerta)
- Famiglia Rhynchocyonidae Gill, 1872
Note
modifica- ^ (EN) Jonathan Kingdon, The Kingdon Field Guide to African Mammals, Academic Press, 1997, p. 147.
- ^ Smit H. A., Robinson T. J., Watson J., Jansen Van Vuuren B., A new species of elephant-shrew (Afrotheria:Macroselidea: Elephantulus) from South Africa, in Journal of Mammology, vol. 89, n. 5, 2008, pp. 1257–1269, DOI:10.1644/07-MAMM-A-254.1.
- ^ Dumbacher J. P. et al, Phylogeny and Taxonomy of the Round-Eared Sengis or Elephant-Shrews, Genus Macroscelides (Mammalia, Afrotheria, Macroscelidea), in PLoS ONE, vol. 7, n. 3, 2012, pp. e32410, DOI:10.1371/journal.pone.0032410, PMC 3314003, PMID 22479325.
- ^ Dumbacher J. P., Rathbun G. B., Osborne T. O., Griffin M., Eiseb S. J., A new species of round-eared sengi (genus Macroscelides) from Namibia [collegamento interrotto], in Journal of Mammalogy, vol. 95, n. 3, 2014, pp. 443–454, DOI:10.1644/13-MAMM-A-159.
Bibliografia
modifica- (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- Murata Y, Nikaido M, Sasaki T, Cao Y, Fukumoto Y, Hasegawa M, Okada N. Afrotherian phylogeny as inferred from complete mitochondrial genomes. Mol Phylogenet Evol. 2003, Aug., 28 (2), 253-60.
- Senut, B. & Pickford, M. 2021. Micro-cursorial mammals from the late Eocene tufas at Eocliff, Namibia. Communications of the Geological Survey of Namibia, 23, 90-160.
- Stevens, N. J.; O'Connor, P. M.; Mtelela, C.; Roberts, E. M. (2021). Macroscelideans (Myohyracinae and Rhynchocyoninae) from the late Oligocene Nsungwe formation of the Rukwa Rift Basin, southwestern Tanzania". Historical Biology: An International Journal of Paleobiology. Online edition: 1–7. doi:10.1080/08912963.2021.1938565
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Macroscelididae
- Wikispecies contiene informazioni su Macroscelididae
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Elephant Shrew: Wildlife summary from the African Wildlife & Reptiles Foundation, su awf.org.
- Una galleria fotografica, su research.calacademy.org. URL consultato il 2 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2008).
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