Sh2-239

nebulosa a emissione

Sh2-239 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione del Toro.

Sh2-239
Nebulosa a emissione
Sh2-239
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneToro
Ascensione retta04h 31m 18s[1]
Declinazione+18° 07′ :[1]
Coordinate galattichel = 178,9; b = -20,1[1]
Distanza453[2] a.l.
(139[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)5' x 5'
Caratteristiche fisiche
TipoNebulosa a emissione
Classe3 2 2
Dimensioni0,7 a.l.
(0,2 pc)
Altre designazioni
LBN 821[1]
Mappa di localizzazione
Sh2-239
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 04h 31m 18s, +18° 07′ 00″

L'individuazione della sua posizione è semplice, nella parte centrale della costellazione, circa a metà strada fra la brillante Aldebaran (α Tauri) e ε Tauri, in direzione dell'ammasso aperto delle Iadi. La sua declinazione è moderatamente settentrionale e ciò fa sì che essa possa essere osservata agevolmente da entrambi gli emisferi celesti, sebbene gli osservatori dell'emisfero boreale siano più avvantaggiati; il periodo in cui raggiunge la più alta elevazione sull'orizzonte è compreso fra i mesi di ottobre e febbraio.

Inizialmente si è pensato che questa potesse essere una nebulosa a riflessione, una parte illuminata della nebulosa oscura LDN 1551; in seguito fu riconosciuta come nube di gas ionizzato, appartenente alla classe degli oggetti HH, catalogata come HH 102.[3] La distanza dell'oggetto è stimata sui 139 parsec (453 anni luce) e viene a trovarsi di fronte al complesso della Nube del Toro, una delle regioni di formazione stellare di stelle di piccola massa più vicine al sistema solare;[2] sebbene appaia apparentemente associata alle Iadi, i due oggetti non sono fisicamente legati, dato che le Iadi si trovano in primo piano, ad appena 151 anni luce dal Sole.

La nebulosa è associata alla nube oscura LDN 1551, una delle regioni di formazione di stelle di piccola massa più vicine; possiede una massa di circa 40 masse solari e al suo interno si trovano una dozzina di stelle di pre-sequenza principale, alcune delle quali possiedono dei getti che riversano materia nel mezzo interstellare circostante. Nella nube sono state scoperte alcune sorgenti di radiazione infrarossa, la più brillante delle quali è nota come L1551 IRS 5; questa sorgente ha una luminosità di circa 40 luminosità solari, si trova in profondità all'interno della nube e corrisponderebbe a una proto-stella binaria, le cui componenti sono separate da circa 40 UA.[4] A questa sorgente è associato un oggetto HH noto come HH 154, di natura bipolare, nonché un gran numero di onde d'urto, alcune delle quasi sono anch'esse catalogate come oggetti HH, in particolare HH 28, 29, 258, 259, 262 e 286; altri oggetti stellari giovani vicini, fra i quali vi sono le stelle T Tauri HL e HZ Tau, forniscono energia ad altri getti, come HH 30.[5]

Note modifica

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 18 novembre 2009.
  2. ^ a b c Bertout, C.; Robichon, N.; Arenou, F., Revisiting Hipparcos data for pre-main sequence stars, in Astronomy and Astrophysics, vol. 352, dicembre 1999, pp. 574-586. URL consultato il 19 novembre 2009.
  3. ^ Strom, S. E.; Grasdalen, G. L.; Strom, K. M., Infrared and optical observations of Herbig-Haro objects, in Astrophysical Journal, vol. 191, luglio 1974, pp. 111-142, DOI:10.1086/152948. URL consultato il 19 novembre 2009.
  4. ^ Rodríguez, L. F.; D'Alessio, P.; Wilner, D. J.; Ho, P. T. P.; Torrelles, J. M.; Curiel, S.; Gómez, Y.; Lizano, S.; Pedlar, A.; Cantó, J.; Raga, A. C., Compact protoplanetary disks around the stars of a young binary system, in Nature, vol. 395, n. 7600, settembre 1998, pp. 355-357, DOI:10.1038/26421. URL consultato il 19 novembre 2009.
  5. ^ Bally, John; Feigelson, Eric; Reipurth, Bo, X-Rays from the Vicinity of the Protostar L1551 IRS 5: Reflection or Fast Shocks?, in The Astrophysical Journal, vol. 584, n. 2, febbraio 2003, pp. 843-852, DOI:10.1086/345850. URL consultato il 19 novembre 2009.

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