Aneddoto: differenze tra le versioni

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in origine: inedito, segreto.
 
Ad esempio, è possibile citare l'opera postuma dello scrittore [[bizantino]] [[Procopio]] di [[Cesarea]], che utilizzava questo termine come titolo.
 
Nel corso dei secoli questa accezione è stata parzialmente sostituita da una nuova, che riguarda un'informazione di carattere [[storia|storico]], ma marginale, relativa a un evento importante o a un personaggio rilevante (una "curiosità").
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La stessa anedottistica morale [[cristiana]], ha preso spunto dalla tradizione classica, ricca di ammaestramenti durevoli nel tempo.
 
Se a [[Plutarco]] ("''Opere Morali"'') sono state attribuite una lunga serie di aneddoti memorabili, anche in epoche successive, come per esempio nel [[XIII secolo]], alcuni scrittori come il [[Novellino]] hanno proposto una carrellata esauriente di aneddoti su personaggi celebri.
 
Anche nel [[Settecento]] e nell'[[Ottocento]], la cultura franco-inglese ha proposto una vasta aneddotistica, associata, talvolta, ai libri di memorie, e basti citare a questo riguardo le ''Choses vues'' di [[Victor Hugo]], i testi di [[Samuel Johnson]].<ref name ="M">"Le muse", De Agostini, Novara, 1964, Vol. I, pag.228-229</ref>