Numitore: differenze tra le versioni

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Fu rimesso sul trono dai nipoti [[Romolo e Remo]], tornati ad [[Alba Longa]] per vendicarsi dello zio Amulio, che aveva ordinato di affogarli diversi anni prima.<ref> [[Floro]],''Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC'', I, 1.5.</ref>
 
{{q|Numitore, durante le prime fasi della sommossa, spargendo la voce che i nemici avevano invaso la città e stavano assaltando la reggia, aveva così attirato la gioventù albana a presidiare la rocca e a tenerla con le armi. Quando vide venire verso di sé i giovani esultanti, reduci dalla strage appena compiuta, convocata sùbito l'assemblea, rivelò i delitti commessi dal fratello nei suoi confronti, la nobile origine dei nipoti, la loro nascita, il modo in cui erano stati allevati, il sistema con cui erano stati riconosciuti, e infine l'uccisione del tiranno, della quale dichiarò di assumersi la piena responsabilità. Dopo che i due giovani, entrati con le loro truppe nel mezzo dell'assemblea, ebbero acclamato re il nonno, l'intera folla, con un grido unanime, confermò al re il titolo legittimo e l'autorità.|[[Tito Livio]], [[Ab Urbe Condita]], Liber I, 6.}}
 
==Note==