Donato Calvi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nato a Bergamo da una famiglia originaria di [[Piazza Brembana]], piccolo paese della [[Val Brembana]], intraprese fin da giovane gli studi ecclesiastici, prendendo i voti religiosi nel convento di [[Chiesa di Sant'Agostino (Bergamo)|sant'Agostino]]. Ben presto venne promosso a ruolo di priore nello stesso convento, dove si dedicò all'insegnamento di materie quali [[teologia]] e [[filosofia]].
 
Si distinse inoltre per numerose attività caritatevoli, tra cui l'insegnamento presso le scuole dell'ente della ''[[Fondazione MIA|Misericordia Maggiore]]'' (MIA), fondato da [[Pinamonte da Brembate]]. La sua passione per la letteratura lo portò alla continua ricerca di nuove iniziative culturali, tra le quali la fondazione dell'''Accademia degli Eccitati''<ref>{{cita web|url=http://www.san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-soggetto-produttore?id=53916|titolo=Accademia degli eccitati,Ente|editore=San-sistema archivistico nazionale|accesso=16 aprile 2017}}</ref>.
 
Questo circolo venne istituito nel [[1645]] presso il monastero di cui faceva parte, e padre Donato Calvi vi adottò lo pseudonimo di ''Ansioso'', con il quale effettuò notevoli disquisizioni in ambito letterario e filosofico.
 
Ai dibattiti, animati principalmente dall'abate stesso, da Bonifacio Agliardi e Clemente Rivola, interveniva un numero sempre crescente di partecipanti, obbligando il trasferimento delle discussioni nel ''Palazzo della Città'' ede in edifici molto più capienti.
 
Ma l'opera con la quale passò alla storia fu l'''Effemeride sacra profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo'', cronaca minuziosa di tutti i fatti accaduti a Bergamo e provincia nel corso di un intero anno solare, raggruppati giorno per giorno.
 
Questa sua fatica, pubblicata in tre volumi nel [[1676]], riportava sia fatti realmente accaduti consultando numerosi archivi, che altri legati a fonti orali. Ne risultò un'opera tale da fornire uno spaccato sulla vita reale del tempo, farcita di eventi reali ma anche di leggende che narravano di draghi, folletti, mostri e prodigi di ogni genere.
 
Contestualmente, la descrizione minuziosa del territorio e degli eventi secenteschi (con fatti riconducibili anche ai secoli precedenti), la rende un'opera tuttora molto preziosa e consultata, fondamentale per la conoscenza della storia di Bergamo.
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[[Categoria:Personalità ecclesiastiche legate a Bergamo|Calvi, Donato]]