Ambiente Italia: differenze tra le versioni

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'''''Ambiente Italia''''' è stato un [[programma televisivo]] [[italia]]no di attualità relativo a [[ambiente naturale|tematiche ambientali]], che andava in onda il sabato alle ore 12:55 su [[Rai 3]], in diretta dallo studio TV4 della sede Rai di [[Torino]], dal 16 novembre [[1990]] al 28 maggio [[2016]].
 
==Il programma==
Prodotto dalla [[Testata Giornalistica Regionale]], è stata una trasmissione storica della [[Rai]] che insi onda dal 16 novembre 1990 al 28 maggio 2016, cercandoproponeva di descrivere lo stato ambientale dell'[[Italia]] mediante reportage, inchieste e collegamenti esterni.
 
Tra gli argomenti affrontati figuravano le denunce contro l'[[inquinamento]], le iniziative per uno [[sviluppo sostenibile]], la tutela di parchi e [[beni culturali]], i danni causati dal [[dissesto idrogeologico]].
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Diverse le fasi che hanno caratterizzato la produzione, ideata da [[Leonardo Valente]] e [[Sergio Borsi]] a fine anni '80, dopo che una indagine del servizio opinioni della Rai individuò nell'ambiente uno degli interessi prioritari degli italiani (era fresca l'esperienza disastrosa della nube radioattiva di Chernobyl) : rotocalco nel primo anno di vita (45' la durata con conduzione dallo studio Tv4 di Torino di Orlando Perera e Giovanna Maldotti e Daniele Cerrato in redazione); trasmissione vera e propria (un'ora, dalle 14.50 alle 15.50 del sabato su raitre nazionale) in diretta e itinerante per l'Italia nei successivi vent'anni con la conduzione di Beppe Rovera (che ha firmato costantemente le puntate insieme ai capiredattori che si sono alternati alla guida della Rai di Torino, da Mario Berardi a Bruno Geraci, Carlo Cerrato, Gian Mario Ricciardi); di nuovo rubrica registrata con servizi e conduzione alternata da studio nell'ultimo anno, dall'ottobre 2015 al giugno 2016.
 
Riconosciuta da Aldo Grasso nella sua Encipledia della televisione italiana (Garzanti) come "autentico prodotto di servizio pubblico", ambiente Italia ha cavalcato tutte le emergenze italiane: dalle alluvioni ai terremoti, dai conflitti su rifiuti e gestione dei beni comuni alle battaglie sui diritti negati. Tante le stagioni e le puntate dedicate alla qualità della vita, alle ricerche scientifiche, alle battaglie contro smog e produzioni climalteranti; così come le campagne a sostegno delle innovazioni in energia, in agricoltura, in edilizia. Punto di riferimento per le grandi associazioni ambientaliste, ambiente Italia ha dato visibilità a comitati di cittadini, centri studi, enti e organizzazioni. Terreno di confronto, ha visto ministri, studiosi, sindaci, semplici cittadini sfilare dinanzi ai suoi microfoni per proporre, contestare, ragionare su questioni spinose, dalle biotecnologie alle grandi infrastrutture (dalla rivolta della [[Basilicata]] contro il deposito nucleare alla travagliata vicenda del [[traforo del Fréjus]]; dalla lotta contro gli ogm alla guerra di [[Taranto]] sull'Ilva a o, prima ancora, dell'Acna di Cengio).
 
Nella lunga "carriera" della trasmissione, anche una serie di "speciali", (2 ore e mezza di diretta la domenica mattina con collegamenti e servizi anche dall'estero) strettamente collegati a grandi mobilitazioni pubbliche: Puliamo il mondo, che ha scandito per 25 anni il più grande impegno di volontariato ambientalista portato in Italia dall'Australia da Legambiente nell'ultimo week andweekend di settembre (oltre 700 mila coinvolti in "pulizie" sotto casa in tutta Italia); la Giornata delle Oasi del WWF prima a marzo e poi a maggio; la festa di primavera del Fai, con l'apertura straordinaria di centinaia di monumenti o beni culturali solitamente impediti al pubblico.
 
Forte di una autonoma redazione, in seno a quella della sede di Torino, ambiente Italia ha goduto sempre dell'apporto sostanziale dei giornalisti delle sedi regionali, all'interno delle quali negli anni si sono affermati veri e propri esperti in materia di ecologia, in sintonia con il programma e utili, a ricaduta, alla programmazione stessa dei vari tg locali: Nino Amante da Catania, Andrea Musmeci da Cosenza, Rocco De Rosa da Potenza, Francesca Ghidini da Napoli, Enzo del Vecchio da Bari, Ottavio Olita da Cagliari, Franco De Felice da Bologna, Gianni Mammoliti da Firenze, Massimo Zennaro da Venezia, Nino Germano da Pescara, Teresa Tacchella da Genova, Paolo Pardini da Milano, ecc.